
(AGENPARL) – mar 27 giugno 2023 COMUNE DI PESARO
AMAT
music notes in pesaro
VIII EDIZIONE
4 LUGLIO _ 2 AGOSTO 2023
CHIESA DELL’ANNUNZIATA
PARCO MIRALFIORE
progetto artistico
Eugenio Della Chiara
PROGRAMMA
4 LUGLIO CHIESA DELL’ANNUNZIATA
ENSEMBLE AURATA FONTE
Piccone, Vivaldi, Arrigoni
De Majo, Scarlatti, Gervasio
11 LUGLIO CHIESA DELL’ANNUNZIATA
MARÍA ZAPATA soprano
RUBÉN SÁNCHEZ-VIECO pianoforte
Granados, Obradors, Abril
Montsalvatge, Torroba
18 LUGLIO CHIESA DELL’ANNUNZIATA
MORGEN PIANO TRIO
Ghedini, Schumann
25 LUGLIO CHIESA DELL’ANNUNZIATA
EL PUEBLO UNIDO
JAMÁS SERÁ VENCIDO
in ricordo di Salvador Allende
ANDREA REBAUDENGO
Rzewski
2 AGOSTO PARCO MIRALFIORE
ORCHESTRA UniMc
MATTEO TORRESETTI
EUGENIO DELLA CHIARA
Turina, Rodrigo, Torroba, Granados
COMUNICATO STAMPA
Dopo il successo di pubblico ottenuto nelle prime sette edizioni torna a Pesaro con il suo ottavo capitolo MUN Music Notes in Pesaro, rassegna di musica classica curata da Eugenio Della Chiara, promossa dal Comune di Pesaro in collaborazione con AMAT, che si svolgerà in due differenti spazi, Chiesa dell’Annunziata e Parco Miralfiore per il concerto conclusivo.
Il mandolino è ancora oggi uno dei più celebri simboli della musica italiana nel mondo: il termine con cui ci si riferisce a questo strumento è tuttavia molto antico; la sua prima attestazione risale al 1681 in una raccolta di sonate di Tommaso Motta: “Armonia Capricciosa di suonate musicali da camera”. Aurata Fonte, ensemble specializzato nello studio della musica antica composto da Sergio Zigiotti (mandolino lombardo e napoletano), Perkli Pite (violoncello barocco e viola da gamba) e Fabiano Merlante (arciliuto, tiorba e chitarra barocca), propone il 4 luglio alla Chiesa dell’Annunziata una selezione di sonate scritte per due distinti tipi di mandolino – quello lombardo e quello napoletano – da sei autori italiani del Settecento, da Piccone e Vivaldi a Scarlatti e Gervasio.
Il contributo dato dagli autori spagnoli alla musica vocale, soprattutto dalla fine dell’Ottocento in poi, è davvero sorprendente per qualità, varietà stilistica e quantità di generi esplorati. Per il recital in programma l’11 luglio alla Chiesa dell’Annunziata, María Zapata e Rubén Sánchez-Vieco hanno pensato un impaginato che ha per protagoniste alcune canciones provenienti da varie raccolte e pagine tratte dal grande repertorio della zarzuela, l’opera “nazionale” spagnola nata nella Madrid del Siglo de Oro che, nel corso dei secoli, non ha mai perso la sua freschezza.
Il klaviertrio è una delle formazioni a cui i più grandi compositori della storia si sono dedicati con maggiore assiduità: non mancano però le occasioni di cercare, all’interno del repertorio scritto per questo organico, sentieri nascosti e strade meno battute. Il Morgen Piano Trio – Nicola Marvulli al violino, Camilla Patria al violoncello e Tiziana Columbro al pianoforte – propone il 18 luglio alla Chiesa dell’Annunziata un itinerario originale, che prende le mosse dai Ricercari di Giorgio Federico Ghedini, autore oggi poco eseguito, ma autentico protagonista del Novecento musicale italiano, per poi approdare al Trio op. 80 di Schumann, vero e propria vetta della musica da camera di epoca romantica.
A cinquant’anni dalla morte, MUN ricorda il 25 luglio alla Chiesa dell’Annunziata Salvador Allende e tutti i martiri della dittatura fascista di Pinochet con un capolavoro della letteratura pianistica a loro dedicato: le trentasei Variazioni su “El puebo unido jamás será vencido”. Il monumento musicale composto da Frederic Rzewski nel 1975 è affidato al pianista pesarese Andrea Rebaudengo, da tempo affermatosi come uno dei maggiori interpreti della musica per pianoforte scritta nel corso dell’ultimo secolo.
