
(AGENPARL) – mer 02 agosto 2023 UN CAST DI 200 FIGURANTI PORTA IN SCENA “LA STORIA BANDITA†NEL PARCO DELLA
GRANCIA A BRINDISI MONTAGNA
E’ il cinespettacolo la “Storia Bandita” il perno fondamentale del Parco
della Grancia di Brindisi Montagna, il primo Parco storico rurale e
ambientale d’Italia che ogni sabato di agosto, compreso il giorno di
Ferragosto, e tutti i sabati di settembre, aprirà le porte ai visitatori.
Una kermesse di teatro popolare e multimediale, unico in Italia, sinergico
connubio tra musical, cinema e teatro, che in venti anni ha portato oltre
500mila visitatori. Duecento i figuranti coinvolti, tutti soci della Pro
loco di Brindisi. Tra questi anche giovani speciali come Eleonora Salbini,
27 anni di Potenza. “Da molti anni partecipo allo spettacolo della Grancia,
non vedevo l’ora di ritornare a fare lo spettacolo – spiega – mi piace
tanto fare la processione e poi andare sopra il carretto, e dopo lo
spettacolo si mangia tutti insiemeâ€. Eleonora, ragazza con sindrome di
Down, ha partecipato al cinespettacolo ancora minorenne con la mamma Maria
e il papà Gianfranco. La scelta dei genitori è stata dettata dalla
necessità di frequentare gruppi per far sì che Eleonora si integrasse nel
giusto modo in vari contesti sociali. La Grancia è stato un ottimo
strumento per raggiungere questo obiettivo; infatti, Eleonora è conosciuta
e ben voluta da tutti i figuranti. Oltre a tutto questo, non ha mai
sbagliato un ingresso e un’uscita dalla scena e conosce a memoria ogni
traccia dello spettacolo. Nel cast anche figuranti esperti. “Sono pratico
di set cinematografici, di messa in scena e recitazione, perfino di grandi
attrattori turistici e di teatro-ambiente – racconta Fedele Aula – ho
offerto il mio contributo professionale a numerosi film indipendenti,
cinema narrativo dal futuro incerto e dalla grande forza espressiva e virtù
narrativa ed a molte compagnie di teatro e rappresentazioni, prestato la
mia interpretazione o la mia assistenza tecnica o registica, ma quello che
è accaduto a Brindisi di Montagna è poesia ‘illegale’. La leggenda del
temuto Carmine Crocco sposa la vita contadina di un popolo che storicamente
incarna la tradizione libertaria di Lucania. I personaggi che interpreto lo
denunciano: un popolano del villaggio, serio ed innamorato del suo popolo e
Padre Rocco, fedele servitore della causa brigantesca, un francescano abile
nell’analisi storicaâ€. Coinvolte, poi, intere famiglie. “Quando si è
diffusa la notizia del riapertura del cinespettacolo, la mia famiglia ed io
abbiamo colto l’occasione con pura gioia – rimarca Mariapia Smaldone – con
la Pro loco di e la nuova gestione abbiamo cominciato una nuova avventura,
ma con lo stesso spirito di sempre. L’obiettivo è quello di mantenere in
vita un patrimonio culturale non solo territoriale. Lo spirito è quello
della condivisione: con la mia intera famiglia in primis, per una
esperienza che consiglio a tutti, e con gli altri figuranti poi, con i
quali si crea un rapporto di vero affetto. Tante famiglie in un’unica
grande famigliaâ€.Fondamentale il ruolo delle ballerine dell’a.s.d. “Diva
dance & fitness†di Palazzo San Gervasio. Ad oggi è l’unica scuola che
pratica danza orientale in regione, dato che la fondatrice, Luana
d’Esposito, è l’unica insegnante qualificata a livello nazionale e
all’estero in Basilicata, conosciuta anche nel mondo televisivo.