
(AGENPARL) – mer 21 giugno 2023 (ACON) Trieste, 21 giu – "La scelta di perseguire la strada di
far diventare la zona industriale Aussa-Corno un'area di
interesse strategico nazionale, in base a quanto previsto
dall'art.32 del decreto legge 115/2022, che l'assessore regionale
Bini ha escluso categoricamente, ? una notizia positiva perch? la
generalit? di Giunta 1278/2022 faceva pensare che l'iter
amministrativo fosse gi? stato avviato e veniva vissuto da
sindaci e territorio come un voler trasferire le responsabilit?
di un'eventuale realizzazione di una acciaieria in quell'area a
livello governativo. Ho chiesto a Bini di non ricorrere neanche
in futuro a questo strumento, perch? lo stesso articolo prevede
la possibilit? di nominare un commissario unico delegato del
Governo per lo sviluppo dell'area, che potr? operare con urgenza
e in deroga ad ogni disposizione di legge diversa da quella
penale".
Lo fa sapere in una nota il consigliere regionale Francesco
Martines (Pd), dopo la risposta ricevuta dall'assessore alle
Attivit? produttive, Sergio Emidio Bini, alla sua interrogazione
a risposta immediata sul riconoscimento di area di interesse
strategico-nazionale per il sito in cui dovrebbe sorgere uno
stabilimento siderurgico in Comune di San Giorgio di Nogaro.
"Se la Regione vuole quell'investimento – prosegue Martines -,
faccia le sue analisi e approfondimenti, lo dica chiaramente e
non ricorra neanche in futuro a stratagemmi particolari che,
seppur previsti per legge, trasferiscano la responsabilit? di
azione a livello romano. A fronte della disponibilit? di Bini di
intervenire sulle infrastrutture di quell'area, ho ribadito che
se si vogliono fare gli investimenti necessari per
infrastrutturare quella zona industriale e per renderla pi?
competitiva sia per l'accesso via terra/ferrovia sia per via
mare, non si baratti questo con l'appalto ai privati che vogliono
realizzare questa mega acciaieria".
"I sindaci si sono espressi ampiamente contrari, quindi non ? un
problema di soli comitati; i cittadini vogliono avere chiarezza
su questa vicenda, la cui concretizzazione andrebbe a sconvolgere
l'assetto ambientale e sociale di quell'area, con ripercussioni –
chiosa il dem – sulla laguna di Grado-Marano".
ACON/COM/rcm
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