
(AGENPARL) – mar 27 giugno 2023 L’ALLUVIONE IN EMILIA ROMAGNA
PRESENTA I CONTI ED E’ CORSA CONTRO IL TEMPO
FRANCESCO VINCENZI, Presidente ANBI
“NON SOLO SERVONO FINANZIAMENTI
MA SERVONO SUBITO
ALTRIMENTI L’AUTUNNO ESPORRA’
I TERRITORI INONDATI AD ULTERIORI RISCHI”
SE NE PARLERA’ ANCHE ALLA PROSSIMA
ASSEMBLEA NAZIONALE DEI CONSORZI DI BONIFICA
“E’ indispensabile sistemare il reticolo idraulico dell’Emilia Romagna, sommerso dall’alluvione, entro
l’estate per non esporre la popolazione ad ulteriori rischi di fronte alle probabili piogge autunnali, la cui
violenza può essere accentuata a seguito della crisi climatica”: l’accorato appello arriva da Francesco
Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e
delle Acque Irrigue (ANBI), audita in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati; prosegue: “I nostri
canali sono stati inondati dalle 23 rotte registrate negli argini dei fiumi e, nonostante l’inadeguatezza a
ricevere un tale massa idrica, sono stati fondamentali ad allontanare l’acqua dal territorio, grazie alla grande
competenza idraulica presente nei Consorzi di bonifica. Ora l’alluvione, però, presenta il conto e per il
nostro settore ammonta a circa 1 miliardo e 200 milioni di euro: 200 milioni di costi vivi per la gestione
delle emergenze, 400 milioni per riparare i danni più urgenti, 600 milioni per riportare il territorio alla
condizione ante alluvione.”
“Nel solo comprensorio ravennate – precisa Stefano Francia, Presidente del Consorzio di bonifica della
Romagna – deve essere sistemato un migliaio di chilometri di canali oltre a numerosi impianti idraulici e
circa 80 chilometri di strade collinari, pregiudicate dalle frane.”
“Abbiamo poche settimane per riparare almeno 100 chilometri di alvei – aggiunge Antonio Vincenzi,
Presidente del Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale – Poi ce ne saranno altri 200 da sistemare
per evitare di affossare un’agricoltura d’eccellenza mondiale.”
“Nel bolognese – prosegue Paolo Pini, Direttore del Consorzio di bonifica della Renana – servono oltre 55
milioni per ripristinare il reticolo idraulico, dove sono un centinaio i chilometri di canali danneggiati. Per
gestire l’emergenza nel nostro comprensorio è stato necessario attivare costantemente 24 impianti e
questo, già oggi, significa un aggravio di costi pari a quasi a due milioni e mezzo di euro.”
“Alla politica – conclude Francesco Vincenzi, Presidente anche di ANBI Emilia Romagna – segnaliamo una
situazione di persistente emergenza, di cui la tuttora aperta rotta del torrente Idice, è immagine
emblematica; al Governo chiediamo l’urgente stanziamento di adeguate risorse economiche, nonché iter
prioritari per la loro spesa, al fine di dare risposte concrete alle esigenze di un territorio, che non si arrende
e che vuole guardare al futuro. I nostri progetti per migliorare la gestione idraulica sono a disposizione
degli organismi decisionali, perché è inconcepibile che in un Paese idricamente fortunato come l’Italia,
l’acqua non sia solo fonte di vita, ma troppo spesso causa di sofferenze. Sarà questo uno dei temi centrali
dell’annuale Assemblea ANBI, convocata a Roma martedì 4 e mercoledì 5 Luglio prossimi.”