
(AGENPARL) – gio 22 giugno 2023 [image: HEADER.jpg]
*Tutti pazzi per l’agricoltura multifunzionale (85%) e i suoi servizi.
Agriturismi strategici per il rilancio del turismo (87%) e fortissima
domanda di mercati contadini di prossimità (87%). Produttori, coltivatori e
mercati contadini sono garanzia di** sicurezza agroalimentare. I dati del
13° Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura”.*
*Risorse idriche, centri urbani e aree agricole. Domanda di acqua nelle
zone urbane crescerà dell’80% entro il 2050. Fenomeni climatici estremi
impongono nuovi modelli di governance, partenariati, innovazione,
infrastrutture e risorse per evitare catastrofi economiche e sociali.*
(ROMA, 22 giugno 2023) Per gli italiani, chi garantisce maggiormente
la *sicurezza
dei prodotti alimentari* sono i *produttori/coltivatori* (77%) e il *mercato
contadino* (64%). In particolare, è proprio il mercato contadino a
rappresentare il canale di acquisto prediletto per i *prodotti agricoli* (
*69%*), per i quali viene apprezzata la qualità alimentare (41%) e
soprattutto il rapporto *qualità/prezzo* (39%, *ben +13% rispetto alla
precedente rilevazione*). Alla domanda se la presenza dei mercati contadini
è favorita dalle amministrazioni comunali, il 45% risponde in modo
affermativo: l’87% degli intervistati dichiara che sarebbe importante
averli nei quartieri di residenza o a una distanza prossima. È quanto
afferma il *XIII Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura”*, con focus su *I
Mercati contadini* realizzato da *Fondazione UniVerde* e *Noto Sondaggi*,
in collaborazione con *Coldiretti* e *Fondazione Campagna Amica*,
presentato questa mattina a Palazzo Rospigliosi, sede nazionale di
Coldiretti, in occasione del convegno *“Agricoltura e risorse idriche: le
sfide dell’emergenza climatica”*, trasmesso in *diretta streaming *su*
Radio Radicale*.
L’incontro è stato aperto da *Vincenzo Gesmundo* (Segretario Generale
Coldiretti): “La legge di orientamento fortemente voluta dalla Coldiretti
ha rappresentato una svolta storica per l’agricoltura italiana aprendo
nuove opportunità di reddito e lavoro per le imprese e per il Paese nel
segno della sostenibilità e del legame con il territorio” ha affermato
nell’evidenziare “la crescita delle nuove attività che vanno oggi dalla
trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie
didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura
sociale la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la
cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili, in una filiera
agroalimentare che vale oggi dal campo alla tavola 580 miliardi”.
*Alfonso Pecoraro Scanio* (Presidente della Fondazione UniVerde e promotore
della campagna #NoFakeFood): “Dal XIII Rapporto è evidente che gli italiani
ritengono importante il ruolo degli agricoltori rispetto alla tutela e alla
buona conservazione dell’ambiente, soprattutto in termini di manutenzione
del territorio contro frane e alluvioni, coltivazione di cibo biologico e
come presidio contro il fenomeno della cementificazione. Proprio dalla
riforma che ho firmato nel maggio 2001, sono nate quelle realtà che oggi
rappresentano le nuove forze di rilancio del Paese. Parliamo dell’universo
degli agriturismi, agriasilo, fattorie didattiche, farmer market e altri
nuovi servizi che hanno preso vita anche grazie all’azione di una nuova
generazione di giovani agricoltori innovativi ed ecodigital. Tuttavia, come
pone in evidenza il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo Sviluppo
delle Risorse Idriche (WWDR) 2023, la minore disponibilità di acqua per
l’irrigazione dovuta alla crescente domanda urbana apre un ventaglio di
criticità. Per accelerare l’attuazione dell’economia circolare, necessaria
nel settore idrico e agroalimentare, è fondamentale l’impegno attivo di
attori di diversi settori verso le transizioni ecologica e digitale”.
*Ettore Prandini* (Presidente Coldiretti): “L’Italia può oggi contare
sull’agricoltura più green d’Europa con 5450 specialità ottenute secondo
regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle
Regioni, 320 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415
vini Doc/Docg, la leadership nel biologico con circa 86mila aziende
agricole biologiche ma nel Belpaese ci sono 504 varietà iscritte al
registro viti contro le 278 dei cugini francesi e su 533 varietà di olive
contro le 70 spagnole con ben 40mila aziende agricole impegnare nel
custodire semi o piante a rischio” ha affermato nel sottolineare che “si
tratta di un patrimonio che va difeso anche garantendo che tutti i prodotti
che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri,
garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli
scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il
lavoro e la salute”.
