
(AGENPARL) – mer 12 luglio 2023 A-HEAD Project: Angelo Gallo – T(w)O EDGE due bordi_al limite
A cura di Simona Spinella
Testi critici di Simona Spinella e Giuseppe Capparelli
Inaugurazione 14 luglio 2023 ore 18.00
Museo dei Brettii e degli Enotri
Vico Sant’Agostino 3 – Cosenza
Fino al 17 settembre 2023
Il giorno 14 luglio 2023 alle ore 18.00 A-HEAD Project di Angelo Azzurro ONLUS inaugura, negli
spazi del Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, il progetto installativo T(w)O EDGE due
bordi_al limite di Angelo Gallo a cura di Simona Spinella e con i testi critici di Simona Spinella
e Giuseppe Capparelli. La mostra, prima parte di un progetto che toccherà diverse città italiane
ed europee, è un omaggio al curatore di A-HEAD, Piero Gagliardi.
Il progetto si avvale del patrocinio della Città di Cosenza e si inserisce all’interno del Festival
Invasioni 2023 in programma il 13 e 14 luglio.
“L’installazione T(w)O EDGE due bordi_al limite è intimamente congiunta ad una parola, ovvero
dialogo. L’opera nasce da un confronto iniziale tra Angelo Gallo e Piero Gagliardi in relazione al
concetto di riproducibilità e tiratura della grafica d’arte. Nasce così “Studio della scultura dell’ala.
Opera unica di possibile tiratura illimitata”. […] T(w)O EDGE due bordi_al limite è il frutto di una
serie di dialoghi che si sono fondati sul rispetto reciproco, è uno spazio ospitante di possibilità, è
un insieme di relazioni, in cui il sistema di lettura e di fruizione dell’opera sono dialoganti. Quando
parliamo di “possibilità” e di “relazione” ci rapportiamo alle due opere che compongono
l’installazione con riferimento al concetto di riproducibilità. Difatti all’incisione, può essere concessa
la possibilità di esser opera unica o di avere una tiratura illimitata, mentre l’istallazione opera unica,
si moltiplica grazie all’interazione. Tra le due opere poste una fronte all’altra, il Cyan Carpet,
determina uno spazio, un luogo, un tratto di possibilità da percorrere; al centro c’è il ruolo del
fruitore che è spinto a confronto con se stesso in due modi completamente diversi. […] La scelta
del titolo T(w)O EDGE due bordi_al limite quindi sta nel concetto del doppio che appartiene
all’opera poiché composta da due opere, ma anche nella relazione con il fruitore che sta al centro
nella dimensione biunivoca e genera l’alternanza dell’essere.” (dal testo critico di Simona Spinella)
“[…] Fra scultura e incisione, atto performativo e installazione ambientale, l’opera T(w)O EDGE due
bordi_al limite di Angelo Gallo inalvea e contiene le tensioni dell’artista sulla sua poetica, sul suo
linguaggio, sul suo pensiero. L’artista imposta la sua ricerca su un elemento fondante, la
razionalità ammantata da un velo di indeterminatezza. […] Questo intervento artistico è composto
dal dialogo fra una serie di elementi interconnessi fra loro che gestalticamente sono presentati al
pubblico nella loro totalità, strutturata in modo organico, e non considerabili come elementi singoli
e indipendenti. Il principio fondamentale della Psicologia della Gestalt o Psicologia della forma si
fonda sul concetto che il tutto è superiore alla somma delle singole parti: secondo questa teoria ciò
che percepiamo non è la somma di elementi, ma una sintesi della realtà. […] L’artista ‘sigillando’ la
matrice di rame all’interno di un contenitore dichiara che l’opera è da considerarsi come lavoro
unico e irriproducibile, ma contestualmente consegna nelle mani del suo possessore una
possibilità: rompere il sigillo e aprire l’opera alla serialità, a reiterare l’atto artistico all’infinito.
Questo trasferimento di volontarietà, dall’autore al proprietario dell’opera, è la chiave di lettura di
tutta l’installazione. È l’elemento di incognita, di variabile di indeterminatezza che ci proietta in una
condizione di sospensione, di probabile perdita dell’‘aura’, per dirla con Benjamin, che ne
determinerà la sua riproducibilità. […] Altra componente significativa dell’installazione è la
progettazione di uno spazio predeterminato entro il quale l’osservatore può muoversi e scegliere
autonomamente dove situarsi. Non è un caso che l’autore collochi all’interno dello spazio
installativo un piedistallo dove l’osservatore può posizionarsi e posare, interagendo e integrandosi
con l’installazione stessa. Lo spazio e il tempo di fruizione così intesi, decretano che l’installazione
ambientale si converta in luogo performativo dove il tempo del pubblico e la sua permanenza
all’interno di esso diventano elementi fondanti. L’osservatore descrive un percorso alternativo, nel
cui interno si percepiscono un senso di attesa e di scoperta, o meglio, di avvento, di qualcosa che
deve ancora accadere.” (dal testo critico di Giuseppe Capparelli)
Angelo Gallo nasce a Cetraro il 20 giugno 1988. L’infanzia e l’adolescenza la trascorre a Fagnano
Castello, in provincia di Cosenza. Frequenta L’I.T.C.G. “E. Fermi” di San Marco Argentano
diplomandosi come Perito Tecnico. Durante gli anni delle superiori si appassiona alla grafica e alla
programmazione. Partecipa a vari seminari di Redazione, di Media-marketing e Comunicazione
tramite Assform Confindustria Rimini. Ad un anno dal diploma consegue la qualifica professionale
come “Progettista sicurezza informatica e web”. Si iscrive al corso di laurea in Informatica di SMFN
presso l’Unical di Rende e dopo tre anni decide di cambiare percorso. Si trasferisce così
all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro dove trova il suo mondo riuscendo ad esprimersi ed a
sviluppare il suo percorso diplomandosi di I e II livello. Percorso che presenta due lati, uno
razionale, preciso, programmato, l’altro irrazionale, sconfinato, libero. Il lato razionale e pratico gli
permette di mettere in atto le idee artistiche con consapevolezza e rigore. Condizionato dall’ordine
e dal controllo della programmazione, dalla pulizia e le strutture della grafica, visualizza e produce.
Il suo percorso precedente è parte fondamentale di quello attuale in quanto sviluppa opere
interattive sensoriali oltre ai percorsi scultorei, pittorici e grafici. Seguito da noti critici e curatori, è
presente in tutte le manifestazioni artistiche di rilevo e porta avanti la sua ricerca etico/artistica che
è in continua evoluzione. Dal 2019 ha fondato il Laboratorio Sostenibile di via Gaeta, un laboratorio
di incisione alla ricerca delle metodologie sostitutive Non-Toxic in stretta connessione con la
Galleria 291Est/Inc. di Roma. Conosciuto particolarmente per le serie delle Anatomie Forzate, la