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(AGENPARL) – mer 05 luglio 2023 La finanza innovativa come strumento concreto di reperimento di nuova finanza per le imprese venete
Equity crowdfunding, direct lending, programmi di investimento finanziabili tramite mini-bond e basket bond, invoice trading: sono queste le nuove opportunità cui le aziende possono accedere in alternativa ai canali tradizionali di accesso al credito
Venezia – Rovigo, 05 luglio 2023 – Si è parlato di finanza innovativa e nuovi canali di accesso al credito per le aziende, oggi pomeriggio all’M9 – Museo del ‘900, durante il convegno organizzato dalla Camera di Commercio di Venezia Rovigo assieme ad Innexta, società del sistema camerale. Ad aprire il convegno è stato Massimo Zanon, Presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo che, durante il suo intervento, ha sottolineato la necessità di “prendere atto di questa rivoluzione copernicana che introduce importanti innovazioni nel campo del credito: ogni azienda, grande o piccola, deve trovare nuova forza in quanto senza finanziamenti non si può fare impresa”. Il convegno è stato moderato da Roberto Brero, Project Manager Corporate Finance di Innexta.
Sono seguiti poi gli interventi di importanti esperti del settore finanziario che hanno spiegato alla platea di imprese e di commercialisti ed esperti contabili presenti (ricordiamo che il convegno è stato accreditato come Formazione Professionale Continua all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia) quali sono e come funzionano gli strumenti di finanza innovativa dall’equity crowdfunding al direct lending, dai programmi di investimento finanziabili tramite mini-bond e basket bond all’invoice trading.
Del ruolo della finanza innovativa e dell’equity crowdfunding per le aziende, in particolare per le MPMI, ha parlato Gianmarco Paglietti, Responsabile dell’Area “Sostenibilità, studi e ricerche” di Innexta. Per finanza innovativa (o complementare o ancora alternativa) si intendono tutti gli strumenti di finanziamento dedicati alle imprese che si affiancano al tradizionale credito bancario. Svolgono, oggi, un ruolo di fondamentale importanza considerata la difficoltà di accesso al credito attraverso i canali bancari. Grazie gli strumenti di finanza innovativa è possibile, per le aziende, sviluppare dei piani di investimento e reperire fondi al fine di dare continuità all’attività aziendale.
L’equity crowfunding, normato in Italia nel 2013, è una forma di finanziamento che consente ad una “folla” (dall’inglese crowd) di investitori di finanziare start up innovative e piccole medie imprese erogando un contributo finanziario in cambio di azioni (nel caso di SPA) o di quote societarie delle imprese stesse (nel caso di SRL). Gli investitori sostengono aziende che ritengono avere potenzialità di crescita e di imporsi nel mercato diventandone soci. Il processo di equity crowfunding avviene tramite appositi portali online autorizzati dalla Consob, i quali fungono anche da garante. Un’impresa può presentare un progetto tramite un portale online per avviare una campagna di raccolta fondi; la campagna deve avere un traguardo monetario minimo da raggiungere; in base al traguardo vengono stabilite le quote ed i loro importi. Se l’azienda raggiunge il traguardo monetario minimo, in quanto ritenuta affidabile dagli investitori, può avviare il progetto e deve portarlo a compimento entro un termine stabilito, mentre gli investitori ne diventano a tutti gli effetti soci. Nel caso in cui l’azienda non raggiunga il traguardo minimo deve restituire le quote versate agli investitori.
Il direct lending, materia sulla quale è intervenuto Stefano Cocchieri di Overlend, è, invece, uno strumento simile ai finanziamenti bancari; la differenza sta nel fatto che a finanziare l’azienda non è la banca o l’istituto di credito ma degli investitori reali e retail. Si tratta, infatti, di un finanziamento con erogazione diretta effettuato da soggetti non bancari. Il finanziamento concesso dagli investitori privati va restituito dall’azienda richiedente attraverso un piano di scadenze e con l’applicazione di un interesse concordato in via preventiva. Similmente all’equity crowdfunding le operazioni avvengono tramite apposite piattaforme online. Nel caso della piattaforma di Overlend tutto il procedimento, dalla richiesta di finanziamento fino all’erogazione del prestito da parte dell’investitore, avviene digitalmente. Possono accedere al direct lending tutte le PMI ed in alcuni casi anche le start up.