Il convegno è stato promosso da *Fondazione UniVerde* e *Coldiretti* con il
supporto di *UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme*, in
collaborazione con *Noto Sondaggi*, *Fondazione Campagna Amica*, *ANBI –
Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque
irrigue* e il magazine *Innovazione.PA*, con *GMT*, *Menowatt Ge*, *EPM*, *AVR
federata Anima Confindustria*, *Almaviva* in qualità di Event partners e
con *Radio Radicale*, *Askanews*, *Italpress*, *La Notizia*, *TeleAmbiente*,
*Opera2030*, *SOS Terra Onlus *quali Media partners.
*Antonio Noto*, Direttore di Noto Sondaggi, ha presentato i dati del *XIII
Rapporto* secondo cui l’*85% degli italiani conosce e considera
l’agricoltura multifunzionale un importante settore di sviluppo
dell’economia italiana*. Tuttavia gli italiani chiedono di incentivare
l’attenzione riservata all’agricoltura da parte delle Istituzioni e
valorizzare gli agricoltori e il loro lavoro. Il 71%, inoltre, ritiene i
prodotti agricoli italiani più saporiti, più genuini (68%) e più
controllati (67%) rispetto a quelli provenienti dagli altri Paesi. I dati
dell’indagine evidenziano inoltre la tendenza secondo cui per i *prodotti
agroalimentari made in Italy all’estero* *è necessaria una certificazione
che ne garantisca l’origine* (confermato dall’*87%* degli italiani): stando
al giudizio del campione, non sarebbero infatti sufficientemente tutelati
(66%). Tra le varie opzioni spicca la scelta dell’*agriturismo* come meta
di soggiorno e ristorazione, motivata dal desiderio di contatto con la
natura (59%) e graditissimi sono i servizi offerti tra cui: agriturismo con
ospitalità per dormire (88%), vendita diretta di prodotti (87%), agro asili
(86%). La stragrande maggioranza degli italiani (ben l’*87%*) ritiene
importante, per il rilancio del turismo, la *presenza di agriturismi lungo
il percorso della via Francigena e dei cammini d’Italia*.
In un messaggio, *Gian Marco Centinaio* (Vicepresidente del Senato della
Repubblica) ha sottolineato: “L’agricoltura, in particolare quella
italiana, è in prima fila nel combattere gli effetti del cambiamento
climatico. E la gestione dell’acqua rappresenta in questo quadro una
priorità. L’esperienza e la conoscenza del territorio, unite a un utilizzo
sapiente delle nuove tecnologie, possono fare da guida alle Istituzioni e
agli altri settori economici per ottenere risultati più efficaci.
Importante è anche la condivisione di know how e strumenti avanzati a
livello internazionale, come ho potuto verificare anche recentemente
confrontandomi con il ministro dell’Agricoltura di Taiwan, nel corso del
mio viaggio sull’isola”.
*Francesco Lollobrigida* (Ministro dell’agricoltura, della sovranità
alimentare e delle foreste), in un messaggio video, ha evidenziato: “Il
Governo ha investito fin dal primo momento per affermare azioni concrete
sul fronte del cambiamento climatico. Per far fronte alle conseguenze della
siccità abbiamo approvato un decreto con semplificazioni per realizzare
infrastrutture idriche, vasche di raccolta di acque, impianti di
desalinizzazione. Con la Legge di bilancio abbiamo destinato 225 milioni di
euro per lo sviluppo di progetti innovativi che sostengano la produttività
nei settori dell’agricoltura, della pesca, dell’acquacoltura attraverso la
diffusione di nuove tecnologie, rafforzando le produzioni e migliorando
anche la gestione della risorsa idrica. Puntiamo sulle Tecniche di
evoluzione assistita, di cui abbiamo autorizzato la sperimentazione in
campo con un emendamento al Dl. Siccità, cosa ben diversa da degenerazioni
come gli Ogm, per avere colture produttive più resistenti al cambiamento
climatico e a parità di consumo del suolo. Dopo la recente alluvione che ha
colpito l’Emilia-Romagna e il Centro Italia, il Consiglio dei Ministri ha
dato il via libera a una serie di misure tra cui, per il settore agricolo,
indennizzi alle imprese danneggiate. Il nostro obiettivo è superare la
logica emergenziale con una strategia di lungo termine: presidio del
territorio, tutela del paesaggio, conservazione della biodiversità e la
cura di ciò che la terra ci offre, sono elementi legati a doppio filo alle
attività agricole, di allevamento e di pesca”.
*Maria Elisabetta Alberti* *Casellati* (Ministro per le riforme
istituzionali e la semplificazione normativa): “Oggi nessuna regione
italiana, nessuna comunità, nessuno di noi può considerarsi esente dal
rischio di fenomeni climatici di intensità estrema. Servono pertanto
risposte urgenti e adeguate alle caratteristiche peculiari di ciascun
territorio, dalla realizzazione di dighe più efficienti a un uso
complessivo dell’acqua più responsabile, garantendone il recupero e il
riutilizzo, oltre che una distribuzione equa e una riserva minima costante.
