
(AGENPARL) – ven 21 luglio 2023 I tre consiglieri regionali sottolineano come “la Lega deve essere uno stile di vita, non un porto in cui entrare o uscire a piacimento. Del resto noi abbiamo aderito ad una Lega le cui percentuali oscillavano tra il 2 e il 6% ed è qui che continueremo a stare, rivendicando le diverse sensibilità che un partito popolare e di massa deve avere, manifestandole nelle aule istituzionali e altrove come chiedono gli elettori. Troppo facile scappare dopo aver beneficiato dei voti della Lega”.
“Forse la scelta di guardarsi intorno è conseguente al ‘no’ ricevuto a fronte di un’improbabile e rocambolesca candidatura autoreferenziale alle elezioni suppletive del Senato e dopo che il partito non ha assecondato l’ambizione immotivata di occupare un posto in giunta a danno di chi sta ricoprendo quel ruolo con impegno e soprattutto competenze”.
“La Lega e i suoi militanti non sono questo – concludono Puletti, Castellari e Mancini – e crediamo che, alla luce di quanto emerso in questi giorni, non abbiamo perso nulla, anzi, se fossimo stati ascoltati questa situazione si sarebbe risolta oltre un anno e mezzo fa, almeno per quanto riguarda il Capo Segreteria, ruolo assegnato senza che vi fosse unanime condivisione da parte del Gruppo, come del resto accade per tante altre nomine e incarichi sull’assegnazione dei quali i consiglieri non vengono interpellati. Viste le recenti defezioni chiediamo al Capogruppo di rivedere anche le cariche assegnate in quota Lega per quanto riguarda le presidenze di commissione”.
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