
[lid] – Konica Minolta e Federlazio promuovono, il 21 giugno a Roma, il primo Aperitech dedicato alle startup.
Un appuntamento che vedrà la partecipazione di imprese attive nei campi della tecnologia e dell’innovazione. Konica Minolta, dopo l’inaugurazione dello scorso settembre del lab romano e una serie consistente di appuntamenti One-to-One, torna ad aprire le sue porte per dare spazio alle aziende emergenti, ed esplorare e sperimentare insieme a loro nuove soluzioni digitali e di Intelligenza Artificiale (IA) per l’Industria 4.0 e per l’ufficio digitale.
Durante l’incontro verranno sottolineati l’importanza e i vantaggi dell’essere parte di una rete, di un networking in grado di sviluppare idee e progetti per affrontare eventuali difficoltà che le startup incontrano inevitabilmente nel loro percorso di crescita.
A presentare il tema sarà Federlazio, sempre più impegnata a diffondere i temi legati ai mega trend strategici, e dedita ad accompagnare le startup non solo nella fase iniziale, ma anche in quella più delicata di radicamento e sviluppo.
Al suo fianco, Konica Minolta, attiva da 150 anni nel settore dell’innovazione, illustrerà la propria visione di democratizzazione tecnologica a vari livelli, dal B2C al B2B, passando in rassegna alcune delle sue soluzioni di video analisi e gestione documentale e strizzando un occhio a quelle a venire.
Ma i veri protagonisti saranno gli invitati, che avranno modo di presentarsi e interrogarsi a vicenda prima di prendere parte all’incontro successivo, già programmato per il prossimo mese di settembre.
Secondo un report datato aprile 2023 e firmato da MIMIT, InfoCamere e Unioncamere, le startup innovative attive in Italia sono 14.029: in testa c’è la Lombardia, con 3.750 realtà (26,7% del totale nazionale), seguita dal Lazio con 1.832 (13,1% del totale). Roma con le sue 1.667 startup (11,9% del totale) insegue Milano (2.669, 19% del totale). Il numero complessivo dei dipendenti di start up in Italia è pari a 20.432 unità, inseriti in 6.178 realtà produttive.
Per quanto riguarda la distribuzione per settori di attività, il 76,7% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese (in particolare, prevalgono le seguenti specializzazioni: produzione di software e consulenza informatica, 40,2%; attività di Ricerca & Sviluppo, 14,1%; servizi d’informazione, 8,5%); Il 15,1% opera nel manifatturiero (su tutti la fabbricazione di macchinari, 2,8%; la fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici, 2,2%;). Infine, il 3,1% è attivo nel settore del commercio.
Il vero problema rimane ancora il ciclo di vita di queste imprese: il 95%, infatti, rischia seriamente di fallire entro il primo anno a causa di team non all’altezza, delle difficoltà nel reperire fondi, dello squilibrio tra costi e ricavi, dell’elevata concorrenza, del prodotto di bassa qualità, non richiesto dal mercato oppure di non essere presentato nel momento opportuno.