(AGENPARL) – gio 15 giugno 2023 COMUNICATO STAMPA 15 GIUGNO 2023
“Ordine pubblico. Strategie e prospettive”, Polizia, Magistratura e Politica a confronto al convegno Fsp: “Un settore che richiede attenzione costante”
Ordine pubblico, un tema di assoluta attualità. Difficile, delicato e complesso. Un tema che ha bisogno di continui adeguamenti e di restare sempre a centro dell’attenzione di chi deve garantire la sicurezza e la piena realizzazione di diritti, libertà e democrazia.
“Ordine pubblico. Strategie e prospettive” è stato il tema del convegno organizzato dalla Segreteria provinciale di Napoli della Fsp Polizia di Stato, che si è tenuto oggi nel capoluogo partenopeo, presentato da Stella Cappelli, Segretario generale vicario Fsp, che si è aperto con i saluti di Mauro di Giacomo e Giovanni Panico, rispettivamente Segretari Fsp di Napoli il primo, e della Campania il secondo, ed è stato moderato dalla giornalista Lucia Licciardi.
“Quello dell’ordine pubblico è un settore che necessita di attenzione” ha subito rimarcato il Questore di Napoli, Alessandro Guliano che, per far capire la portata dell’impegno necessario, ha dato i numeri della sua esperienza alla questura partenopea dove, ha spiegato, “ho emesso 10 ordinanze relative a servizi di ordine pubblico al giorno per quattro anni, per un totale di circa 15.000”, ma dove “i problemi registrati si contano sulle dita di una mano. Abbiamo operatori estremamente capaci, eppure i servizi di ordine pubblico finiscono agli onori delle cronache solo quando qualcosa non va, nessuno pensa al 99,9% delle cose che vanno bene”.
Del resto, “l’ordine pubblico è una delle mission primarie della Polizia di Stato, con un impegno quotidiano e grande sacrificio degli operatori” ha ricordato anche Paolo Cortis, Presidente dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, che ha centrato il proprio intervento proprio sugli eventi gestiti, che per il 90% sono calcistici. “Monitoriamo circa 120-130 incontri a settimana – ha spiegato – e suggeriamo misure organizzative congrue. Erano gli anni ’80 quando si cominciarono a manifestare problemi di grave violenza in occasione di manifestazioni sportive, un fenomeno trasnazionale a cui si è risposto via via con interventi normativi tutti dettati da emergenze contingenti. La normativa oggi è abbastanza articolata, ma la materia va continuamente adeguata, perché con il cambiare dei fenomeni i servizi devono essere rimodulati per cercare di gestire esigenze di sicurezza che sono estremamente fluide. Gli ultras, ad esempio, adesso cercano lo scontro al di fuori degli stadi, ci sono vere e proprie pianificazioni degli scontri, e serve un enorme lavoro di analisi e programmazione”.
Di una adeguata legislazione e soprattutto di un’azione giudiziaria a sostegno della prevenzione e del lavoro degli operatori di Polizia ha parlato anche il Direttore del Servizio reparti speciali della Polizia di Stato, Claudio Mastromattei, che ha iniziato richiamando la necessità di dotazioni fondamentali come bodycam e protocolli operativi, ma soprattutto della preparazione per l’operatore di ordine pubblico che, in Italia, oggi può contare su un modello binario estremamente valido e “invidiato in altri paesi”. “Sul piano dell’ordine pubblico – ci ha tenuto a precisare – non siamo secondi a nessuno. Il filo conduttore è il rigore: l’operatore del reparto mobile deve farsi forte della sua professionalità, finalizzata soprattutto a non avere contatti fisici. Per noi conta il rigore, ma ce lo aspettiamo anche da chi deve supportarci. Chiediamo sentenze veloci, leggi rigorose, misure limitative libertà personale più immediate possibili”.
Sulla stessa linea anche il Procuratore aggiunto della Repubblica di Napoli, Sergio Amato titolare della Settima sezione sicurezza urbana, secondo il quale benchè “l’ordine pubblico sia un concetto più intuitivo che spiegabile, ed estremamente complesso, l’esigenza di garantirlo è ben chiara. Polizia e magistratura si muovono su due piani diversi ma che concorrono. Quelle di chi fa ordine pubblico sono scelte difficili, complicate, immediate. Ma la partita della prevenzione si basa anche sul procedimento penale e sull’effettività della pena. Probabilmente un sistema in cui la pena è effettiva produce i suoi effetti anche sulle dinamiche dell’ordine pubblico. Ciò che è davvero allarmante è la partecipazione disinvolta di massa nei disordini, e allora ragionare sull’effetto di prevenzione legato all’effettività delle pene ha un forte significato”.
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