Con l’Orchestra UniMc diretta da Matteo Torresetti ed Eugenio Della Chiara in veste di solista MUN dedica il 2 agosto al Parco Miralfiore la sua serata conclusiva alla Spagna, patria di maestri che come pochi altri al mondo hanno saputo trasfigurare l’elemento popolare all’interno delle loro opere. La Oración del Torero è un perfetto esempio dell’equilibrio raggiunto da Turina tra folklore andaluso e nuances parigine, mentre Rodrigo – nella Fantasía para un Gentilhombre – si immedesima nello spirito nobile e galante del Settecento spagnolo. La Sonatina di Moreno Torroba racchiude in poco meno di un quarto d’ora di musica tutti i colori e le luci di una giornata madrilena, mentre Granados, con le sue danze, offre una delle più raffinate rielaborazioni di alcuni motivi topici del folklore iberico.
4 LUGLIO
CHIESA DELL’ANNUNZIATA
ENSEMBLE AURATA FONTE
SERGIO ZIGIOTTI
mandolino lombardo e napoletano
PERKLI PITE
violoncello barocco e viola da gamba
FABIANO MERLANTE
arciliuto, tiorba e chitarra barocca
Francesco Piccone (Italia, I metà del XVIII secolo)
Sinfonia per la mandola
Allegro – Largo – Giga – Minuet
Antonio Vivaldi (Venezia, 1678 – Vienna, 1741)
Sonata in Re maggiore RV 810
Andante – Allegro – Largo – Allegro
Carlo Arrigoni (Firenze, 1697 – Firenze, 1744)
Sonata à mandolino è basso
Arpeggio – Allegro – Adagio – Allegro
Gian Francesco De Majo (Napoli, 1732 – Napoli, 1770)
Sonata in Fa maggiore
Comodo – Larghetto – Comodo
Domenico Scarlatti (Napoli, 1685 – Madrid, 1757)
Sonata in Re minore K. 90
Grave – Allegro – [senza indicazione] – Allegro
Giovan Battista Gervasio (Napoli, 1725 – Grenoble, 1785)
Sonata in Do maggiore L. 2767
Allegro – Largo amoroso – Allegro
Il mandolino è ancora oggi uno dei più celebri simboli della musica italiana nel mondo: il termine con cui ci si riferisce a questo strumento è tuttavia molto antico; la sua prima attestazione risale al 1681 in una raccolta di sonate di Tommaso Motta: “Armonia Capricciosa di suonate musicali da camera”. Aurata Fonte, ensemble specializzato nello studio della musica antica, propone una selezione di sonate scritte per due distinti tipi di mandolino – quello lombardo e quello napoletano – da sei autori italiani del Settecento, da Piccone e Vivaldi a Scarlatti e Gervasio.
Aurata Fonte è una formazione dedita allo studio e alla proposta della musica antica (dal periodo rinascimentale al tardo barocco) e affonda le proprie radici nella riscoperta storica e filologica della prassi esecutiva dell’epoca. I componenti hanno studiato con insigni maestri quali Roberto Gini, Wieland Kujken, Mauro Valli, Enrico Onofri, Giovanni Acciai, Luigi Ferdinando Tagliavini, Francesco Tasini, Luigi Mangiocavallo, Maurizio Naddeo, Masaaki Suzuki, Marcello Gatti e Barthold Kujken, Christophe Rousset, Gordon Murray e Ottavio Dantone. Nel repertorio Barocco i membri dell’ensemble utilizzano strumenti originali e hanno collaborazioni con gruppi specializzati come Europa Galante, Ensemble Concerto, I Barocchisti, Accademia Bizantina, Armonia delle Sfere, La Calandria, Ensemble Terre d’Otranto, Albanian Baroque Ensemble, Harmonicus Concentus, Cantar Lontano, Canalgrande, Il Continuo, Bach Collegium Japan. Hanno suonato in molti festival e rassegne come Festival di Ferrara Musica, rassegna itinerante “Svelare l’opera” Monastero di Sant’Antonio in Polesine, S. Maria in Vado Ferrara, Chiesa di San Girolamo Bagnacavallo, Casa Romei Ferrara, Modena, Museo Delta Antico Comacchio, Festival Echi Lontani Cagliari. L’ensemble è stato scelto con una selezione internazionale dal festival Echi Lontani di Cagliari nella stagione 2018. L’ultimo CD prodotto, con musiche di Giovanni Bononcini, è stato premiato con 5 stelle dalla Rivista Musica di settembre 2021, e altrettante ottime recensioni dalle varie riviste specializzate.
