
(AGENPARL) – lun 19 giugno 2023 *Cia Agricoltori Italiani – Campania*
*Comunicato Stampa*
*Napoli 19 giugno 2023*
*È emergenza per la viticoltura Campana, Cia chiede alla Regione di
attivare tutti gli strumenti disponibili*
*Stato di calamità, ma non solo, serve una rivoluzione nella gestione del
rischio*
Stamane i vertici di Cia Agricoltori Italiani inviano una lettera
all’assessore all’agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, e alla
direttrice generale delle Politiche agricole regionali, Mariella Passari,
per porre in evidenza i danni ingentissimi che si stanno verificando nei
vigneti provocati dai funghi patogeni, scatenati dalle intense e
persistenti piogge di maggio e giugno, chiedendo pertanto di attivare
“tutte le misure possibili anche con lo stato di calamità del comparto”
vitivinicolo.
“Le precipitazioni persistenti di maggio e giugno hanno favorito
l’insorgere della distruttiva fitopatia della peronospora. I danni sono
ingenti su tutto il territorio campano – scrivono Raffaele Amore,
presidente di Cia Campania, Carmine Fusco, presidente di Cia Benevento e
Stefano Di Marzo, presidente Cia Avellino nella lettera inviata oggi
all’assessore Caputo e alla direttrice generale Passari.
“La peronospora (*Plasmopara viticola*) sta causando gravi danni
nei vigneti. – continuano i vertici di Cia – Le continue piogge che si
sono verificate nei mesi di maggio e giugno, a volte accompagnate
da violente grandinate, e il conseguente andamento meteorologico fortemente
caldo-umido hanno favorito lo sviluppo incontrollabile della fitopatia”.
Queste condizioni atmosferiche e l’impossibilità di entrare nei vigneti
allagati nei pochi momenti durante i quali non ha piovuto ha impedito ai
viticoltori di eseguire i trattamenti antiperonosporici.
“Ma anche dove sono stati possibili i trattamenti – sottolinea Carmine
Fusco – si stanno rivelando incapaci di arginare la malattia fungina
ormai dilagante, che ha compromesso in maniera definitiva consistenza e
stato di salute dei grappoli”.
Per questi motivi l’organizzazione agricola ha chiesto alla regione di
attivare tutte le misure possibili, anche richiedendo al Masaf la
declaratoria di stato di calamità per attivare le provvidenze previste dal
Fondo di solidarietà nazionale.
Ma Cia Campania va oltre e ricorda all’assessore e alla dirigente generale
quanto già sollecitato nei mesi scorsi proprio da Caputo: “è opportuno che
il ministero riveda il metodo e l’impegno dei fondi della Gestione del
rischio, prevedendo l’istituzione di un sistema misto Stato-Regioni”.
Uno degli aspetti cruciali della nuova Programmazione è quello di aumentare
la resilienza economica delle aziende agricole, dice Stefano Di Marzo
“sono fondamentali alcuni cambiamenti per l’agricoltura del Sud”.
Cia Campania ritiene che “E’ urgente prevedere una strategia volta a
sviluppare polizze assicurative aderenti ai fabbisogni dei differenti
territori e settori”. Altro aspetto forte secondo Cia è la riforma
dell’attuale ripartizione delle risorse tra i singoli strumenti di gestione
del rischio: “Continuare a relegare Fondi di mutualità e Ist a semplici
comparse (dal punto di vista finanziario) significa – sottolinea Amore,
presidente Cia Campania- non aver compreso che le recenti crisi di mercato
e le malattie di piante e animali (fitopatie ed epizozie) rappresentano
un’urgenza altrettanto vincolante rispetto all’evoluzione catastrofica
degli eventi meteorologici”.Pertanto Cia chiede con urgenza una
rivisitazione radicale della Misura Nazionale in tal senso.
Inoltre, bisogna sburocratizzare le procedure per i fondi mutualistici,
definire criteri chiari e semplici”. Infine, sull’introduzione del Fondo
Nazionale “AgriCat” finanziato con prelievo 3% Pagamenti Diretti, Cia
Campania esprime “forte preoccupazione, un contenitore unico che
evidentemente presenta elevate probabilità di insolvenza. Riteniamo che
questo strumento permetta una leva finanziaria rispetto al capitale
accantonato”.