
(AGENPARL) – mar 01 agosto 2023 *INNOCENTIN (AL FATEH) A RADIO MARTE: “L’AL HILAL HA GIA’ OTTO STRANIERI,
NON CREDO AFFONDI PER OSIMHEN. VI SPIEGO LA SAUDI ARABIA LEAGUE…â€*
*Nicola Innocentin*, dirigente dell’Al Fateh, agente Fifa esperto della
Saudi Arabia League, è intervenuto a *Radio Marte*, nel corso di *Marte
Sport Live* condotto da Dario Sarnataro. *”La figura del direttore
sportivo, in Arabia Saudita, non esiste, però io offro la mia esperienza in
qualità di consulente di mercato. Ho lavorato per il Ministero dello Sport
ed ora collaboro in particolare con un club saudita, l’Al-Fateh: vedremo
dove mi porterà questa nuova avventura. Dopo i rifiuti di Lozano e
Zielinski a Napoli c’è il che Osimhen possa andare in Arabia? Il timore dei
tifosi è comprensibile perché ci sono quattro squadre, due a Riyhad e due a
Jeddah, che hanno risorse praticamente illimitate, poiché sono state
acquisite dal PIF, il fondo sovrano: se puntano il mirino da qualche parte
per un giocatore, è difficile per tutti trattenere i calciatori. Tuttavia,
se posso rincuorare i tifosi napoletani, credo che i sauditi abbiano
sparato tutte le cartucce più o meno, soprattutto numericamente hanno giÃ
fatto il pieno e che quindi il trasferimento di Osimhen verso l’Al Hilal
non è difficile. Ogni club saudita – *ha spiegato Innocentin – *può
tesserare al massimo otto stranieri ed alcuni sono già arrivati al tetto
massimo e dunque dovrebbero smaltirne alcuni prima di acquistarne altri e
non credo che vadano avanti per tanto a prendere tanti i calciatori, se
vogliono iscriversi al campionato. L’ondata più grossa, insomma, è passata.
Il pressing dell’Al Hilal su Osimhen? L’interesse c’è stato, magari non
direttamente da parte del club ma più da parte degli intermediari che
cercano di costruire operazioni, succede di frequente negli ultimi tempi da
queste parti. La lega pone dei veti e vanno prima risolti i problemi
interni alle rose, poi se ne potrebbe riparlare in futuro. I giocatori da
contrattualizzare devono passare al vaglio della Saudi Pro League, ovvero i
possibili acquisti devono avere l’autorizzazione della Lega saudita, la
quale può negarti questo placet, avendo quel club già troppi stranieri in
organico. Se hai otto stranieri in rosa, in Arabia non ne prendi altri.
Nello specifico l’Al Hilal ne ha già otto, non credo che voglia prenderne
altri. Nello specifico, so che Jorge Jesus, l’allenatore dell’Al-Hilal, non
ha molto gradito che alcuni calciatori siano stati contrattualizzati prima
del suo insediamento ufficiale; quindi, il rapporto con i club non è
iniziato nel modo migliore. Noi all’Al Fateh, ad esempio, prima di
ingaggiare il tecnico Bilic non abbiamo proceduto ad acquistare i
calciatori stranieri.*
*Il calcio dell’Arabia Saudita può fare la fine di quello cinese tra
qualche anno? C’è una grande differenza tra la Cina che è partita in quarta
ma senza un polo centrale che coordinava tutto il movimento. Invece in
Arabia Saudita si è costituita in maniera molto definita e organizzata la
Saudi Pro League che ha posto delle regole abbastanza simili a quelle della
Major Soccer americana. Per questo ho precisato che un club non può
spendere di più di quello che ha come budget a disposizione. Nel caso di
quei 4 club se non c’è il limite al budget esiste comunque il limite
numerico. Di recente c’è anche un controllo molto stretto sulle operazioni
che vengono fatte e già hanno comunicato che l’idea è quella di aumentare
da 8 a 10-11 il numero degli stranieri. Tuttavia, quei tre ulteriori devono
essere under 23 perché hanno pensato – secondo me a ragion veduta – di
acquistare non più giocatori ultratrentenni ma giovani Under 23, in modo
che se tutte e 18 le squadre hanno 3 giovani si crea un polo d’interesse
non solo per i tifosi ma anche per gli addetti ai lavori. L’obiettivo è
avere visibilità e crescere sino ad ospitare un Mondiale dal 2030 in poi?
Sì, anche se per loro sarà ancora più importante l’Expo 2030, un
appuntamento che non intendono fallire. Hanno capito che lo sport è un
amplificatore straordinario per farsi conoscere e per questo stanno facendo
crescere il campionato. Hanno notato che con Ronaldo hanno ricevuto
un’enorme attenzione e quindi sono andati avanti negli investimenti, senza
fare passi indietro. Da Ronaldo in poi tutti hanno iniziato a guardare al
calcio arabo con interesse, anche per le operazioni importanti che nel
frattempo hanno concluso.*
*Il clima torrido è un limite allo sviluppo della Saudi League? Ovviamente
la componente climatica gioca un ruolo importantissimo, ed è vero che si
allena di sera e che è difficile fare la doppia seduta e le preparazioni
europee. In ogni caso la qualità in campo e la competitività stanno salendo
rapidamente e il livello di spettacolo si conta possa essere più che
gradevole. *
*Il mercato del Napoli? Il club azzurro ci ha abituato negli ultimi anni a
fare delle cose sempre in maniera oculata e quindi sono convinto che anche
in questa circostanza andrà così, anche se non è mai facile rimpiazzare un
grande giocatore con un altro. Dopo lo scudetto meritato, anche quest’anno
gli azzurri hanno una solidissima base da cui ripartire quindi è ovvio che
bisogna avere sempre la fortuna di trovare innesti che si vadano a
integrare con il resto della rosa. Sono convinto che anche quest’anno il
Napoli regalerà ai suoi tifosi grandi gioieâ€*