
(AGENPARL) – mer 12 luglio 2023 PIGNEDOLI-CAPPELLETTI (M5S): UE CHIARISCA RITARDI ITALIA SU COMUNITÀ ENERGETICHE, ANCHE NEL PNRR
“Con una interrogazione alla Commissione Europea ho chiesto di sapere il motivo dei forti ritardi dell’Italia nella messa a punto dei decreti attuativi per la disciplina dei meccanismi di incentivazione per la realizzazione delle comunità energetiche e l’autoconsumo, compresi quelli Pnrr. Intendo così contribuire a una battaglia molto cara al Movimento 5 Stelle e al collega Enrico Cappelletti con cui abbiamo predisposto l’interrogazione. Il Movimento 5 Stelle sta tenendo alta l’attenzione sulle comunità energetiche al Parlamento italiano e voglio anche ricordare il gran lavoro su questo tema portato avanti da Gianni Girotto quando era senatore e presidente della commissione Industria del Senato”. Così Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.
“Le comunità energetiche sono uno strumento sociale importante che riduce concretamente i costi energetici dei suoi membri. Ritardare l’emanazione dei decreti per evolvere i meccanismi di incentivazione delle comunità è un danno a cittadini, imprese, Associazioni ed Istituzioni che li attendono da mesi, oltre ad essere un freno allo sviluppo di nuovi modelli sociali innovativi che la transizione energetica alimenta”, sottolinea Enrico Cappelletti, deputato del M5S e membro della commissione Industria della Camera.
“Vogliamo capire, al di là delle dichiarazioni del ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, se i ritardi sono dovuti ai tempi di valutazione della Commissione Europea o se ci sono state invece inottemperanze da parte dell’Italia. Pensiamo che questa informazione sia di interesse per tutti coloro a cui sta a cuore sostenibilità ambientale e transizione energetica”, concludono Pignedoli e Cappelletti.
Segue l’interrogazione presentata.
Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Oggetto: Ritardi sui decreti di promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo
I cittadini italiani sono preoccupati per i forti ritardi nella messa a punto dei decreti attuativi per la disciplina dei meccanismi di incentivazione per la realizzazione delle comunità energetiche rinnovabili.
Lo scorso 21 giugno, il ministro dell’Ambiente italiano ha detto che “sin dalla fine della prenotifica del provvedimento attuativo disposto dal decreto legislativo, è stato avviato un proficuo scambio con gli uffici della Commissione sullo schema incentivante per agevolare la valutazione delle compatibilità del regime proposto con la normativa in materia di aiuti di Stato”.
Quali sono i motivi che ostacolano il raggiungimento di un accordo tra Commissione Europea e Italia nella valutazione dei provvedimenti?
Il ritardo è dovuto alle valutazioni della Commissione Europea o a inottemperanze dell’Italia?
Segreteria On. Enrico Cappelletti
Membro Commissione Industria alla Camera dei Deputati
Gruppo Movimento 5 Stelle