I programmi di investimento delle aziende possono, inoltre, essere finanziati tramite minibond e basket bond. Minibond e basket bond sono stati presentati da Enrico Sobacchi di Anteos Capital Advisor. I minibond sono titoli obbligazionari o di debito di medio-lungo termine emessi da società non quotate in borsa, generalmente PMI, per sostenere, in genere, piani di sviluppo, operazioni di investimento straordinarie o di refinancing. Hanno un tasso di interesse riconosciuto sotto forma di cedola periodica ed una data di scadenza; possono essere emessi da società non quotate che abbiano almeno 10 dipendenti e 2 milioni di euro di fatturato annuo. Non sono uno strumento di supporto alle aziende in crisi, bensì, un’opportunità di finanziamento sul mercato dei capitali per le aziende sane. I basket bond, invece, sono una forma di cartolarizzazione dei mini-bond e funzionano in questo modo: viene costituita una società veicolo SPV (Special Purpose Vehicle) al fine di investire in gruppi di mini-bond simili che vengono selezionati tramite criteri quali il settore merceologico di appartenenza o il territorio di provenienza. Una volta selezionati i mini-bond sui quali investire la società SPV emette a sua volta dei titoli di cartolarizzazione. In questo modo i titoli obbligazionari emessi dalla società SPV sono garantiti dai mini-bond in cui si è investito (si chiamano titoli obbligazionari garantiti da un soggetto sottostante – Collateralized Debt Obbligation).
In seguito, Marco Tarroni di Workinvoice ha spiegato come funziona l’invoice trading. Tramite una piattaforma online specializzata un’azienda può decidere di cedere le proprie fatture commerciali ad un investitore, il quale versa in anticipo, all’azienda stessa, l’importo delle fatture cedute al netto di una commissione che rappresenta la remunerazione del rischio. A ricorrere all’invoice trading possono essere società di capitali con fatturato consolidato e con una clientela solida dal punto di vista finanziario. La cessione della fattura può avvenire sotto due forme: pro solvendo (il rischio del mancato pagamento rimane in carico al cedente) o pro soluto (il rischio del mancato pagamento viene trasferito a chi acquista il la fattura). L’invoice trading ha come obiettivi l’ottenimento di liquidità nel breve periodo e l’evitare tensioni finanziarie.
Dopo gli interventi tecnici di presentazione degli strumenti di finanza innovativa sono intervenuti Mauro Rocchesso di Fidi Impresa & Turismo Veneto, Mauro Vignandel di Cofidi Veneto e Gianmarco Russo di Confindustria Veneto Est che hanno animato una tavola rotonda dedicata all’approfondimento del ruolo delle associazioni di categoria nel promuovere la finanza innovativa verso i propri associati ed al mondo delle imprese ed il ruolo dei Confidi in questo panorama di forte rinnovamento del sistema creditizio.
DICHIARAZIONI
MASSIMO ZANON – PRESIDENTE CAMERA DI COMMERCIO DI VENEZIA ROVIGO
“Va preso atto che c’è questa rivoluzione copernicana in atto nel campo del credito. Oggi siamo di fronte ad una forte innovazione e ogni impresa, grande o piccola, deve confrontarsi con il sistema creditizio tradizionale, un sistema che, già da anni e per molti motivi, aveva detto che non sarebbe stato più al servizio di tutti. Ognuno deve trovare nuova forza perché senza la provvista di finanziamenti non si può fare alcun tipo di impresa. Questa nuova forza la può trovare attraverso canali diversi e, da questo punto di vista, il mondo delle Camere di Commercio con Innexta e le singole imprese, ogniqualvolta queste ultime chiedono un confronto, va a sollecitarne la necessità di conoscenza ed a proporre soluzioni innovative e, allo stesso tempo, di garanzia. Quando si muovono le Camere di Commercio, infatti, non parliamo di business to business ma di enti al servizio delle imprese nel rispetto delle norme.”
“La crisi d’impresa purtroppo è un problema che nasce quando tutte queste soluzioni erano ancora ibride e non avevano ancora dato la possibilità, se non su suggerimento di pochi di essere innovativi e creativi. È anche vero che, quando un imprenditore arriva alla crisi d’impresa difficilmente ha ancora accesso al credito per risolvere i problemi. Per questo motivo la crisi dell’impresa va assolutamente prevenuta: bisogna, a tutti i costi, trovare in anticipo i rimedi che consentano di evitarla. Ecco che, per un’impresa che vive un momento di difficoltà, il confronto con un mondo un po’ più grande della propria quotidianità diventa fondamentale. Proprietà e management devono attivarsi per tempo con i propri esperti, con i professionisti e con le proprie associazioni di categoria. La Camera di Commercio dà ascolto alle imprese fornendo l’assistenza che la normativa le ha affidato. Ma, ripeto, ogni impresa non può immaginare di trovare la soluzione dopo che, magari per molto tempo, ha tralasciato la propria programmazione dei flussi finanziarie la necessità di liquidità trattandole come un problema secondario.”
GIANMARCO PAGLIETTI – INNEXTA
“Sappiamo che per le imprese di minori dimensioni è sempre più complicato accedere al credito bancario, che è stato finora la loro principale se non unica fonte di finanziamento. I diversi strumenti di finanza innovativa rappresentano, quindi, un’importante alternativa per garantire loro le risorse necessarie a finanziare sia il capitale circolante sia i progetti di sviluppo a più lunga scadenza.
