
(AGENPARL) – ven 14 luglio 2023 Comunicato Stampa
Vittoria della Cgil al Tribunale del Lavoro di Padova
Il Giudice del Lavoro dichiara illegittima una sanzione disciplinare comminata da Poste Italiane ad una lavoratrice che aveva rifiutato la “promozione a tempo determinato” a direttrice di un ufficio postale a cui era stata trasferita per coprirne la carenza di personale
Cgil Padova e Slc Cgil Veneto: “Sentenza preziosa: è il secondo Giudice del Lavoro che sanziona l’uso strumentale del “facente funzione di direttore” da parte di Poste Italiane. E siamo in attesa di altre due sentenze su casi del tutto analoghi”.
“Punita l’arroganza di Poste Italiane: l’auspicio è che certe situazioni si possano risolvere attraverso delle normali relazioni sindacali e non in Tribunale”.
“Il Giudice, definitivamente decidendo, dichiara illegittima la sanzione dell’ammonizione scritta applicata (ndr: alla lavoratrice) per il fatto per cui è causa; condanna Poste Italiane s.p.a. a rifondere le spese di causa, che liquida in Euro 2500,00 di compensi, oltre spese generali, cp e iva; da distrarsi in favore del procuratore antistatario”. È con questa formula che il Giudice del Lavoro di Padova, Dott. Mauro Dallacasa, ha chiosato la sentenza emessa circa un paio di settimane fa e che segna l’indubitabile vittoria di una coraggiosa lavoratrice che non ha esitato a rivolgersi al Tribunale pur di non veder calpestati i propri diritti.
“Questa storia iniziata circa un anno fa – dicono Stefano Gallo, funzionario della Slc Cgil Veneto che ha seguito questo e altri casi analoghi e Marianna Cestaro della Segreteria Confederale della Cgil di Padova – è emblematica sul comportamento di Poste Italiane nel caso di contrasti con i propri dipendenti. A questi è chiesto di obbedire pedissequamente anche di fronte a scelte aziendali decisamente discutibili. La difficoltà a tenere normali relazioni sindacali, poiché Poste rifiuta il dialogo con la nostra Organizzazione Sindacale, ci costringe ad arrivare in Tribunale anche per le più semplici questioni, quali i provvedimenti disciplinari”.