
(AGENPARL) – mar 18 luglio 2023 ANBI PRESENTA DIECI OPERE
PER RENDERE IDRICAMENTE PIU’ SICURO IL PAESE:
CINQUE AL NORD, TRE AL CENTRO, DUE AL SUD
“Dieci significative opere, che i Consorzi di bonifica ed irrigazione stanno realizzando, grazie a
finanziamenti ministeriali, non sono certo esaustive del costante lavoro svolto sul territorio per
incrementare la resilienza delle comunità di fronte alla crisi climatica, in attesa di scelte politiche,
che individuino fattivamente le infrastrutture idrauliche come asset strategico per lo sviluppo del
Paese come già avviene, ad esempio, per le arterie stradali e le reti ferroviarie”: è questa la
premessa, con cui Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la
Tutela e la Gestione del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), presenta importanti interventi in
atto lungo la Penisola: 5 al Nord, 3 al Centro, 2 nel Sud Italia.
“Porre l’attenzione su queste opere – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI –
vuole solo essere un esempio di concretezza: se da un lato ribadiamo la necessità e presentiamo
piani di nuove infrastrutture idrauliche per il Paese, dall’altro utilizziamo le risorse disponibili,
spesso rallentate da tempi burocratici, insostenibili di fronte alla velocità dei cambiamenti
climatici che, giorno dopo giorno, si stanno palesando sui nostri territori.”
Due gli interventi, che sono previsti in Veneto. Il primo, in fase finale di realizzazione a cura del
Consorzio di bonifica Bacchiglione, è finalizzato all’ottimizzazione della gestione irrigua lungo la
riviera del Brenta. Finanziato dal Ministero di Agricoltura Sovranità Alimentare e Foreste
metri cubi d’acqua all’anno su una superficie di 5.250 ettari), grazie ai lavori di ricalibratura
idraulica, l’automazione ed il telecontrollo di 27 manufatti; è prevista anche la creazione di un’area
umida di 4 ettari con funzioni fitodepurative e in grado di stoccare 40.000 metri cubi d’acqua.
Sono invece solo nella fase iniziale di attuazione, i lavori di adeguamento dello sbarramento
antisale alla foce del fiume Adige con la realizzazione di un bacino in alveo per trattenere fino ad
80 milioni di metri cubi d’acqua dolce; in carico realizzativo al Consorzio di bonifica Delta del Po
costerà 22 milioni di euro stanziati da Regione del Veneto e Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti (M.I.T.). Si prevede il potenziamento dell’attuale struttura ormai inadeguata a
fronteggiare la risalita del cuneo salino, acuita dal cambiamento climatico; saranno posate 14
paratoie idrauliche sul modello del MOSE.
Anche l’Emilia Romagna può vantare due importanti interventi in fase di realizzazione. Uno, a
cura del Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale, interessa il comune alluvionato di
Conselice e quello di Argenta; si tratta dei lavori di riconversione e di adeguamento migliorativo
della rete tubata di distribuzione irrigua dell’impianto “Selice Tarabina”. Finanziato dal
rispetto ai rischi di siccità e desertificazione.
Interessa invece il Consorzio di 2° grado C.E.R., la riqualificazione ed il telecontrollo delle opere di
derivazione dal Canale Emiliano Romagnolo lungo l’asta principale, nonché le opere di
stabilizzazione e di ripristino dell’efficienza nel tratto Attenuatore – Reno. Finanziato dal M.I.T. e
distribuzione idrica alle colture del territorio.
In Piemonte sono previsti interventi di manutenzione straordinaria alla galleria Motto d’Oneggio,
al ponte canale ed alla galleria Loreto del sistema canale Regina Elena/diramatore Alto
Regione Piemonte e M.I.T.; serviranno al miglioramento del trasporto e della distribuzione della
risorsa idrica, proveniente dal lago Maggiore sul territorio delle province di Novara, Vercelli e
Pavia, abbattendo le dispersioni ed aumentando il risparmio idrico ai fini irrigui.
Scendendo in Centro Italia va segnalata la realizzazione del nuovo impianto di derivazione del
fiume Ombrone, ad impatto ambientale nullo, per la messa in sicurezza di Grosseto dal rischio
alluvionale; contestualmente ridurrà le perdite idriche, permettendo un risparmio del 30%
nell’acqua irrigua su un comprensorio di 3.300 ettari ed una migliore efficienza della centrale
Lo stesso Ministero ha stanziato quasi 910.000 euro per la progettazione esecutiva del Sistema
Integrato Ufente – Selcella – Linea Pio VI a supporto dell’irrigazione collettiva dell’Agro Pontino,
curato dal Consorzio di bonifica Lazio Sud Ovest; i lavori consentiranno l’aumento della portata