
(AGENPARL) – dom 18 giugno 2023 Patronato Ital Uil: Tortorelli, 71 anni di storia e di presente quale
“avamposto” di difesa sociale e dei diritti
Il Patronato Ital Uil compie 71 anni. Un traguardo di storia al servizio
dei lavoratori e delle famiglie e di presente quale “avamposto” di difesa
sociale e dei diritti. Lo strumento essenziale per assolvere alla missione
che ci siamo dati di “sindacato delle persone”. Così Vincenzo Tortorelli,
segretario regionale Uil Basilicata sottolineando il lavoro che svolgono
oltre 60 funzionari, collaboratori degli Uffici Ital presenti capillarmente
sull’intero territorio regionale con sedi comunali e zonali. Una realtà –
aggiunge – al servizio delle persone attraverso un impegno per rendere
fruibili i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e
dei pensionati, degli emigrati e degli immigrati. Solo qualche giorno fa
commentando i dati Istat ho parlato di lotta alla povertà e al disagio
sociale quale priorità. Con il Patronato contribuiamo a difendere i più
deboli.
A poche settimane dalla sua nascita, nel luglio del 1952, l’Ital aveva già
svolto 8.103 pratiche. Cinque anni dopo, le pratiche erano arrivate a
154.953. Oggi, l’Ital è in grado di approntarne oltre un milione e mezzo,
offrendo tutela e assistenza su questioni e problematiche che attengono al
lavoro e alla previdenza, alla salute e alla sicurezza, all’emigrazione e
all’immigrazione. Le porte del Patronato sono sempre aperte. Anche in piena
pandemia, tra le poche porte aperte a lavoratori e pensionati ci sono state
quelle delle strutture sindacali e del Patronato. C’è un dato emblematico
della volontà dell’Ital di non venire meno al proprio impegno
istituzionale, seppur in una condizione di oggettivo disagio. Nel 2019, gli
uffici zonali erano 496; nel 2020, 501; nel 2021, 507; nel 2022 sono già
513: invece di ridurne il numero, quindi, abbiamo aperto uffici, anche
mentre il virus imperversava. È stata un’opera molto apprezzata,
specialmente dalle persone più deboli e più esposte a rischio che, in una
fase così buia, non hanno cercato solo un aiuto tecnico e competente per
affrontare e risolvere le tante questioni burocratiche, ma si sono rivolte
a noi anche per avere un punto di riferimento e un’assistenza connotata da
comprensione, disponibilità e umanità.
Tutto ciò è stato ed è possibile – sottolineano all’Ital Uil – perché i
nostri operatori sono animati da una volontà di solidarietà e di servizio,
ma anche perché sono mossi dalla consapevolezza di avere strumenti e
preparazione adeguati a compiere nel modo più efficace possibile tale
compito. La formazione. Ecco la parola chiave, ecco la leva su cui abbiamo
agito per tenere alto il nome dell’Ital e per consolidare quella
reputazione e quel consenso che si sono ampiamente manifestati in tutti
questi anni.
L’Ital ha sempre cercato di rendere concretamente fruibili i diritti
conquistati a favore delle lavoratrici, dei lavoratori, delle pensionate,
dei pensionati e delle persone più bisognose di sostegno ed aiuto. E lo ha
fatto muovendosi in piena autonomia, seppur parallelamente al percorso
tracciato dalla Uil, perché è un Istituto di tutela e assistenza che si
relaziona anche con le Istituzioni statali e che, proprio in questo quadro,
offre un servizio per il bene dei singoli, ma nell’interesse della
collettività. Un impegno che vogliamo rinnovare tutti i giorni e che
ribadiamo, con particolare slancio e determinazione, in occasione di questo
nostro settantunesimo anniversario.