(AGENPARL) – lun 19 giugno 2023
Sul percorso del Los Angeles Country Club (North Course), a Los Angeles in California, il 29enne di Denver ha superato di un colpo Rory McIlroy, numero tre mondiale, e di tre Scottie Scheffler, numero uno
Vittoria a sorpresa, ma meritata di Wyndham Clark nella 123ª edizione dell’US Open, il terzo Major stagionale che ha concluso con 270 (64 67 69 70, -10) colpi superando due campioni quali Rory McIlroy, numero tre mondiale, secondo con 271 (-9), e Scottie Scheffler, numero 1, terzo con 273 (-7).
Sul percorso del Los Angeles Country Club (North Course, par 70), a Los Angeles in California, a Clark, leader nel terzo turno insieme a Rickie Fowler, dopo aver iniziato in terza posizione ed essere passato per la seconda, è bastato un round nel 70 del par (quattro birdie, quattro bogey) per avere la meglio, ma non senza qualche brivido con quei due bogey segnati alle buche 15 e 16 che avrebbero potuto costringerlo quanto meno a un playoff. McIlroy e Scheffler, anche loro ancorati a un 70, non sono riusciti a cambiare passo: il nordirlandese ha segnato un birdie in avvio e un bogey alla 14ª, incapace nelle quattro buche rimanenti di trovare il birdie della speranza, mentre a Scheffler i due birdie nelle ultime sei buche sono serviti solo a ritornare in par, dopo un birdie e tre bogey precedenti, salvaguardando la terza piazza.
Clark, 29enne di Denver (Colorado) alla 137ª gara sul tour, ha firmato il secondo titolo sul circuito dopo quello nel Wells Fargo Championship di maggio. E’ stato il 55° giocatore a imporsi nell’US Open da leader o coleader dopo 54 buche e per la prodezza ha ricevuto un assegno di 3.600.000 dollari su un montepremi di 20 milioni di dollari. Inoltre è salito dal 32° al 13° posto del World Ranking e dal 10° al quarto nella graduatoria della FedEx Cup. In precedenza ha partecipato a sei Major con un 75° e un 76° posto e subendo quattro tagli. Non ha mai giocato il Masters.
Quanto a McIlroy è alla 19ª top ten da quando si è imposto nel suo ultimo Major (PGA Championship, 2014), mentre Scheffler, saldamente al comando della classifica mondiale, nei primi tre tornei stagionali del Grande Slam è sempre giunto tra i primi dieci (10° Masters, 2° PGA Championship).
Al quarto posto con 274 (-6) l’australiano Cameron Smith e al quinto con 275 (-5) l’inglese Tommy Fleetwood, l’australiano Min Woo Lee e Rickie Fowler, dodicesimo giocatore a mancare il successo nel torneo dopo essere stato in vetta nei primi tre round. Al 10° con 277 (-3) Xander Schauffele, Dustin Johnson e Jon Rahm e al 17° con 279 (-1) Brooks Koepka e Matt Fitzpatrick, che difendeva il titolo. E’ uscito al taglio, caduto a 142 (+2), Francesco Molinari, 92° con 145 (72 73, +5), e stessa sorte per Jordan Spieth (143, +3), Justin Thomas (154, +14) e per Phil Mickelson (143, +3), per il quale a 53 anni probabilmente sono svanite definitivamente le possibilità di completare il Grande Slam con l’unico Major che manca nel suo palmarés e dove si è classificato sei volte secondo.
Nel corso della gara sono state realizzate tre “hole in one” tutte alla buca 15, par 3 di 124 yards. Nel primo giro gli autori sono stati Sam Burns (32° con 283, +3) e Matthieu Pavon (out al taglio con 149, +9), entrambi alla prima prodezza sul tour. Nel secondo round è andato a segno dal tee Fitzpatrick, unico ad aver segnato nell’evento la “buca in uno” da defender. E’ stata la prima volta in cui si sono verificate tre ace alla stessa buca nell’US Open a partire dal 1989 (Oak Hill Country Club di Rochester).
Nella foto: Wyndham Clark (Credit U.S. Open)
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