(AGENPARL) - Roma, 15 Luglio 2023(AGENPARL) – sab 15 luglio 2023 È un fenomeno su cui pesa l’aumento dei prezzi: fra il 1995 e il 2023 il prezzo medio dei beni commercializzabili è stato del 53% mentre quello delle spese obbligate è cresciuto del 120%. E il dato di quest’anno potrebbe indicare che il 40% di spese obbligate rischia di diventare strutturale. Sono i dati diffusi dall’Ufficio Studi di Confcommercio.
Dopo il livello record toccato l’anno scorso (42,7%), anche nel 2023 resta molto alta la quota di spese obbligate sul totale dei consumi delle famiglie italiane (41,5%) – evidenzia Confcommercio – Si tratta di una percentuale di cinque punti più elevata rispetto al 1995 e lontana dalla quota 40% superata per la prima volta nel 2007. In termini assoluti, nell’anno in corso su un totale di oltre 21mila euro pro capite di consumi, per le spese obbligate se ne vanno 8.755 euro, ovvero 100 euro in più circa rispetto al 2019”.
Fra le spese obbligate, quella che “pesa” di più riguarda in generale l’abitazione (5.062 euro) e in particolare energia, gas e carburanti che, con 1.976 euro, rappresentano il 9,4% del totale dei consumi.
“A rendere il fenomeno ancora più allarmante – spiega ancora Confcommercio – è l’aumento dei prezzi: se tra il 1995 e il 2023, infatti, il prezzo medio dei beni commercializzabili è cresciuto di quasi il 53%, quello delle spese obbligate è aumentato del 120% con la componente energia aumentata che è salita di quasi il 175%”.