Sono orgogliosa dell’azione intrapresa dal Governo in questi primi mesi dal
suo insediamento. A marzo il Presidente Meloni ha istituito una Cabina di
Regia per monitorare la crisi idrica. A ciò si è aggiunta l’istituzione di
un ‘Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi
urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica’, incarico affidato al
Dott. Nicola Dell’Acqua. Si tratta di passi importanti e concreti per
affrontare non soltanto i problemi più urgenti, per i quali sono stati già
stanziati, tra l’altro, oltre 100 milioni di euro, ma anche per impostare
gli interventi in maniera strategica, in un’ottica di prevenzione e
gestione, oltre che emergenziale. Servono procedure snelle per fornire
risposte concrete e urgenti ai territori e interventi di potenziamento e
adeguamento delle infrastrutture. In qualità di Ministro delle Riforme
Istituzionali e la Semplificazione Normativa, sono impegnata a promuovere
cambiamenti strutturali e normativi volti a garantire un quadro di
riferimento chiaro e stabile, a beneficio dei cittadini e delle imprese”.
La candidatura “*La cucina italiana tra sostenibilità e diversità
bioculturale*”, e la sua eventuale iscrizione, per la larga maggioranza
degli italiani (*68%*) favoriranno la difesa e la valorizzazione
dell’agricoltura. Una maggiore conferma delle necessità di salvaguardia
dell’elemento culturale, proviene dal giudizio sui piatti italiani
all’estero: in occasione di viaggi in Europa o nel mondo, per turismo o
lavoro, *il 60% afferma di aver trovato piatti, ricette o prodotti
alimentari italiani taroccati o stravolti*. Apprezzata e valutata
positivamente dalla maggioranza degli intervistati anche la campagna
*#NoFakeFood*, realizzata da Fondazione UniVerde, Opera2030.org, SOS Terra
Onlus in collaborazione con molti content creators per difendere i prodotti
agroalimentari italiani da agropirateria e Italian sounding: fenomeni
diffusi che sottraggono miliardi di euro all’export italiano, con
quantitativi di cibi contraffatti che superano in valore quello degli
originali. Ecco perché occorre investire sulla diffusione di tutte le
tecnologie che garantiscono tracciabilità e sicurezza.
Con il coordinamento di *Gianni Todini* (Direttore di Askanews), al *panel*
su “*Agricoltura e cambiamento climatico*” sono intervenuti anche *Maurizio
Martina* (Vicedirettore Generale della FAO) e *Stefano Vaccari* (Direttore
Generale CREA). Appare chiaro che il cambiamento climatico avrà impatti
negativi su tutte le dimensioni della sicurezza alimentare. Lo sviluppo
agricolo sostenibile è il fulcro per aumentare l’efficienza nella gestione
delle risorse idriche ed energetiche, rafforzare i mezzi di sussistenza
rurali, promuovere l’equità e il benessere sociale: la via per raggiungere
questi obiettivi è l’adozione di un approccio sistemico.
Proprio la FAO ha sviluppato un quadro economico per la valutazione
dell’uso dell’acqua riciclata proveniente dalle aree urbane in quelle
destinate all’agricoltura irrigua, come parte di un processo di
pianificazione globale nelle strategie di allocazione delle risorse
idriche, presentando un utilizzo economicamente più efficiente e
sostenibile dell’acqua.
Tale strategia viene evidenziata nel *Rapporto mondiale delle Nazioni Unite
sullo sviluppo delle risorse idriche (WWDR) 2023 **con focus su **“Partenariati
e cooperazione per l’acqua”*, la cui traduzione ufficiale in italiano è
stata presentata in videomessaggio da *Michela Miletto* (Direttore di
UNESCO World Water Assessment Programme, WWAP). Le evidenze scientifiche
della crisi idrica sono ineccepibili, ecco perché vanno sempre più posti al
centro del dibattito i temi della giustizia e dell’equità nella gestione
delle risorse idriche, rafforzando i partenariati in tutte le dimensioni
della sostenibilità.
La traduzione ufficiale del *WWDR2023*, sostenuta da partner virtuosi, e
frutto della collaborazione tra la *Fondazione UniVerde* e l’*UNESCO WWAP*
con il supporto dell’*IISPA*, si rinnova ormai dal 2018 ed ha notevolmente
contribuito alla diffusione di una maggiore informazione e a un più alto
grado di sensibilizzazione intorno al tema dell’acqua a tutti i livelli,
permettendo all’Italia di elevarsi verso le prime posizioni al mondo per
numero di download del Documento e di stimolare i necessari interventi di
Istituzioni e imprese, a favore della tutela della risorsa idrica e per il
conseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 dell’Agenda 2030. Il