Sergio Zigiotti si è diplomato a pieni voti in mandolino presso il Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova. Si esibisce in qualità di solista e camerista con diversi ensembles italiani, dalla musica Barocca alla musica Contemporanea. Ha collaborato assiduamente con numerose orchestre sinfoniche ed enti lirici, italiani e stranieri: Chamber Orchestra of Europe, Berliner Philarmoniker, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra del Teatro alla Scala, Orchestra del Comunale di Bologna, Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, Orchestra Sinfonica “Arturo Toscanini”, Orchestra dell’Arena di Verona, sotto la guida di prestigiosi direttori. Si è classificato tra i vincitori di numerosi concorsi nazionali e internazionali di musica da camera, in duo con il pianoforte, in duo con la chitarra, in quartetto e con ensembles a plettro. Ha registrato per numerose case discografiche tra cui Deutsche Grammophon, Nuova Era, Tactus, Stradivarius, Niccolò e M.A.P.. È tra i curatori della collana “Conserto Vago” pubblicata dalle Edizioni Armelin Musica di Padova e dedicata alla musica per strumenti a pizzico. Si è diplomato in violino al Conservatorio di Adria (Ro) e laureato al Corso D.A.M.S – sezione musica – della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna con una tesi sulla storia del mandolino.
Perikli Pite inizia lo studio del violoncello nel Liceo Artistico a Tirana; seguendo anche i corsi sperimentali di Composizione, diplomato con il massimo dei voti. In seguito vince il concorso e frequenta per due anni l’Accademia di Belle Arti a Tirana; successivamente trasferitosi a Pesaro prosegue gli studi presso il Conservatorio “G. Rossini” diplomandosi con il massimo dei voti e la lode. In seguito studia viola da gamba con il M° Roberto Gini presso il Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode. Ha ottenuto borse di studio: Fondazione “Rossini” a Pesaro (1997 e 1999), “Cecilia Ugolini Paci” III edizione (Pesaro, 1999), Fondazione “Cini” – Venezia. Al Concorso “D. Caravita” di Fusignano, Primo premio come miglior ensemble di musica antica, ensemble “Recitar Cantando” 2004. Ha frequentato vari corsi di perfezionamento: Città di Castello, a Parma con Wieland Kujken, all’isola di S. Giorgio (Venezia) con Laura Alvini, Scuola Civica di Milano con Roberto Gini, l’Accademia “Franchino Gaffurio” a Lodi con Roberto Gini, a Brunico con Stefano Veggetti, a Cesena con Mauro Valli. Dal 2001 fa parte dell’ensemble “Europa Galante” di Fabio Biondi, dove ha suonato nei più importanti teatri del mondo. Tra le collaborazioni, di rilievo ci sono con la solista di Onde Martenot Jeanne Loriod, I Barochisti di Diego Fasolis, Luca Scandali, Alessandro Ciccolini, Gloria Banditelli, Valentina Cortese, Ensemble “Concerto”, Aurata Fonte, ensemble “Terre d’Ontranto”, ensemble La Calandria, Albanian Baroque ensemble, Accademia degli Invaghiti, Ensemble “Cantar Lontano” di Marco Mencoboni, “Canalgrande” Orchestra barocca dell’Adriatico,Ensemble ChiaroScuro,Armonia delle Sfere,Guido Barbieri. Ha effetuato registrazioni CD e DVD per la Clavis, Brillant, Virgin Emi, Tactus, Bongiovani, Glossa, DaVinci Japan, RECord.Bologna, Inedita, Dynamic, Concerto Classics Milano. Si dedica allo studio e ricostruzione storica di archi rinascimentali, barocchi e classici, alcuni dei quali utilizzati da interpreti e didatti di chiara fama: Fabio Biondi, Enrico Dindo, Paolo Pandolfo, Maurizio Naddeo, Jordi Comellas, Salvatore Macchia, Christian Bellisario, Enrico Casazza, Patxi Montero, Mauro Valli. Ha insegnato viola da gamba e violoncello barocco presso i Conservatori di Parma, di Brescia e Cesena; attualmente è docente di viola da gamba al Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara.
