
(AGENPARL) – ven 30 giugno 2023 Campania
1.1 Il sistema delle PMI, 2007-2021
Italia 149.932 137.046 136.114 140.362 148.531 156.754 158.688 159.925 157.025 163.551 2,3% 4,2%
Nord-Est 38.736 35.961 35.659 36.421 37.894 39.924 40.372 40.628 40.054 41.872 3,1% 4,5%
Centro 32.037 28.485 28.117 28.909 30.869 32.344 32.838 32.917 31.628 33.012 0,3% 4,4%
Mezzogiorno 28.751 25.382 24.683 25.904 29.194 31.031 31.571 31.899 31.759 33.440 4,8% 5,3%
Campania 9.263 8.242 8.041 8.394 9.919 10.620 10.857 10.991 10.994 11.618 5,7% 5,7%
Dopo la contrazione pandemica del 2020, nel 2021 si osserva un ritorno alla crescita del numero di PMI in Italia. In base agli ultimi dati demografici, si stimano infatti 163.551 PMI nel 2021, il 4,2% in più rispetto al 2020 e il 2,3% in più rispetto al 2019. Nel 2021 viene così recuperato il calo dell’1,8% osservato nel 2020.
L’aumento delle PMI si manifesta in tutte le aree d’Italia. L’incremento più deciso si registra nel Mezzogiorno (+5,3%), che supera dell’1,1% la media nazionale, nonostante i risultati negativi della Sardegna (-9,7%). Nel 2021, la seconda area in termini di crescita è il Nord-Est (+4,5%), con l’incremento più contenuto che si riscontra nel Nord-Ovest (3,3%). Gli incrementi maggiori si osservano in Molise (+10,9%), Puglia (+7,6%) e Calabria (+7,4%); i più contenuti in Piemonte (+3,0%), Trentino-Alto Adige (3,1%) e Lombardia (3,3%).
Il Molise è anche la regione in cui si osserva il maggiore incremento della numerosità delle PMI rispetto al 2019 (13,6%); seguita da Basilicata (9,4%) e Calabria (8,8%). La figura 1.1 mostra i trend della numerosità delle PMI per macroarea. Il grafico esprime come il numero delle PMI del Nord Italia subisca sistematicamente variazioni contenute e segua una tendenza stabile, contrariamente a ciò che si osserva invece nel Mezzogiorno; al Sud le PMI risentono maggiormente dei periodi di crisi ma, al tempo stesso,
3.6 ROE ante imposte e gestione straordinaria delle PMI, 2007-2022
valori percentuali
Italia 13,9% 5,9% 8,0% 9,2% 10,9% 11,7% 11,0% 10,8% 7,8% 12,0% 11,4%
Nord-Est 14,6% 6,6% 8,6% 9,9% 11,8% 12,2% 11,4% 10,2% 8,2% 12,5% 12,1%
Nord-Ovest 15,8% 6,1% 8,6% 9,8% 11,1% 12,1% 11,0% 10,4% 7,3% 11,5% 11,1%
Centro 12,3% 4,5% 7,5% 8,0% 10,1% 11,0% 10,8% 11,7% 7,1% 11,4% 10,4%
Mezzogiorno 7,3% 4,1% 5,5% 7,5% 9,5% 10,2% 10,6% 11,6% 9,7% 13,0% 12,2%
Campania 8,6% 5,7% 7,8% 9,1% 11,2% 12,1% 12,5% 13,2% 9,5% 13,1% 12,6%
Secondo i dati analizzati, nel 2022 si stima per le PMI italiane un ROE medio dell’11,4%, in calo di 6 decimi percentuali rispetto al 12% del 2021 ma comunque al di sopra del valore del 2019 (+0,6%). Il Centro è la zona che soffre più, con una riduzione del ROE dell’1% (dall’11,4% del 2021 al 10,4% del 2022), seguito dal Mezzogiorno (-0,8%, dal 13% del 2021 al 12,2% del 2022). Le zone settentrionali invece contengono maggiormente il calo, con il Nord-Est che passa dal 12,5% del 2021 al 12,1% del 2022 e il Nord-Ovest dall’11,5% all’11,1% nel 2022. Il Centro risulta inoltre essere l’unica zona con un valore del ROE del 2022 minore rispetto a quello del 2019 (11,7% nel 2019 su 10,4% nel 2022). Pur in una generale contrazione, aumentando il livello di dettaglio emerge un certo grado di eterogeneità, con vari territori che vanno in controtendenza e registrano un aumento del ROE nel 2022. La Valle d’Aosta cresce del 5,5% nel 2022 (dal 5,4% del 2021 al 10,9% nel 2022) e il Trentino-Alto Adige registra un +4% (dal 9,6% del 2021 al 13,6% del 2022). Le regioni che vanno peggio sono invece la Puglia (-3,9%, dal 15,8% del 2021 all’11,9% del 2022) e il Veneto (-1,7%; dal13,8% del 2021 al 12,1% del 2022).
4.2 Costo del debito delle PMI, 2007-2022
rapporto tra oneri finanziari e debiti finanziari, valori percentuali
Italia 6,5% 6,8% 4,8% 3,9% 4,3% 4,7% 4,8% 4,6% 4,2% 3,9% 3,7% 3,5% 3,2% 2,8% 2,8% 3,4%
Nord-Est 6,4% 6,7% 4,5% 3,5% 4,0% 4,4% 4,4% 4,4% 3,9% 3,7% 3,3% 3,1% 2,9% 2,5% 2,6% 3,2%
Nord-Ovest 6,4% 6,6% 4,7% 3,8% 4,1% 4,6% 4,6% 4,4% 3,9% 3,5% 3,4% 3,2% 3,1% 2,6% 2,6% 3,3%
Centro 6,7% 7,0% 5,0% 4,2% 4,6% 5,1% 5,1% 4,9% 4,4% 4,1% 3,8% 3,7% 3,4% 3,0% 3,1% 3,6%
Mezzogiorno 6,9% 7,1% 5,4% 4,5% 4,9% 5,4% 5,4% 5,2% 4,7% 4,6% 4,1% 4,0% 3,8% 3,2% 3,4% 3,9%
Campania 7,0% 7,1% 5,5% 4,7% 5,0% 5,6% 5,6% 5,3% 4,7% 4,4% 3,9% 3,8% 3,6% 3,3% 3,4% 3,9%
Nel 2022 è stimato il primo rialzo del costo del debito delle PMI dal 2013, anche se ancora lontano dai livelli raggiunti nel 2008 (6,8%) e nello stesso 2013 (4,8%). In particolare, il rapporto tra oneri e debiti finanziari passa dal 2,8% del 2021 al 3,4% del 2022. La variabile risente fortemente del costante incremento dei tassi da parte della Banca Centrale Europea (BCE) nell’ultimo anno, tutt’ora in corso.
A livello di macroarea, il Mezzogiorno presenta il costo del debito maggiore (3,9%), con il Centro l’unica altra macroarea con un rapporto tra oneri e debiti finanziari superiore alla media nazionale (3,6%); Il Nord-Ovest si attesta infatti al 3,3%, mentre il Nord-Est al 3,2%.
Per quanto riguarda le regioni, Molise (4,7%) e Calabria (4,3%) presentano le percentuali più elevate; al contrario, il Trentino-Alto Adige è la regione in cui gli oneri finanziari pesano proporzionalmente di meno (3,1%)