
(AGENPARL) – gio 15 giugno 2023 Comunicato Stampa
15 giugno 2023
La salute non può attendere. Al via la campagna nazionale di Federconsumatori “STOP LISTE DI ATTESA” e il monitoraggio sui tempi di attesa in ogni regione.
L’accesso alle prestazioni sanitarie rappresenta una delle problematiche più rilevanti per la sanità pubblica. Sono ormai tanti i cittadini che lamentano ritardi nell’accesso a visite specialistiche, esami diagnostici e ricoveri oltre i tempi previsti dal Piano Nazionale di Governo delle liste d’Attesa. Da Nord a Sud, i tempi di accesso alle prestazioni costringono molti cittadini a peregrinazioni intra ed extra aziendali o a costose visite private a pagamento con pesanti ricadute sul piano dell’equità e dell’universalità nell’accesso alle cure e sulla tenuta dei bilanci di lavoratori e pensionati a basso reddito.
In questi anni i tagli alle risorse destinate alla sanità pubblica hanno impoverito l’offerta dei servizi sanitari, con pesanti ripercussioni in termini di accesso alle cure: gran parte della domanda sanitaria tra il 2020 ed il 2021 è rimasta inevasa, con seri rischi per la salute dei cittadini.
Chi può permetterselo ricorre alle prestazioni professionali in intra moenia o nel privato a pagamento – tanto che la spesa privata annua per la salute ammonta a circa 38 miliardi di euro – mentre altri sono invece costretti a compiere enormi sacrifici o ancora a rinunciare del tutto alle cure.
Compito del Ministero della Salute è garantire i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), monitorandone lo stato di erogazione e i tempi di accesso per valutare il soddisfacimento dei parametri dei servizi resi dal servizio sanitario. Nonostante ciò, e nonostante risorse dedicate per l’abbattimento, le liste di attesa restano una delle criticità più gravi di una sanità pubblica in sofferenza che alimenta disagi e sfiducia fra i cittadini e drena risorse verso il privato. Le liste di attesa sono la cartina al tornasole di una sanità pubblica in sofferenza e con dati disomogenei e poco trasparenti, come dimostra anche la difficoltà di reperimento aggiornato dei monitoraggi regionali. Dentro queste opacità si annidano disservizi e fenomeni distorsivi che orientano la domanda di salute verso servizi privati o prestazioni in regime intramurario.
Considerata la propria funzione di rappresentanza e di tutela del diritto alla salute, Federconsumatori intende aprire un confronto costruttivo con il Ministero della Salute e con le Regioni per migliorare l’accesso alle prestazioni e rendere trasparente l’intera filiera delle liste di attesa, anche prevedendo la partecipazione attiva e diffusa della rappresentanza degli utenti del servizio pubblico. Nel frattempo, Federconsumatori sarà in piazza a Roma il prossimo 24 giugno nella Mobilitazione nazionale promossa dalla CGIL e da una vasta rete di associazioni per rivendicare l’esigibilità del diritto universale alla salute in ogni componente individuale e collettiva e la messa in sicurezza del Servizio sanitario nazionale da tagli, disservizi e privatizzazioni che ne compromettono la funzione sociale.