Fabiano Merlante, nativo di Adria (RO), si è diplomato in chitarra, con il massimo dei voti, al Conservatorio “A. Buzzolla” della stessa città veneta sotto la guida di Michelangelo Severi, ed ha conseguito il diploma accademico di II livello sia in chitarra con Stefano Cardi che in musica da camera con Tiziano Mealli presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, ottenendo in entrambi il massimo dei voti e la lode. Ha inoltre conseguito il diploma accademico di I livello in liuto e strumenti antichi a pizzico, sempre con il massimo dei voti, ed il diploma accademico di II livello in liuto con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia, sotto la guida di Tiziano Bagnati. Oltre a diverse Borse di Studio, ha vinto numerosi Concorsi Nazionali ed Internazionali, sia come solista che in formazioni da camera, ed ha frequentato, corsi di perfezionamento tenuti da prestigiosi maestri e musicisti quali Ruggero Chiesa, Julian Bream, Manuel Barrueco e David Russell; per la musica antica con: Luciano Contini, Rolf Lislevand, e Nigel North. Ha effettuato registrazioni per RAI (Italia), ORF (Austria), Radio France (Francia), NDR (Germania) e Dwójka (Polonia), ed inciso per varie case discografiche (Ariston, Bongiovanni, Brilliant, Dynamic, Fra Bernardo, Glossa, M.A.P., Niccolò, Rainbow, Tactus). Attivo sia come solista, che come componente di vari ensemble da camera, si è esibito in tutta Italia ed all’estero (Austria, Corea del Sud, Croazia, Francia, Germania, Kosovo, Polonia, Romania, Slovenia, Spagna, Svizzera, …). Collabora come continuista con vari gruppi musicali dediti alla esecuzione della musica antica con strumenti originali (Accademia Barocca dei Virtuosi Italiani, Accademia Bizantina, Alraune, Armoniosa, Aurata Fonte, Gene Barocco, I Musicali Affetti, Italico Splendore, Lautten Compagney …), e con prestigiosi direttori, solisti e cantanti quali Alfredo Bernardini, Ottavio Dantone, Diego Fasolis, Delphine Galou, Vivica Genaux, Roy Goodman, Paolo Grazzi, Sigiswald Kuijken, Sara Mingardo, Stefano Montanari, Monica Piccinini, Sonia Prina. Si occupa di recupero di repertorio ottocentesco come ricercatore di musiche inedite in biblioteche europee e revisore, pubblicando per case editrici italiane, ed eseguendo concerti con copie di chitarre del primo ’800, oltre ad altri strumenti antichi quali arciliuto, tiorba e chitarra barocca. È attivo anche nell’ambito contemporaneo collaborando con vari compositori alla stesura, revisione e diteggiatura di musiche per e con chitarra. È docente di chitarra presso il Conservatorio “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto.
11 LUGLIO
CHIESA DELL’ANNUNZIATA
MARÍA ZAPATA
mandolino lombardo e napoletano
RUBÉN SÁNCHEZ-VIECO
violoncello barocco e viola da gamba
Fernando Obradors (Barcellona, 1897 – Barcellona, 1945)
Canciones clásicas españolas
Del cabello más sutil
Consejo
El vito
Xavier Montsalvatge (Girona, 1912 – Barcellona, 2002)
Canciones negras
Punto de habanera
Canción de cuna para dormir a un negrito
Canto negro
Antón García-Abril (Teruel, 1933 – Madrid, 2021)
Canciones asturianas
El canto del urogallo
Ella lloraba por mi
Madre Asturias
Joaquín Larregla y Urbieta (Lumbier, 1865 – Madrid, 1945)
¡Viva Navarra! (Jota de concierto)
Enrique Granados (Lleida, 1867 – La Manica, 1916)
La maja y el ruisen?or, da “Goyescas”
Manuel de Falla (Cadice, 1876 – Alta Gracia, 1946)
Vivan los que ríen, da “La vida breve”
Francisco Asenjo Barbieri (Madrid, 1823 – Madrid, 1894)
Un tiempo fue que en dulce calma, da “Jugar con fuego”
Como nací en la calle de la Paloma, da “El barberillo de Lavapiés”
Miguel Marqués (Palma di Maiorca, 1843 – Palma di Maiorca, 1918)
Lágrimas mías, da “El anillo de hierro”
Federico Chueca (Madrid, 1846 – Madrid, 1908)
Chotis del Eliseo, da “La Gran vía”
Pablo Sorozábal (San Sebastián, 1897 – Madrid, 1988)
No corté más que una rosa, da “La del manojo de rosas”
Jacinto Guerrero (Ajofrín, 1895 – Madrid, 1951)
La copla que de mi pecho, da “La fama del tartanero”
Gonzalo Roig (L’Avana, 1890 – L’Avana, 1970)
Salida de Cecilia, da “Cecilia Valdés”
Il contributo dato dagli autori spagnoli alla musica vocale da camera è davvero sorprendente per qualità, varietà stilistica e quantità di generi esplorati. Per questo recital María Zapata e Rubén Sánchez-Vieco hanno selezionato alcune canciones provenienti da varie raccolte e pagine tratte dal grande repertorio della zarzuela, l’opera “nazionale” spagnola nata nella Madrid del Siglo de Oro.
