
(AGENPARL) – mar 20 giugno 2023 Prot. n.______ Federico Marini
ENERGIA-FIGURE PROFESSIONALI MANCANTI – Le imprese
sarde dell’energia a caccia di tecnici, elettricisti, consulenti ma sono
introvabili 500 specialisti su 3mila. Giuseppe Tatti (Delegato Energia
Confartigianato Sardegna): “Pochi addetti disponibili e inadeguati: urgente
puntare sul percorso scolastico e formativo”.
Associazioni Tecnici, elettricisti, consulenti ma anche saldatori, installatori e designer.
Territoriali Il mondo dell’energie, rinnovabili e non, e delle sue utilities è in continua ascesa
Sud Sardegna
anche in Sardegna ma mancano le figure professionali adeguate. Nel 2023, infatti, la
Cagliari richiesta di addetti specializzati si aggira sulle 3mila unità anche se il 16,3%, circa 500
Via Riva Villasanta 241
lavoro nel campo dell’energia arrivano a 55mila, di cui 18.240, il 33,2%, risultano
Oristano
Via Campanelli, 41 introvabili.
Nuoro Imprese Sardegna, su da UnionCamere e Anpal 2023, che ha analizzato la “Difficoltà di
Via Brig.Sassari, 37 reperimento delle professioni qualificate per energie e utilities”.
Secondo il dossier, la mancanza di questi lavoratori ha 3 motivazioni: il 26,0% dal
Sassari ridotto numero di candidati, l’11,5% per la loro inadeguatezza scolastico-formativa e il
Via Alghero, 30
mediamente 3,2 mesi prima di riuscire a ricoprire la posizione vacante, per il 10,2% delle
Gallura Olbia
Via Sangallo 67 entrate sono richiesti più di sei mesi di ricerca, e in particolare per ricoprire circa 3mila
“Il difficile reperimento del personale qualificato – commenta Giuseppe Tatti,
impiantista e delegato di Confartigianato Sardegna per energia e impianti – è
un fenomeno in costante crescita e nel comparto energetico cresce rispetto al 2022.
Diverse le concause che agiscono sul mismatch di domanda e offerta di lavoro; in primis
la crisi demografica: nell’arco degli ultimi dieci anni i giovani sardi under 35 attivi sul
mercato del lavoro si sono decimati, pari al 10,4% in meno”. “Tra gli altri fattori –
prosegue – l’adeguatezza del candidato che consegue al percorso scolastico e formativo
svolto, la precedente esperienza lavorativa, necessaria per posizioni con elevate
competenze tecniche, il livello e le prospettive di evoluzione della retribuzione e della
carriera in azienda, la tipologia contrattuale offerta e l’accesso a strumenti di welfare
aziendale”.
In chiave regionale la difficoltà di reperimento pone la Sardegna, con il 16,3%, al
penultimo posto in Italia. La richiesta è più elevata in Trentino Alto Adige con 52,2%;
seguono, con valori superiori alla media, Friuli Venezia Giulia con 46,9%, Piemonte –
Valle d’Aosta con 46,4%, Veneto con 44,6%, Umbria con 41,7%, Liguria con 40,4%,
Emilia Romagna con 39,3% e Abruzzo con 34,7%.
Secondo l’analisi, sull’offerta di lavoro influisce la quantità e la qualità dei flussi
migratori in ingresso e uscita, la propensione al lavoro manuale e la flessibilità degli
Confartigianato Imprese Sardegna
orari. Anche l’efficacia delle politiche attive influisce sull’offerta di lavoro. Inoltre, gli
effetti legati alle policy si intrecciano con i fenomeni della concorrenza sleale del
sommerso e una elevata tassazione del lavoro, a cui è associato un ampio cuneo fiscale.
In relazione alle professioni richieste nel settore di energia e utilities, le entrate
difficili da reperire sono più rilevanti in valore assoluto per conduttori di impianti e
operai di macchinari fissi e mobili, cui seguono gli operai specializzati, le professioni