
(AGENPARL) – lun 31 luglio 2023 Garante dei disabili, avv. Paolo Colombo: “Liste di attesa che non
rispettano i tempi, allarme intramoenia in Campania.â€
L’urgenza in cui versa la sanità sono liste di attesa che non scorrono, rispetto
dei tempi di attesa garantiti solo in percentuali basse (il 15-20%, comunque
meno della metà ) e una situazione di allarme per l’intramoenia in Campania,
dove il numero di prestazioni erogate nel canale pubblico è inferiore, per tutti
gli esami e le visite monitorate, a quelle erogate in intramoenia.
Nelle scorse settimane Cittadinanzattiva ha avviato una istanza di accesso
civico presso le Regioni (il resoconto sarà diffuso nelle prossime settimane)
per conoscere i dati relativi alle prestazioni sanitarie erogate in regime
pubblico e in intramoenia, e verificare gli eventuali provvedimenti messi in
atto dalle amministrazioni laddove sia stato superato il limite previsto dal
Piano nazionale di governo delle liste di attesa nel rapporto tra le due attività .
Particolarmente allarmante il quadro della Campania, dove la stessa Regione
segnala che il numero di prestazioni erogate nel canale pubblico è inferiore,
per tutti gli esami e le visite monitorate, a quelle erogate in intramoenia, e
questo vale presso tutte le Aziende ospedaliereâ€, spiega Cittadinanzattiva.
Nel 2022, ad esempio, presso l’Ospedale Cardarelli di Napoli sono state
somministrate 1255 visite ortopediche in intramoenia e nel pubblico 112;
presso l’Ospedale dei Colli sempre a Napoli, nessun eco addome è stato
somministrato nel pubblico, ne sono stati fatti 111 in intramoenia; presso
l’Ospedale Moscati di Avellino, sono state somministrate 7 visite
cardiologiche pubbliche e 979 in regime di intramoenia; al San Giovanni di
Dio e Ruggi D’Aragona a Salerno, effettuate 91 ecografie ostetriche nel canale
pubblico e 329 in intramoenia.
In alcune situazioni l’intramoenia, insieme al pronto soccorso, è diventata per
paradosso la principale porta di accesso dei cittadini al Servizio Sanitario
nazionale, rallentato da tempi di attesa troppo lunghi. Siamo dunque di fronte
ad un uso distorto di quella che dovrebbe essere una possibilità di scelta per il
cittadino, e non una necessità . Mentre le liste d’attesa rimangono una
emergenza che va contrastata urgentemente per riaffermare il diritto dei
cittadini alla salute pubblica.
Il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania,
l’avvocato Paolo Colombo dichiara: “occorre intervenire sulle liste d’attesa
attraverso un investimento sulle risorse umane e tecniche e un conseguente
ampliamento degli orari di apertura al pubblico degli ambulatori, nonché
attraverso la messa in rete nei Cup delle agende di prenotazione di tutte le
strutture sanitarie pubbliche e private convenzionate per favorire una migliore
programmazione e trasparenza dei tempi di attesa. E non da ultimo bloccando,
a livello regionale, le prestazioni in intramoenia laddove queste superino come
numero quelle erogate nel canale pubblico, come previsto dallo stesso Piano
Nazionale di Governo delle liste di attesa.”
Il Garante dei disabili
Avv. Paolo Colombo