María Zapata ha svolto gli studi musicali di pianoforte nel Conservatorio di Oviedo e quelli di canto nella Scuola Superiore di Canto di Madrid. Ha completato la sua formazione nel “Centre de Perfeccionament Plácido Domingo” del Palau de les Arts (Valencia) e nell’Accademia Pucciniana di Torre del Lago. Ha partecipato alle Masterclass di Dolora Zajick, Mariella Devia, Dalton Baldwin, Cynthia Sanner, Wolfang Rieger, Charles Spencer… È stata la vincitrice del premio Denise Duval nella Positively Poulenc Competition di New York. Successivamente è stata premiata in vari concorsi, tra cui il Concorso Internazionale di Canto Villa de Colmenar Viejo, il Concorso Internazionale di Canto di Logroño, il Concorso Internazionale di Canto di Alicante. Inoltre, ha vinto due volte la borsa di studio Ángel Vegas concessale dall’associazione culturale “Amigos de la Ópera de Madrid” per completare la sua formazione nell’Académie Internationale di Nizza. Nel 2019 è stata finalista nel Concorso Internazionale Tenor Viñas, dove ha ricevuto un premio Ferrer-Salat. A febbraio ha debuttato nel ruolo di Elvira (Ernani) nel Teatro Campoamor di Oviedo. Ha interpretato Suor Angelica (Suor Angelica, Puccini) nel Festival Pucciniano di Torre del Lago. Ha anche interpretato dei ruoli nelle opere: Nabucco, Il Trovatore, Alzira, Il signor Bruschino, Noye’s Flude, La Revoltosa, Agua Azucarillos y Aguardiente ecc.; nei teatri ABAO (Bilbao), Gran Teatre del Liceu de Barcelona, Teatros del Canal de Madrid ecc. Nella sua intensa attività concertistica, spiccano il recital eseguito nell’Università di Princeton (New Jersey) accompagnata al piano da Dalton Baldwin, il tour nell’ambito del Festival Pucciniano, e due tour in Cina e Corea. Si esibisce spesso anche in concerti con Aurelio Viribay incentrati sui lied, e su melodie e canzoni da concerto spagnole. A febbraio ha cantato per la Sociedad Filarmónica di Oviedo e a giugno per la Sociedad Filarmónica di Gijón. Ha registrato per la Radio Classica Spagnola (RNE) La Dame de Monte-Carlo (Poulenc) insieme al pianista Jorge Robaina.
