
(AGENPARL) – sab 15 luglio 2023 CAGLIARI, DOPO LA SVENTATA CLAMOROSA EVASIONE DI UN DETENUTO DAL TRIBUNALE SALE IL GRIDO D’ALLARME DEL SAPPE
Grave episodio, ieri mattina, nei pressi del Tribunale di Cagliari. Un detenuto straniero del carcere ha tentato la fuga ma è stato prontamente fermato dagli Agenti di Polizia Penitenziaria di servizio, cinque dei quali sono però rimasti contusi, ognuno con 10 giorni di prognosi refertati poi dal Nosocomio cittadino. Lo rende noto il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
“Ieri mattina”, spiega Luca Fais, segretario regionale per la Sardegna del SAPPE, “il personale di Polizia Penitenziaria del Servizio Traduzioni e Piantonamenti della Casa circondariale di Cagliari, coordinati dal vice responsabile, ha sventato una rocambolesca evasione dal palazzo di giustizia di Cagliari perpetrata da un detenuto di origine algerina. Nello specifico, il detenuto, al termine dell’udienza, al momento di essere allocato nel Repartino Detentivo del Tribunale cagliaritano sito al sottopiano, riusciva a divincolarsi e scappare, più volte inseguito dai poliziotti: lo stesso riusciva più volte a liberarsi aggredendo il personale e riuscendo a guadagnare l’uscita all’esterno. Solo grazie alla prontezza e all’ agilità e tenacia dei poliziotti veniva nuovamente bloccato definitivamente e condotto nel repartino detentivo. Deferito all’ autorità giudiziaria per evasione e oltraggio a pubblico ufficiale dovrà comparire nuovamente oggi per rispondere al Pm di tali reati”.
“Il SAPPE, alla luce di tale evento scongiurato non può fare altro che rimarcare e denunciare ciò che ha fatto nell’ultima riunione in sede locale, ovvero, la grave carenza di organico di 20 unità che il locale Nucleo Scorte non può sopportare”, rimarca Fais. “Da tale carenza ne deriva che la traduzione di ieri è stata effettuata da sole 8 unità di personale di scorta, quando nella realtà da protocollo operativo il personale doveva trovarsi nel numero doppio ovvero 16. Il personale del nucleo espleta per la notevole mole di traduzioni un elevato numero di ore di straordinario pari a 50 ore pro capite. Tutto questo non è più tollerabile perché ne vale della saluta psicofisica del poliziotto. Invitiamo immediatamente la direzione di Cagliari a colmare il gap di unità mancanti nel settore scorte, in modo tale da evitare nel futuro che l’evento odierno non degeneri in finale negativo”.
Per questo, il SAPPE “propone ai superiori uffici sin da subito la proposta un encomio al personale di Polizia Penitenziaria intervenuto per la grande operatività dimostrata, denunciando nel contempo la grave carenza di organico del servizio traduzioni”.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha parole di elogio per i poliziotti che hanno sventato la fuga del detenuto: “E’ solamente grazie a loro se è stato possibile sventare la clamorosa fuga all’evaso: la pronta reazione ed il tempestivo intervento degli uomini della Polizia Penitenziaria di scorta hanno infatti permesso di sventare il grave evento. Una cosa grave, che poteva creare ulteriori seri problemi alla sicurezza e all’incolumità dei poliziotti, dei detenuti e dei cittadini che in quel momento si trovavano nei pressi del Tribunale di Cagliari. Ma la grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria”. Capece denuncia “una volta di più le quotidiane difficoltà operative con cui si confrontano quotidianamente le unità di Polizia Penitenziaria in servizio nei Nuclei Traduzioni e Piantonamenti dei penitenziari: agenti che sono sotto organico, non retribuiti degnamente, con poca formazione e aggiornamento professionale, impiegati in servizi quotidiani ben oltre le 9 ore di servizio, con mezzi di trasporto dei detenuti spessissimo inidonei a circolare per le strade del Paese, fermi nelle officine perché non ci sono soldi per ripararli o con centinaia di migliaia di chilometri già percorsi”.
Per il leader del SAPPE, “quanto accaduto ieri mattina nel Tribunale di Cagliari dovrebbe far capire ancora di più come e quanto è particolarmente stressante il lavoro in carcere per le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria e dei Nuclei Traduzioni e Piantonamenti che svolgono quotidianamente il servizio con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità, pur in un contesto assai complicato per il ripetersi di eventi critici”.
Roma, 15 luglio 2023
Con cortese preghiera di diffusione e pubblicazione
Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE
Segreteria Generale Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria
Via Trionfale, 79/a – 00136 Roma