
(AGENPARL) – mar 04 luglio 2023 Antonio Giordano, firma del Corriere dello Sport, è intervenuto nel corso di Marte Sport Live, condotta da Emanuela Castelli, in onda su Radio Marte: “Parole di affetto di Victor Osimhen per Napoli e per il club? fanno bene all’anima, alla gente. È chiaro che nel calcio tutto può succedere, che può arrivare l’offerta irrinunciabile ma queste parole pesano, hanno un senso e un sentimento, che testimoniano il senso di appartenenza di un ragazzo che si è reso conto che in tre anni la sua vita è profondamente cambiata, professionalmente e umanamente. Una fusione perfetta con il popolo partenopeo, che resisterà anche quando ad Osimhen capiterà di cambiar maglia. Il nigeriano è uno degli attaccanti più ricercati nel mondo: per me resta a Napoli, con la volontà precisa di restare. Poi ovvio che si debba trovare un punto di incontro tra le esigenze di un club come il Napoli molto attento all’aspetto economico-finanziario e quelle di un calciatore ambìto dalle più grandi squadre europee. Sostituto di Kim? Io credo che il Napoli abbia fatto una selezione naturale, Danso era stato sondato appena arrivato Garcia. Kilman e Le Normand, stando alle nostre informazioni, sono quelli che maggiormente interessano al Napoli. Hanno un costo importante, che il Napoli ha investito per Lozano, Osimhen, Raspadori, Higuain ma mai per un difensore. Le Normand e Kilman sono fortissimi, valgono il prezzo del loro cartellino: fisici, autoritari, hanno gamba. Tra i due mi piace molto Le Normand, da sempre. Ostigard non lo vedo pronto per prendere il posto di Kim, anche se è cresciuto durante la scorsa stagione e sono certo continuerà a farlo nel prossimo futuro è comunque non si può non prendere un quarto difensore: ne servono quattro, quindi uno va acquistato. Non sarà facile sostituire Kim, con la sua capacità di non essere mai superato ed un’interpretazione del ruolo molto diversa da quella classica. Il Napoli l’anno scorso ha dato dimostrazione di una grande capacità di scegliere i giocatori, ma non bisogna adagiarsi su quanto fatto. Il club sapeva da tempo che avrebbe sostenuto una rivoluzione nella rosa, lasciando partire dei giocatori molto rappresentativi e l’aveva preparata benissimo, studiando tutto nei minimi particolari”.
Francesco Baiano, tecnico dell’Aglianese ed ex calciatore del Napoli, è intervenuto nel corso di Forza Napoli Sempre, condotto da Gianluca Gifuni, in onda su Radio Marte: “Maxime Lopez adatto al Napoli? Sotto il profilo fisico si va a pagare qualcosa: è meno strutturato e si può perdere qualcosa a livello europeo, dove si sta andando verso la fisicità. In cosa differisce il 4-3-3 di Garcia da quello di Spalletti? Principalmente su un aspetto: Garcia generalmente aspetta di più l’avversario per poi ripartire. Il Napoli di Spalletti invece andava a mordere nella metà campo avversaria. Osimhen permette diverse alternative tattiche: fa salire molto la squadra, permettendo anche il gioco di rimessa, cui però il Napoli non si è affidato negli ultimi anni.
La rosa del Napoli può fare tanto il 4-3-3 che il 4-2-3-1, indipendentemente dalla partenza di Kim. Certo, sostituire il sudcoreano non sarà facile: è un fuoriclasse ed è difficile trovare oggi un difensore veramente bravo. Questo giustifica l’aumento dei prezzi relativamente al ruolo”.
Guido Trombetti è intervenuto a Forza Napoli Sempre, condotto da Gianluca Gifuni, su Radio Marte: “Il Napoli non può chiudere il calciomercato con Luperto al posto di Kim e confermando Osimhen. Deve prendere due centrocampisti forti per sostituire Ndombelé e Demme. Poi il problema Osimhen è enorme perché non è pensabile che la società lo perda a parametro zero l’anno prossimo. Quindi o si prolunga il contratto, come vuole il Napoli, con la clausola rescissoria che vuole Osimhen oppure il Napoli lo deve vendere. Perché non può buttare dalla finestra 110-130mln di euro. Ovviamente se accettasse il prolungamento Osimhen chiederebbe che la clausola rescissoria non fosse fantascientifica, cioè 150mln. Insomma intorno ad Osimhen girano questioni complicate. Conoscendo anche il presidente De Laurentiis per me c’è il 50% delle possibilità che Osimhen l’anno prossimo sia un attaccante del Napoli. Immaginiamo che Mbappé vada al Real, il PSG avrebbe bisogno di un centravanti come il pane; chiaramente arriverebbe con una vagonata di soldi a prendere Osimhen e come possiamo pensare, dunque, di non vendere il nigeriano? Giuntoli si è comportato malissimo perché era vincolato da un contratto. È inelegante che lui da tre mesi – da quando bisognava organizzare la campagna acquisti – si sia messo ad avere rapporti con un’altra società.
Bernardo Brovarone, intermediario di mercato, è intervenuto nel corso di Marte Sport Live, condotta da Emanuela Castelli, in onda su Radio Marte:
“Sostituto di Kim? Tutti i profili seguiti dal Napoli hanno un costo elevatissimo: il Napoli non può permettersi ora di abbassare l’asticella.
Le Normand è il profilo che mi pare ideale per il Napoli: difensore fortissimo. Scalvini è fisicamente e tatticamente preparatissimo, molto giovane ed estremamente duttile tatticamente. A Napoli potrebbe crescere ulteriormente e con Scalvini non si sbaglia mai. Il club di De Laurentiis ha lavorato benissimo, rifiutando anche grandi proposte per andare avanti con un progetto articolato ma molto chiaro e coerente. De Laurentiis non ha necessità di vendere i prezzi pregiati, ma è chiaro che, di fronte ad offerte irrinunciabili, non potrebbe rifiutare. L’ascesa dell’Arabia? Sono schegge impazzite: questo non è calcio ma è business senza controllo. Hanno progetti a lunga scadenza, e si buttano sul calcio uccidendone la dignità e facendo razzia con i petrodollari. Se si volesse valorizzare il calcio a quelle latitudini, si dovrebbe partire da chi il calcio lo insegna, prima ancora che dai calciatori. A fronte di questa avanzata folle, ci sono stati anche tanti giocatori che hanno rifiutato proposte multimilionarie pur di continuare a giocare nel calcio europeo. Il calcio europeo non è minacciato da questa avanzata, ma può essere un’opportunità perché dall’Arabia possono arrivare tanti soldi, che l’Europa può a sua volta reinvestire nel calcio”.