(AGENPARL) – lun 24 luglio 2023 COMUNICATO STAMPA
CRISI CLIMATICA, NEI VIGNETI DELL’UMBRIA PERDITE FINO AL 60%
Le piogge e l’umidità dei mesi scorsi, con la diffusione della peronospora che attacca i grappoli, e ora il caldo torrido mettono in crisi la produzione di vino
Annata nera, in alcuni appezzamenti non si raccoglieranno le uve. A rischio anche colture ortofrutticole
PERUGIA – Ingenti i danni alle vigne dell’Umbria a causa della crisi climatica. L’alternarsi di piogge eccessive con il ristagno dell’umidità, come quelle degli scorsi mesi, e il conseguente proliferare di malattie fungine e i picchi di caldo di luglio. Meteo pazzo che mette alla prova la vite e nei viticoltori desta forte preoccupazione per la vendemmia.
Di una “vera e propria emergenza” ha parlatoRoberto Di Filippo, imprenditore vitivinicolo, presidente diCia PerugiaeAnabio Umbria(associazione per l’agricoltura biologica). “Con le condizioni climatiche avverse, si sono purtroppo verificate situazioni favorevoli agli attacchi fungini abbastanza importanti. In passato ci sono state criticità simili, ma sicuramente questo è un pessimo anno per le produzioni di vino dove possiamo attestare le perdite al 60%. Per ciò che concerne il biologico ci sono poi situazioni diverse, a seconda delle zone e di molte variabili: in alcune aree umbre, ad esempio, le malattie fungine sono quasi nulle, mentre in altri casi ci sono perdite che vanno verso il 100 per cento, tant’è che in questi appezzamenti non si passerà a raccogliere le uve.
A fronte di tutto ciò – conclude Di Filippo – è necessario guardare a politiche sul lungo termine con forme di intervento che possano garantire un aiuto concreto a tutti gli imprenditori colpiti. Bisogna inoltre fare molta attenzione a togliere quei pochi strumenti che ci permettano di controllare le malattie fungine, come il rame, che negli ultimi anni è stato oggetto di critiche e attacchi senza ragione”.
Ma tutto il comparto vitivinicolo, anche quello ‘tradizionale’, non è stato risparmiato da questa calamità, come conferma ancheGiovanni Dubini, imprenditore agricolo dell’Orvietano: “In Umbria si stanno verificando situazioni ‘a macchia di leopardo’ che stanno lasciando uno strascico pesante, andando ad incidere su quantità e qualità dei raccolti. È presto per calcolare l’entità effettiva dei danni che questa stagione instabile sta provocando, ma l’evidenza è sotto gli occhi di tutti”.
A peggiorare la situazione, ora, anche il caldo torrido con temperature bollenti sui campi, che mette ulteriormente a rischio alcune produzioni non solo di uva, ma anche di colture ortofrutticole.
Cia-Agricoltori Italiani dell’Umbriaha richiesto e dato l’avvio ad un tavolo tecnico di crisi del settore legati e mettere al centro del dibattito un’emergenza diffusa e per cui occorre agire urgentemente mettendo in campo tutte le sinergie necessarie per una risoluzione efficace ed immediata.
Cia Agricoltori italiani dell’Umbria
Trending
- “La Cenerentola” riscritta dai bambini: l’Opera protagonista a Rionero in Vulture (PZ)
- Evento Noleggio e Qualità, Milano, 14 novembre
- MEDIA ADVISORY: Virtual media briefing on Health Emergencies in the Eastern Mediterranean Region, on Monday, 11 November 2024, 11:30 am Cairo time
- L’AQUILA: DOMANDE SENZA RISPOSTA Compagnia EgriBiancoDanza domenica 1o novembre TEATRO DEI 99– L’AQUILA
- Hearing of Commissioner-designate Wopke Hoekstra
- Martusciello (FI) a Glucksmann: “Simul stabunt, simul cadent. Le minacce contro Fitto cadono nel vuoto”
- SALARIO MINIMO, M5S: A NOICATTARO IMPORTANTE PASSO AVANTI, ESEMPIO DA REPLICARE
- Vassallo, Bonelli: Perché questi arresti arrivano dopo 14 anni? Si faccia luce sulla vicenda
- SICUREZZA, LEGA : “VICINI A AGENTE POLIZIA LOCALE E ALTRE COLLEGHE INVESTITI SULLA TIBURTINA”
- Lazio. Consiglio di Stato. Tripodi (FI) “Sentenza definitiva mette fine a una battaglia legale assurda e pretestuosa voluta da Ciacciarelli e dalla Lega”