
(AGENPARL) – mer 12 luglio 2023 Cia Agricoltori Italiani – Avellino
Comunicato Stampa del 12 luglio 2023
Di Marzo (presidente CIA Avellino): Bisogna tutelare le eccellenze territoriali
La Doc Vino Campania non può mettere in discussione la punta di diamante dell’enologia regionale localizzata in Irpinia
La proposta dell’assessore all’agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, di costituire una denominazione d’origine controllata “Vino Campania” non trova il no pregiudiziale della Confederazione italiana agricoltori, ma incontra osservazioni di merito tecnico destinate ad alimentare il confronto. In sintesi, a parere del presidente di Cia Avellino Stefano Di Marzo, da anni impegnato sul fronte della produzione viti-vinicola e quindi esperto del settore, “va evitato che una eventuale Doc Campania alimenti confusione per i consumatori e produca l’effetto di un livellamento verso il basso di produzioni di alta qualità, come quelle irpine, strettamente legate a territori unici al mondo, che danno vita a prodotti irripetibili quali sono i vini commercializzati sotto le tre Docg Greco di Tufo, Fiano di Avellino e Taurasi. E forse – aggiunge Di Marzo – andrebbe rivisitata la possibilità di dotare la Campania di un marchio ad ombrello concepita su modello francese”.
“Condividiamo con l’assessore Caputo – spiega Di Marzo – la necessità di tutelare il ‘bene Campania’, inteso come marchio regionale in agricoltura, perché aumenta la visibilità dei prodotti e ne consente, in via generale, una maggiore penetrazione sui mercati, potendo anche costruire in questo modo l’occasione per concentrare l’offerta. Ma questa operazione, calata sul mondo del vino, non deve svilire il lavoro sin qui fatto sui territori, quello irpino in particolare. Vale a dire una sempre maggiore attenzione al legame tra terroir e vitigno, tra vino e caratteristiche specifiche locali, che ogni area offre alla produzione in vigna, prospettando al lavoro di cantina occasioni altrove irripetibili”.