
(AGENPARL) – gio 03 agosto 2023 Gentile collega,
di seguito e in allegato comunicato stampa della Filcams Cgil Pescara
sulla proclamazione dello stato di agitazione sindacale e per la
richiesta della procedura di raffreddamento in Prefettura, per i
lavoratori della ex First Aid One.
Sperando la notizia possa risultare di vostro interesse, saluto
cordialmente.
Paolo Di Sabatino
Responsabile comunicazione Cgil Pescara
La Filcams Cgil Pescara al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori in
appalto trasporto ordinario con ambulanza e soccorritori ASL di Pescara
– ex First Aid One –
“Proclamato lo stato di agitazione sindacale e richiesta la procedura
di raffreddamento in Prefettura”
Arriva l’ennesima doccia fredda per i lavoratori in appalto trasporto
ordinario con ambulanza e soccorritori ASL di Pescara – ex First Aid
One – Con l’inchiesta Nazionale delle fiamme gialle salita oggi alla
ribalta per tramite degli organi di stampa, lo scenario diventa, se
possibile, ancor più tetro.
Questa mattina unitamente alle lavoratrici e lavoratori abbiamo
proclamato lo stato di agitazione sindacale e richiesto a Sua Eccellenza
il Prefetto di Pescara l’apertura della procedura di raffreddamento,
finalizzata alla convocazione di un tavolo urgente con tutte le parti
interessate, con la speranza di ricevere una convocazione repentina.
Abbiamo la necessità di avere garanzie per le lavoratrici e lavoratori
della ex First Aid One, contestualmente chiediamo delle condizioni di
lavoro umane con salari adeguati che riconoscano la dignità di chi oggi,
sul nostro territorio, svolge un servizio sociale alla collettività e si
mette al servizio delle persone più sfortunate.
Qualora l’esito del confronto non dovesse sortire gli effetti sperati,
ci vedremmo liberi di dare seguito allo stato di agitazione sindacale,
procedendo al blocco dei supplementari/straordinari fino ad arrivare ad
una prima giornata di sciopero.
Questa sera presso il salone Luciano Lama della CGIL di Pescara è stata
convocata l’assemblea sindacale di tutte le lavoratrici e lavoratori.
Una situazione difficile che teniamo a ripercorrere nelle tappe più
significative.
Conosciamo le lavoratrici e lavoratori della First Aid One Società
Cooperativa, in amministrazione giudiziaria, circa due mesi fa. Alcuni
di loro si sono presentati presso i nostri uffici descrivendoci un
contesto a dir poco surreale. Turni di lavoro di 10 ore con reperibilità
H24, il mancato rispetto delle norme di salute e sicurezza, pressioni
individuali di ogni genere, salari da fame derivanti dall’applicazione
di un Contratto Collettivo Nazionale Lavoro non sottoscritto dalle
Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative (CCNL indicato nel
bando di affidamento ASL), presunte irregolarità sulle buste paga, il
tutto contornato dall’incertezza di una garanzia occupazionale precaria.
Questo è lo scenario che ci si è presentato al primo approccio con
questi sfortunati lavoratori, eroi durante il periodo del Covid ed eroi
nel quotidiano nel prestare assistenza a chi, affetto da gravi
patologie, si trovavano a richiedere la loro assistenza. Proprio la loro
sensibilità ci ha immediatamente colpiti, sensibilità di chi consapevole
che, nonostante fosse sfruttato – nell’indagine del GDF si parla di
“caporalato” – ha continuato a svolgere il proprio servizio sociale a
disposizione dell’utenza altrettanta sfortunata a causa delle proprie
condizioni di salute.
Ci siamo subito attivati riunendo in assemblea le lavoratrici e
lavoratori, acquisendo la loro fiducia ed il loro mandato a
rappresentarli. Abbiamo nominato la Rappresentanza Sindacale Aziendale,
intervenuti su alcune situazioni “anomale” tra cui una sospensione dal
rapporto di lavoro con relativa mancata retribuzione e richiesto un
incontro urgente alla Cooperativa. Incontro urgente per cui non abbiamo
ricevuto alcun riscontro.
In data 28 Giugno u.s. i lavoratori ricevevano comunicazione
dell’affitto di ramo di azienda e di conseguenza del proprio rapporto di
lavoro ad altra cooperativa, con decorrenza 1° Luglio u.s. ai sensi e
per effetto dell’ex art.2112 c.c., quindi con solo due giorni di
preavviso. Senza che né la scrivente O.S. né la Rappresentanza Sindacale
Aziendale costituita ricevesse alcuna comunicazione preventiva ai sensi
minimo rispetto delle tempistiche perentorie previste, la cui norma
identifica nei 25 giorni antecedenti l’effettiva decorrenza del
passaggio. Solo successivamente alla nostra insistenza in data 07 Luglio
u.s., quindi ad operazione già avvenuta, la Rappresentanza Sindacale
Aziendale riceveva la suddetta comunicazione.
Come Filcams CGIL di Pescara abbiamo immediatamente richiesto un tavolo
alla ASL di Pescara pretendendo la presenza di tutte le parti coinvolte
(stazione appaltante, cedente e cessionaria) al fine di avere chiarezza
sull’operazione e sulla garanzia occupazionale delle lavoratrici e
lavoratori, tavolo che la ASL convocava in data 18 Luglio u.s., in cui
la cedente e cessionaria partecipavano con un collegamento in remoto,
collegamento per altro estremamente precario con continue interruzioni,
il cui esito, a nostro avviso, non forniva la necessaria chiarezza sulle
garanzie contrattuali e occupazionali dei nostri rappresentati.
Pescara, 03 Agosto 2023
Per la FILCAMS CGIL – Pescara
Il Segretario Generale
Davide Urbano