Rubén Sánchez-Vieco ottiene il diploma di pianoforte nel “Conservatori Superior de Música di Valencia” col massimo dei voti in Interpretazione, Musica da Camera e Improvvisazione. A Madrid studia Fenomenologia Musicale e Pianoforte con José Cruzado. Vince il primo premio al “X Concorso Nazionale di Pianoforte del Maestro Serrano”. Nel 2009 si specializza nel repertorio lirico e ottiene una borsa di studio presso il “Centre de Perfeccionament Plácido Domingo” (Palau de les Arts Reina Sofía, Valencia) avendo così la possibilità di lavorare con maestri quali L. Maazel, Z. Mehta, A. Zedda o P. Domingo. Studia direzione d’orchestra con G. Gelmetti (Accademia Chigiana di Siena), J.M. Pérez-Sierra, C. Metters, B. Aprea e A. Holub. Nel 2017 ottiene il 2º Premio in “Complete Beethoven Conducting Masterclass” (Londra). È stato Maestro Collaboratore di Alberto Zedda e Mariella Devia. Nel 2019 collabora come pianista nel disco “Anima Rara” con Ermonela Jaho. È stato pianista accompagnatore del V Concorso di Canto “Compostela Lírica” (2022) e membro della giuria del Concorso di Canto “Josep Palet” (2022). Ha eseguito e diretto all’Auditorio Nazionale di Musica (Madrid), alla Fondazione J. March, al Teatro de la Zarzuela, al Palau de la Música di Valencia, al Palau de les Arts Reina Sofía, al Teatro dell’Opera di Roma, alla Maison de l’UNESCO a Parigi; così come nei festival: Rossini Opera Festival, Festival di Santander, III Festival del Mediterraneo (Palau de les Arts), Festival Pucciniano (Torre del Lago), Festival dell’Opera di Sibiu (Romania) e Festival Terras sem Sombras (Portogallo). Nel 2021 sostituisce il Maestro M. Ortega alla direzione dell’Orchestra Sinfonica di Tenerife per la produzione de “La Casa de Bernarda Alba”. Ha diretto le seguenti orchestre: “Lithuanian Symphony Orchestra”, “London Classical Soloist”, “Sibiu Philharmonic Orchestra” e “Barbieri Symphony Orchestra” eseguendo repertorio lirico e sinfonico. Attualmente è il Coordinatore Musicale dell’Accademia Rossiniana Alberto Zedda (ROF) e collabora come assistente musicale e pianista nelle stagioni del Teatro de la Zarzuela, dell’Ópera de Tenerife e del Palau de les Arts. Inoltre, combina l’attività artistica con l’insegnamento nella Escuela Superior de Música Katarina Gurska (Madrid) dove offre seminari di concertazione per il dipartimento di canto.
18 LUGLIO
CHIESA DELL’ANNUNZIATA
MORGEN PIANO TRIO
NICOLA MARVULLI
violino
CAMILLA PATRIA
violoncello
TIZIANA COLUMBRO
pianoforte
Giorgio Federico Ghedini (Cuneo, 1892 – Genova, 1965)
Sette ricercari
I. Vivace
II. Allegretto
III. Molto sostenuto
IV. Allegro mosso
V. Andante un poco mosso
VI. Allegro moderato
VII. Grave e dolce
Robert Schumann (Zwickau, 1810 – Endenich, 1856)
Trio n. 2 in Fa maggiore, op. 80
I. Sehr lebhaft
II. Mit innigem Ausdruck. Lebhaft
III. In mäßiger Bewegung
IV. Nicht zu rasch
Il klaviertrio è una formazione a cui i più grandi compositori della storia si sono dedicati con assiduità: non mancano però le occasioni di cercare, all’interno del repertorio scritto per questo organico, sentieri nascosti e strade meno battute. Il Morgen Piano Trio propone un itinerario originale, che prende le mosse dai Ricercari di Giorgio Federico Ghedini per approdare al Trio op. 80 di Schumann, vera e propria vetta della musica da camera di epoca romantica.
Il Morgen Piano Trio nasce nel 2020 ed ha già al suo attivo numerose esecuzioni in prestigiose sedi in Italia e all’estero, tra cui il Musikverein di Vienna, in Spagna l’Ateneo Musical de Burgos, l’Ateneo Musical Mirandés, la Sociedad Filarmonica Castellana, in Italia l’Unione Musicale di Torino, l’Accademia Filarmonica di Messina, l’Emilia Romagna Festival, la Fondazione Franco Michele Napolitano di Napoli, il Festival Caelium Classica contemporanea di Ceglie Messapica, la Camerata Musicale Salentina, il festival Camogli in Musica, l’Associazione Musicale Sergio Gaggia. Nel 2022 l’ensemble è stato semifinalista nell’ambito della XXI edizione del concorso Premio Trio di Trieste.
Il trio si perfeziona con il M.o A. Valentino presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino e con il Trio di Parma nell’ambito del Master annuale di Alto Perfezionamento in Musica da Camera del Conservatorio “A. Boito” di Parma. Ogni componente è attivo come camerista e solista sul panorama nazionale ed internazionale.
