
(AGENPARL) – mer 28 giugno 2023 I due contesti di rinvenimento:
Roma, via Alessandrina; Isernia, via Occidentale
A Roma, il recente scavo di via Alessandrina, nell’area del Foro di Traiano, ha ripreso un progetto più ampio di indagini estensive dei Fori Imperiali condotte negli anni del Giubileo del Duemila che hanno interessato le aree a verde dell’assetto configurato da Antonio Muñoz nel 1932, seguìto alla demolizione del quartiere tardo cinquecentesco, noto come Alessandrino, per la costruzione di via dell’Impero, oggi via dei Fori Imperiali. In questa sistemazione urbanistica, via Alessandrina era stata mantenuta come un percorso alternativo a via dei Fori Imperiali sul lato verso il Quirinale e, tra il 2016 e il 2000, ne è iniziata la rimozione del tratto più settentrionale, rimasto come un anacronistico diaframma nel paesaggio archeologico della piazza traianea: tra altri frammenti di sculture e di materiale architettonico provenienti dalla destrutturazione dell’apparato decorativo dei fori, reimpiegati nell’ambito della frequentazione di quest’area in epoca medievale, è emerso il ritratto di Ottaviano Augusto.
Nel caso di Isernia, il ritrovamento della splendida testa di Augusto è avvenuto nel corso dei lavori di ripristino di un tratto di cortina delle mura urbiche crollato a causa di un violento temporale nel marzo 2013. Nel progetto di restauro, elaborato al termine di attente valutazioni strutturali e paesaggistiche, sono state rese fruibili le testimonianze archeologiche rimesse in luce e protette da una scarpata che ora costituisce una quinta scenica inverdita e fiorita. Sul fronte strada invece è stato realizzato un sistema a gabbionate, con caratteristiche di reversibilità e costi contenuti, dal momento che la cortina crollata non era ricostruibile se non con interventi molto invasivi.