
(AGENPARL) – dom 25 giugno 2023 Gentilissimi,
qualora ci fosse spazio in pagina mandiamo questo augurio di Buon
Compleanno, con preghiera di pubblicazione. *Leone Magiera è nato a Modena
il 26 giugno 1934, domani compie 89 anni e li festeggerà a Ferrara, *dove
sta lavorando alla direzione musicale della nuova produzione lirica del
Comunale,* Le nozze di Figaro. con i giovanissimi talenti lirici under 35
da lui selezionati.*
*Per le TV / Radio / online* è inoltre disponibile di seguito al link* una
intervista video** a Leone Magiera sullo spettacolo*
Link qui:
https://drive.google.com/file/d/18vNLWtSWZBrs57FiphfKh-xSnWCyJvue/view?usp=sharing
Link coperture video:
https://drive.google.com/file/d/1LxHD7uX_K3auBLNdEik6QY_G46TzA7_A/view?usp=drive_link
Questo il testo:
Tanti auguri al M° Leone Magiera, stimato scopritore di talenti d’opera
(tra i moltissimi, Mirella Freni e Luciano Pavarotti) e presidente onorario
del Teatro Comunale di Ferrara, in questi giorni nella città emiliana per
preparare i cantanti – da lui scelti tra oltre 300 giovani talenti under 35
– che debutteranno il 30 giugno e il 2 luglio al Teatro Abbado con Le nozze
di Figaro di Mozart, regia di Adrian Schvarzstein.
Coinvolta nella produzione è l’Orchestra Città di Ferrara, che sarà diretta
da Massimo Raccanelli, che in Italia debutta alla direzione d’opera proprio
in questa produzione.
*Altre informazioni su Leone Magiera:*
Nel mondo della lirica Leone Magiera è un’istituzione, un mito vivente:
personalità della ribalta internazionale, musicista colto e raffinato,
protagonista di alcune tra le stagioni più luminose e intense nella storia
dell’Opera. Nato a Modena, enfant prodige (a 12 anni si esibiva già come
pianista solista), Leone Magiera è stato direttore d’orchestra, dirigente
teatrale, collaboratore pianistico di quasi tutti i cantanti più celebri
della scena lirica internazionale. Alla sua scuola – anche se lui non ama
definirla così – si sono forgiate voci immortali come quelle di Luciano
Pavarotti, Mirella Freni e Ruggero Raimondi e, più recentemente, Carmela
Remigio, Fabio Sartori e Mariangela Sicilia. Nel corso della sua lunga
carriera, ha lavorato fianco a fianco con vere e proprie leggende della
direzione d’orchestra – una bacchetta su tutte, quella di Herbert von
Karajan.
Con Luciano Pavarotti, di cui è stato maestro sin dagli inizi, ha tenuto
oltre mille serate teatrali dalla prima Bohème del debutto (1961)
all’ultima esibizione per le Olimpiadi invernali del 2006. Ha da poco
pubblicato il volume Cantanti all’Opera (Edizioni Curci, 2023).
*Altre informazioni sullo spettacolo:*
Il capolavoro di Wolfgang Amadeus Mozart è la prima delle tre opere buffe
scritte dal compositore salisburghese insieme al librettista Lorenzo Da
Ponte. Coinvolta nella produzione ferrarese è l’Orchestra Città di Ferrara,
che sarà diretta da Massimo Raccanelli, che in Italia debutta alla
direzione d’opera proprio in questa produzione.
Per Le nozze di Figaro si conferma il cast vocale già protagonista lo
scorso anno nel Don Giovanni, composto da Guido Dazzini (Conte), Giovanni
Luca Failla (Figaro), Marta Lazzaro (Contessa), Gesua Gallifoco
(Susanna), Silvia
Caliò (Barbarina), Alessandra Adorno (Marcellina), Gianluca Convertino
(Antonio e Bartolo) e Lorenzo Martelli (Basilio e Don Curzio), cui si
unisce per questa produzione Nicolò Balducci (Cherubino), un altro
giovanissimo talento scelto dal M° Magiera. Il Coro del Teatro Comunale è
affidato a Teresa Auletta.
La regia è firmata da Adrian Schvarzstein, poliedrico attore e regista di
origini argentine, spagnole e italiane, che per l’occasione unirà la lirica
ad altre discipline artistiche come il teatro di strada, esaltando il
capolavoro di Mozart con brillanti momenti di spettacolo e una travolgente
ironia. Costumi e scene a cura di Lilli Hartmann e il design luci di Marco
Cazzola, assistente alla regia e coreografa è J?rat? Širvyt?-Rukštel?.
Nell’allestimento di Ferrara l’ambiente scelto è quello della misera
periferia degli anni Sessanta del secolo scorso. Come nel capolavoro Brutti,
sporchi e cattivi di Ettore Scola, i personaggi di questa commedia si
mescolano in un continuo andirivieni di vicende che sono il frutto di una
tensione sociale. Non riescono a realizzarsi e vogliono coinvolgere gli
altri nel loro insuccesso. Schvarzstein riprende le provocazioni di
Beaumarchais (drammaturgo e polemista francese, autore del libro Il
matrimonio di Figaro), e le porta in scena: l’opera mozartiana diventa così
l’opportunità per sorridere delle convenzioni, delle relazioni umane e
soprattutto delle diverse classi sociali che oggi non hanno alcun senso, ma
che continuano a esistere in altre forme.
Info e vendite: http://www.teatrocomunaleferrara.it.
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*Per maggiori informazioni sulla produzione Le nozze di Figaro:*
https://drive.google.com/drive/folders/1MZfSnnMhLoBMmFkW86_YnO6I5ZZS0KcJ?usp=drive_link