Nicola Marvulli, diplomato con Lode (Conservatorio di Pescara) e studente di composizione con M. Della Sciucca (Conservatorio de L’Aquila), si è avvalso dei consigli di numerosi maestri, tra i quali S. Accardo, M. Rizzi, S. Krylov, S. Kuijken, E. Pace. Dopo il biennio di perfezionamento con F. Cusano (Scuola di Musica di Fiesole) ha conseguito il Master of Arts in Music Performance con K. Sahatci (CSI di Lugano). Attivo come solista e camerista, è docente di Violino presso il Conservatorio “U. Giordano” di Foggia.
Camilla Patria inizia gli studi con il padre e nel 2014 si diploma con Lode (Conservatorio di Torino con M. Macrì). Prosegue gli studi conseguendo il Master of Arts in Music Performance con E. Dindo (CSI di Lugano) e il Biennio in Musica d’Insieme con Lode (Conservatorio di Torino). Si è perfezionata come solista e camerista con B. Canino, B. Giuranna, N. Gutman, T. Demenga, U. Clerici, E. Bronzi, L. Hagen, A. Lucchesini, E. Pace. È docente di Musica da Camera presso il Conservatorio “F. Vittadini” di Pavia.
Tiziana Columbro termina gli studi a 17 anni con Lode e Menzione d’onore (Conservatorio di Pescara). Alla sua formazione hanno contribuito corsi triennali con P. Bordoni, P. Iannone ed E. Pace, in aggiunta a numerose masterclasses di rinomati pianisti. Ha concluso il Biennio in Musica da camera con Lode, per poi perfezionarsi con il Master in Pianoforte solistico ad indirizzo concertistico con S. Vladar e il Master in Musica da Camera con S. Mendl (Universität für Musik und darstellende Kunst Wien, Vienna). Attualmente è docente di Pianoforte Principale presso il Conservatorio “L. Perosi” di Campobasso.
25 LUGLIO
CHIESA DELL’ANNUNZIATA
EL PUEBLO UNIDO JAMÁS SERÁ VENCIDO
in ricordo di Salvador Allende
ANDREA REBAUDENGO
pianoforte
Frederic Rzewski (Westfield, 1938 – Montiano, 2021)
The People United Will Never Be Defeated!
Tema. With determination
Variazione 1. Weaving: delicate but firm
Variazione 2. With firmness
Variazione 3. Slightly slower, with expressive nuances
Variazione 4. Marcato
Variazione 5. Dreamlike, frozen
Variazione 6. Same tempo as beginning
Variazione 7. Lightly, impatiently
Variazione 8. With agility; not too much pedal; crisp
Variazione 9. Evenly
Variazione 10. Comodo, recklessly
Variazione 11. Tempo I, like fragments of an absent melody – in strict time
Variazione 12
Variazione 13
Variazione 14. A bit faster, optimistically
Variazione 15. Flexible, like an improvisation
Variazione 16. Same tempo as preceding, with fluctuations ./ Expansive, with a victorious feeling
Variazione 17. L.H. strictly: R.H. freely, roughly in space
Variazione 18
Variazione 19. With energy
Variazione 20. Crisp, precise
Variazione 21. Relentless, uncompromising
Variazione 22. Very expressionate
Variazione 23. As fast as possible, with some rubato
Variazione 24
Variazione 25
Variazione 26. In a militant manner
Variazione 27. Tenderly, with a hopeful expression: cadenza
Variazione 28
Variazione 29
Variazione 30
Variazione 31
Variazione 32
Variazione 33
Variazione 34
Variazione 35
Variazione 36
Cadenza
Tema
A cinquant’anni dalla morte MUN ricorda Salvador Allende e tutti i martiri della dittatura fascista di Pinochet con un capolavoro della letteratura pianistica a loro dedicato: le trentasei Variazioni su “El puebo unido jamás será vencido”. Il monumento musicale composto da Frederic Rzewski nel 1975 è affidato al pianista pesarese Andrea Rebaudengo, da tempo affermatosi come uno dei maggiori interpreti della musica per pianoforte scritta nel corso dell’ultimo secolo.
