
(AGENPARL) – gio 27 luglio 2023 IL VIAGGIO DEI DUE MARI:
la costa toscana in kayak
con il sostegno della Guardia Costiera
Partirà domani il viaggio in kayak lungo tutta la costa toscana continentale di due tecnici qualificati FICK (Federazione Italiana Canoa Kayak), Marco Verdone e Paolo Chiavenna.
Si chiamerà “Il viaggio dei due mari†con riferimento al canale di Piombino, quasi a metà della costa toscana, dove avviene il passaggio formale tra il mar Ligure e il mar Tirreno: un punto di frontiera geografico e simbolico.
Una navigazione di circa 170 miglia marine (315 km circa) pianificata in circa 11-12 tappe, con la dovuta flessibilità in relazione alle condizioni meteo-marine e psico-fisiche dei due naviganti.
Il primo imbarco avverrà nei pressi di Marina di Carrara, al confine tra Toscana e Liguria e terminerà a sud, a Chiarone Scalo, nel comune di Capalbio, al confine con il Lazio.
Saranno attraversate in direzione Nord-Sud: 5 Zone geografiche (Riviera Apuana, Versilia, Riviera Pisana, Costa degli Etruschi, Maremma e Argentario), 5 Provincie (Massa e Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto) e 25 Comuni.
Un’iniziativa che nasce da alcune esperienze didattiche maturate dal responsabile del progetto, il medico veterinario Marco VERDONE, nel campo delle relazioni umano-animale-ambiente immerse nella straordinaria biodiversità delle coste e del mare toscano di cui spesso manca la necessaria consapevolezza.
A ciò si aggiunge l’interessante modalità di conoscenza degli ecosistemi marini attraverso l’utilizzo di un mezzo antico, semplice, flessibile e rispettoso dell’ambiente come il kayak. Un punto di vista inedito dove l’osservatore e kayaker (questo il nome degli sportivi appassionati alla disciplina) diventa egli stesso elemento-mare procedendo in silenzio senza lasciare traccia, né alterare in alcun modo l’ambiente.
Gli scopi del viaggio sono molteplici: esplorare, conoscere e documentare la costa toscana, ricca di biodiversità ambientali e bellezze storico-culturali, con un mezzo eco-sostenibile come il kayak, in un’ottica di One Health (così come indicato dall’OMS); promuovere la tutela degli ambienti e delle risorse marino-costiere; valorizzare la conoscenza e la cultura del mare, sia in termini di sicurezza che di corretto rapporto con le Istituzioni deputate alla sua tutela.