
(AGENPARL) – ven 23 giugno 2023 I cantieri della transizione ecologica
#cantieridellatransizione
Dal Piemonte una storia simbolo di lotta al consumo di suolo e di riqualificazione urbana
grazie a PATCH – PArco Tessile CHierese
Al posto di una scuola dismessa una nuova area verde di circa 6mila mq con 50 specie arboree,
131 specie arbustive e 205 mq di specie erbacee perenni e che si collega con un altro parco
per un totale di 11mila mq di verde
Quarta tappa a Chieri (TO) per la campagna di Legambiente, perché la transizione ecologica
passa anche dai progetti che diminuiscono il consumo di suolo
L’associazione: “Il Governo approvi una legge contro il consumo di suolo che il Paese aspetta da 11 anni”
Cartella digital (Foto e video)Azzerare il consumo di suolo entro il 2050. È questo l’obiettivo europeo che l’Italia deve perseguire e su cui per Legambiente il Paese, in forte ritardo, deve accelerare il passo, perché la transizione ecologica deve passare anche attraverso quei progetti che diminuiscono il consumo e l’impermeabilizzazione del suolo, come chiede anche l’Europa. Una prima risposta, per l’associazione ambientalista, arriva proprio dai territori, in particolare dal Piemonte, da Chieri, comune della Città metropolitana di Torino, da dove arriva una storia simbolo di riqualificazione urbana e di lotta al consumo di suolo, quella del PATCH – il PArco Tessile CHierese.
Una nuova area verde di circa 6mila mq con 50 specie arboree, 131 specie arbustive, 205 mq di specie erbacee perenni (privilegiando specie autoctone e con fabbisogno d’acqua contenuto) e che si collega con quella già esistente del parco Caselli per un totale di 11mila mq. Il nuovo Parco Tessile Chierese, in fase di ultimazione e che vede collaborare il comune di Chieri, l’Università e il Politecnico di Torino, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e altre associazioni locali, nasce dalla riqualificazione di un’area comunale dove sorgeva un complesso scolastico abbandonato da oltre quindici anni, l’ex scuola elementare e media Angelo Mosso di Via Tana. Fino a non molto tempo fa il Piano Regolatore prevedeva per questa zona la trasformazione in area residenziale, con la costruzione di circa 40 alloggi, oltre a nuovi uffici e negozi, ma l’amministrazione comunale ha deciso invece di ricoprire quest’area non con nuovo cemento, ma con alberi, piante e arbusti con l’obiettivo di restituire anche nuovi spazi verdi e di socialità.
Il cambio della destinazione d’uso di quest’area ha portato all’aumento della permeabilità del suolo e della superficie verde urbana, ma anche alla restituzione di un bene comune ai cittadini. Una giusta decisione e un esempio importante per Legambiente che ha scelto il PATCH – Parco Tessile Chierese come quarta tappa della sua campagna nazionale itinerante “I cantieri della transizione ecologica. Verso il XII congresso nazionale di Legambiente”. La campagna – raccontata anche sul sito cantieridellatransizione.legambiente.it – è un viaggio lungo la Penisola per far conoscere e dar voce a quei cantieri, progetti ed esperienze che vanno nella direzione della transizione ecologica e che meritano di essere replicati, e PATCH è uno di questi. La tappa di oggi a Chieri è stata anche l’occasione per Legambiente per lanciare un messaggio al Governo Meloni chiedendo di approvare una legge nazionale contro il consumo di suolo che ancora manca all’appello.
Il progetto del PATCH è stato presentato questa mattina al nuovo Parco Tessile Chierese, in via di ultimazione, da Legambiente e dall’Amministrazione comunale di Chieri che hanno fatto il punto sullo stato di avanzamento dei lavori sul nuovo parco cittadino e sulle strategie per contrastare il consumo di suolo che vanno nella giusta direzione della transizione ecologica. Alla conferenza stampa, moderata da Alice De Marco, Direttrice di Legambiente Piemonte e Valle D’Aosta, hanno partecipato Alessandro Sicchiero, Sindaco della città di Chieri, Giorgio Zampetti, Direttore generale Legambiente, Giorgio Prino, Presidente Legambiente Piemonte e Valle D’Aosta, Massimo Ceppi, Assessore all’Ambiente di Chieri, Flavia Bianchi, Assessora all’Urbanistica di Chieri.
«Non si può più rimandare la tutela del nostro territorio. La nuova cementificazione – dichiarano Giorgio Zampetti, Direttore generale di Legambiente e Giorgio Prino, Presidente Legambiente Piemonte – Valle D’Aosta – va diminuita fino ad arrivare a zero entro il 2050, e bisogna invece sostenere tutti quei progetti che arrivano dai territori, come il PATCH, che aumentano la superficie permeabile dei terreni, indispensabile per assorbire il più possibile le precipitazioni. Ci auguriamo che l’esempio virtuoso messo in campo dalla città di Chieri possa essere da stimolo per molte altre amministrazioni piemontesi e della Penisola. Le aree verdi in città offrono anche importanti servizi ecosistemici, essenziali per contrastare le conseguenze dei cambiamenti climatici in atto e per arginare il costante declino della biodiversità. A livello nazionale, chiediamo al Governo un’assunzione di responsabilità affinché si approvi una legge nazionale sullo stop al consumo di suolo che il Paese attende da ben 11 anni».