Andrea Rebaudengo è nato a Pesaro nel 1972. Ha studiato pianoforte con Paolo Bordoni, Lazar Berman, Alexander Lonquich, Andrzej Jasinsky e composizione con Danilo Lorenzini. Ha vinto il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale di Pescara nel 1998, il terzo premio al Concorso “Robert Schumann” di Zwickau nel 2000 e al Premio Venezia 1993. Ha suonato per le più importanti istituzioni concertistiche italiane, tra cui il Teatro alla Scala di Milano, l’Unione Musicale di Torino, il Festival di Ravello, il Bologna Festival, il Ravenna Festival. Si è esibito in tutti i paesi europei, Stati Uniti, Canada, Colombia, Argentina, Russia, Uzbekistan ed Emirati Arabi. Ha suonato come solista con numerose orchestre e ensemble, tra cui l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Zwickau, l’Orchestra Filarmonica di Torino, gli ottoni della Scala. Il suo repertorio spazia da Bach ai giorni nostri, con una particolare predilezione per la musica scritta negli ultimi cento anni, e viene invitato anche in progetti che lo coinvolgono come improvvisatore. È il pianista dell’ensemble Sentieri selvaggi, con il quale si è esibito all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, “Bang-on-a-can Marathon” di New York, Dom di Mosca, Sacrum Profanum di Cracovia, Festival MITO, Biennale di Venezia, I Concerti del Quirinale presentando spesso prime esecuzioni di autori contemporanei e collaborando con compositori quali Louis Andriessen, Michael Nyman, David Lang, James MacMillan, Julia Wolfe, Mark-Anthony Turnage, Luca Francesconi e Ivan Fedele. Suona in duo pianistico con Emanuele Arciuli, in duo con la violista Danusha Waskiewicz, con l’oboista Fabien Thouand, con la cantante Cristina Zavalloni, con il percussionista Simone Beneventi, ed è il pianista dell’Ensemble del Teatro Grande di Brescia.
È il pianista di Solo Goldberg Improvisation, spettacolo con Virgilio Sieni in cui esegue le Variazioni Goldberg di Bach. Come solista ha inciso per Stradivarius (Stanze/Miroirs) e Bottega Discantica (All’aria aperta), con Sentieri Selvaggi per Deutsche Grammophon (Le Sette Stelle) e Cantaloupe Records (Child, ACDC, Zingiber), con Danusha Waskiewicz per Decca (Songs for viola and piano), con l’Altus Trio per Limen (Schumann-Donizetti), con Cristina Zavalloni per Egea (Tilim-bom), con Simone Beneventi per Stradivarius (Duals). Insegna al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano e tiene un seminario al Conservatorio di Lugano.
2 AGOSTO
PARCO MIRALFIORE
ORCHESTRA UniMc
MATTEO TORRESETTI
direttore
EUGENIO DELLA CHIARA
chitarra
Joaquín Turina (Siviglia, 1882 – Madrid, 1949)
La Oración del Torero, op. 34
Joaquín Rodrigo (Sagunto, 1901 – Madrid, 1999)
Fantasía para un gentilhombre
I. Villano y ricercar
II. Españoleta y Fanfare de la Caballería de Nápoles
III. Danza de las hachas
IV. Canario
Federico Moreno Torroba (Madrid, 1891 – Madrid, 1982)
Sonatina in La maggiore [vers. per chitarra e piccola orchestra]
I. Allegretto
II. Andante
III. Allegro
Enrique Granados (Lleida, 1867 – La Manica, 1916)
Selezione da “Doce danzas españolas” op. 37
I. Galante – Minueto
II. Oriental
III. Fandango – Zarabanda
IV. Villanesca
V. Andaluza
VI. Rondalla aragonesa – Jota
Un programma interamente dedicato alla Spagna, patria di maestri che come pochi altri al mondo hanno saputo trasfigurare l’elemento popolare all’interno delle loro opere. La Oración del Torero è un perfetto esempio dell’equilibrio raggiunto da Turina tra folklore andaluso e nuances parigine, mentre Rodrigo – nella Fantasía para un Gentilhombre – si immedesima nello spirito nobile e galante del Settecento spagnolo. La Sonatina di Moreno Torroba racchiude in poco meno di un quarto d’ora di musica tutti i colori e le luci di una giornata madrilena, mentre Granados, con le sue danze, offre una delle più raffinate rielaborazioni di alcuni motivi topici del folklore iberico.