Nonostante le attese, la crescita di questi mercati, per quanto costante, è stata sicuramente inferiore alle aspettative. Quali possono essere i motivi di questa crescita con il “freno a mano tirato”? Sicuramente un peso di rilievo è da attribuire alla scarsa dimestichezza con questi strumenti e alla conseguente diffidenza che ne deriva. Spesso, infatti, strumenti come il Fintech o i mini-bond sono visti come soluzioni sofisticate, adatte a imprese di grandi dimensioni e abituate a operare sui mercati di borsa.
La stessa spersonalizzazione del rapporto – che caratterizza ad esempio il Fintech – viene vista talvolta come un ostacolo all’instaurazione di un rapporto di fiducia. Nel corso del mio intervento ho effettuato una panoramica dei principali strumenti disponibili, evidenziando come essi siano in realtà alla portata anche di piccole realtà imprenditoriali. Un focus sarà dedicato all’equity crowdfunding che, in questi dieci anni di vita, ha consentito a non poche start up e PMI di avviare un percorso di crescita importante, proponendosi come ideale “palestra” per quanti vogliano prepararsi ai mercati finanziari più strutturati.”
STEFANO COCCHIERI – OVERLEND
“Negli ultimi anni è innegabile che il ruolo della finanza alternativa a supporto delle imprese è diventato sempre più centrale e sta attirando l’attenzione di moltissimi investitori. Basti pensare che il tasso di crescita dei finanziamenti tramite Fintech ha registrato un incremento, dal 2019 al 2022, di 12 volte nelle erogazioni, che sono passate da 353 milioni a 4,5 miliardi e hanno decuplicato le PMI finanziate che sono passate da poco più di 1100 ad oltre 11.000.”
“Ad oggi ancora parlare di minaccia al Core Business delle Banche può essere azzardato, ma sicuramente la finanza alternativa sta recuperando a grandi passi quello che nel resto d’Europa è già avvenuto con la realizzazione e l’espansione di un vero e proprio canale alternativo per finanziare le PMI. Ed è proprio al mondo dell’economia reale e delle micro e piccole imprese che sempre di più il Direct Lending si rivolgerà per soddisfare un bisogno sempre più ricorrente della parte sana dell’imprenditoria italiana.”
“Le tecnologie come Intelligent Data Capture (IDC), Robotic Process Automation (RPA), Natural Language Processing (NPL) agevolano e velocizzano i prestiti alle imprese integrando nella valutazione del merito di credito fonti alternative di dati. Le piattaforme, quindi, sono strumenti che abbattono i costi, consentono una “scrematura” preventiva a chi deve poi comunque valutare e di conseguenza riescono ad ottenere profitto anche sui piccoli “ticket” che sono quelli più onerosi per una banca tradizionale.”
“Piattaforme moderne di lending, insomma, rappresentano il futuro della finanza alle PMI con un rischio estremamente frazionato e una capacità di far ottenere alle imprese finanziamenti che nel tempo potranno essere erogati anche a tassi più vicini a quelli delle banche tradizionali; oggi grazie all’innalzamento del costo della provvista per tutto il settore bancario e domani grazie al sempre maggiore e costante utilizzo dell’innovazione e delle tecnologie.”
“Al convegno ho portato a supporto uno degli esempi di come la tecnologia riesce a mettersi al servizio delle PMI attraverso un sistema estremamente complesso che ha trovato una soluzione insospettatamente semplice e molto amichevole: quella di Overlend. La nostra società, infatti, è riuscita ad abbinare tradizione e tecnologia a solo fine di finanziare le PMI.”
ENRICO SOBACCHI – ANTEOS CAPITAL ADVISORS
“In un contesto di mercato sempre più competitivo e sfidante, risulta fondamentale conoscere a fondo tutti gli strumenti di finanza alternativa e complementare che i mercati dei capitali mettono a disposizione delle nostre aziende. In tale contesto, le emissioni di Mini-bond e di Basket Bond di cui ho il piacere di aver parlato oggi, rappresentano delle interessantissime opportunità per sostenere la crescita delle nostre PMI, permettendo loro di diversificare le fonti di finanziamento, ampliare il portafoglio di investitori, irrobustire la propria struttura aziendale efficientando il proprio profilo di debito, e rafforzare ulteriormente la credibilità del proprio brand attraverso l’importante risonanza mediatica garantita dalle operazioni stesse.”
MATTEO TARRONI – WORKINVOICE
“Lo scambio di fatture, facilitato da piattaforme innovative come Workinvoice, consente alle imprese di superare le sfide poste dai ritardi nei pagamenti. Assegnando e scontando le proprie fatture online, le PMI possono sbloccare il capitale circolante tanto necessario, migliorando il flusso di cassa e consentendo una crescita sostenibile.”