
(AGENPARL) – mar 25 luglio 2023 Indicazione Geografica (IG) no Food: in arrivo dall’UE la protezione
per i prodotti artigianali e industriali. Una opportunità anche per il vicentino.
Cavion: “Attenzione a considerare però le peculiarità dei settori e del territorio”
Entro la fine dell’estate, completata l’adozione formale e con la pubblicazione della
Gazzetta Ufficiale, entrerà presumibilmente in vigore il Regolamento per la
protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti artigianali ed industriali, dopo
che a maggio è stato raggiunto un accordo politico tra Parlamento Europeo e
Consiglio dell’Unione Europea.
“Il testo è la tappa finale di un percorso iniziato più di dieci anni fa sotto il nome di
‘Made in’ che vide, allora come oggi, Confartigianato in prima linea. Da allora molte
cose sono cambiate a partire dalla maggior facilità con cui merci e persone si
spostano, passando per il boom del commercio elettronico. Ciò ha portato a un
crescendo della scoperta dei prodotti italiani e quindi dell’export ma anche delle, più
o meno grossolane, contraffazioni della nostra manifattura”, commenta Gianluca
Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza.
Secondo i dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato l’export manifatturiero
made in Vicenza (il 29,4% del totale delle esportazioni manifatturiere venete, 3,9% di
quelle italiane) vale 23.361 milioni di euro; Germania, Stati Uniti e Francia sono i
principali Paesi di destinazione (il 31,7% delle esportazioni manifatturiere venete è
diretto in questi Paesi), Macchinari e apparecchiature, Moda, Alimentari e bevande e
Legno e arredo rappresentano una fetta importante delle esportazioni made in Vicenza
(oltre il 56,4% del totale esportato). Settori dell’artigianato, questi ultimi, che vedono
impegnate 5.553 imprese (sul totale manifatturiero di 6.638 aziende) occupando
24.363 addetti (sul totale manifatturiero di 28.478).
Il nuovo Regolamento perciò può essere un primo passo verso una protezione più
solida dei prodotti artigianali. Ciò avverrà attraverso l’Indicazione Geografica che
rappresenta un sistema di protezione dei diritti di proprietà intellettuale per specifici
prodotti, la cui qualità è legata all’area di produzione in cui vengono realizzati. Il
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regolamento garantirà la qualità e l’autenticità dei prodotti venduti all’interno
dell’Unione Europea.
“Dovremmo fare attenzione però a due aspetti: la ‘polverizzazione’ territoriale di
molti settori, ovvero la distribuzione diffusa di alcuni comparti anche in ottica di
filiera; e il fatto che molte aziende si avvalgono dell’ausilio di macchine per alcune
fasi di lavoro– aggiunge Cavion-. In merito al primo punto potrebbe essere
opportuno strutturare dei ‘marchi ombrello’ di territorialità; in merito poi alla
definizione di “prodotto artigianale”, proprio su proposta di Confartigianato, si
distingue tra prodotti realizzati con una componente di apporto umano prevalente e
quelli di natura industriale, ma senza tralasciare l’apertura verso gli strumenti digitali
utilizzati dalle imprese innovative”.
“Quindi, nell’apprezzare le linee ispiratrici e gli intendi di questa Regolamento deve
rimanere alta la prudenza nel bilanciare tutela e realtà imprenditoriali territoriali,
quindi è auspicabile che le regole siano chiare, aderenti alla realtà e quanto più
inclusive possibile delle diverse sfaccettature di cui è composto il mondo
dell’artigianato”, conclude Cavion.
Comunicato 90 – 25 luglio 2023
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