
(AGENPARL) – gio 29 giugno 2023 L’assessore alla Salute ha illustrato in Consiglio le misure gi? messe in campo in Friuli Venezia Giulia Trieste, 29 giu – “La situazione in Friuli Venezia Giulia ? sostanzialmente in linea con quella dell’intero Paese. Nel nostro sistema sanitario nazionale infatti mancano circa 30mila medici di medicina generale. Un problema con cui dovremo confrontarci nei prossimi anni. Le nostre Aziende stanno lavorando per trovare tutte le soluzioni alternative per dare le migliori risposte possibili a queste criticit?. Vanno in questa direzione la quindicina di Ambulatori sperimentali di assistenza primaria (Asap) gi? attivati e quelli che saranno aperti nel prossimo futuro nella nostra regione”. Lo ha affermato oggi in Consiglio regionale l’assessore alla Sanit? del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi. “Il nostro compito – ha affermato Riccardi in premessa – ? quello di sollecitare le attivit? operative delle Aziende volte ad arginare questo fenomeno. Allo stesso tempo dobbiamo fare chiarezza su un aspetto determinante: la Regione autonoma del Friuli Venezia Giulia non ha competenza primaria in materia di salute. Gli standard con cui operiamo vengono infatti definiti dal Ministero della salute e il rapporto tra la Medicina generale e la sanit? pubblica non pu? certo essere regolato da una legge di una Regione autonoma a statuto speciale”. Per definire la dimensione del fenomeno in Friuli Venezia Giulia, l’assessore ha richiamato il rapporto Agenas del marzo scorso su dati del 2021. “Nella nostra regione – ha sottolineato l’assessore – sono operativi 768 medici. Qui il rapporto tra numero di medici di base e abitanti – un medico ogni 10mila abitanti – ? di 6,41 quando la media nazionale ? al 6,81, sostanzialmente in linea con la situazione nel nostro Paese”. “Lo stesso discorso vale per il numero di assistiti che supera le 1500 persone per ogni professionista – ha aggiunto il rappresentate della Giunta regionale -. A livello italiano il rapporto ? infatti di 42,1 mentre in Friuli Venezia Giulia ? di 41,9”. “Anche la riduzione dei medici di medicina generale ? in linea con quella nazionale. La proiezione su un presunto fabbisogno ci porter?, dal 2021 al 2025, ad avere 65 professionisti in meno in Friuli Venezia Giulia – ha detto Ricardi -. In Italia invece viene stimata la mancanza di 3600 professionisti”. Nel corso del suo intervento l’assessore ha illustrato inoltre gli interventi gi? messi in campo dall’Amministrazione regionale in questo ambito. “In questi anni abbiamo incrementato le borse di studio, passate dalle 20 del 2014 alle 59 del 2022. Sono stati poi modificati, laddove possibile, alcuni aspetti legati alla velocizzazione delle procedure e introdotto alcuni meccanismi procedurali straordinari”. “Con l’accordo integrativo regionale abbiamo anche anticipato i meccanismi delle coperture delle aree carenti di medici di base e intervenuti con norme sulle graduatorie. Siamo poi l’unica Regione in Italia – ha precisato l’assessore – che ha investito quasi 2 milioni di euro per finanziare la figura del collaboratore di studio”. “Gi? nel 2019 abbiamo riconosciuto inoltre un’indennit? aggiuntiva di 12 euro all’anno per assistito per la partecipazione alla medicina di gruppo integrata. ? stata prevista infine una indennit? di partecipazione all’Aggregazione funzionale territoriale (Aft) di 3 euro all’anno per paziente”. “Queste sono le misure che abbiano potuto mettere in campo in questo settore. In Italia oggi sono attivi 40.250 medici di medicina generale. Quelli che hanno 27 anni di laurea sono ben 30.300 – ha detto Riccardi -. Un dato che non pu? essere trascurato in sede di programmazione. ? necessaria pertanto una regolamentazione pi? stretta da parte dello Stato, a partire dalle forme contrattuali che devono essere applicate al fine di migliorare questa situazione”. ARC/RT/gg 291900 GIU 23