
(AGENPARL) – mer 14 giugno 2023 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 14/06/2023, ore 18:14
Consiglio
Seduta congiunta: Collaborazione con il GECT, regolamentazione uniforme, impatto dei grandi carnivori, bostrico, indicazione di qualità
**Esaminate oggi le prime mozioni (di base, su ambiente e su economia) all'ordine del giorno della Seduta congiunta; sì al rafforzamento della collaborazione con il GECT, all'uniformazione delle norme su temi comuni, alla ricerca sull’impatto dei grandi carnivori, a strategie contro il bostrico, a indicazione di qualità Euregio;
no a corridoi faunistici. La Seduta congiunta prosegue domani a partire dalle 9.30 con la trattazione di ulteriori mozioni; alle 13.30 la conferenza stampa dei tre presidenti. **
<p>Nell’ambito della Seduta congiunta dei Consigli provinciali di Trentino, Alto Adige e Tirolo sono state esaminate questo pomeriggio a Riva del Garda le prime mozioni all’ordine del giorno.</p>
<p>Per prime, sono state presentate le <strong>MOZIONI DI BASE</strong> promosse dai presidenti delle Assemblee.</p>
<strong>Dominik Oberhofer </strong>(NEOS) ha criticato l’assenza del presidente Fugatti, sollecitando l’elezione del presidente Euregio da parte delle assemblee. La mozione in esame era uno status quo e non rappresentava nulla di nuovo, anzi: era poco democratica, perché delegava al GECT un filtro dell'ammissibilità delle mozioni. Ai tre governatori era mancato il coraggio di attuare le riforme giuste. Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano <strong>Arno Kompatscher </strong>si è detto di opinione contraria: non si trattava di un ulteriore filtro, ma di poter sfruttare al meglio tutte le occasioni di poter attuare al meglio le proposte. La recente riforma dimostrava che si intendeva coinvolgere di più la popolazione, i Comuni e i Consigli. <strong>Johannes Tratter </strong>(MATTLE) ha evidenziato che a Bruxelles si constatava che la collaborazione tra Tirolo, Alto Adige e Trentino era tra le migliori. Restavano, è vero, anche delle difficoltà, dovute per lo più a normative nazionali differenti. Il nuovo statuto del GECT considerava maggiormente i Parlamenti, ha aggiunto ringraziando Mattei per la proposta che ampliava le possibilità di attuazione delle decisioni.<strong> Herwig Zöttl </strong>(FRITZ) ha detto che era giusto sfruttare e ampliare le reti esistenti, tuttavia era compito dei consiglieri avere maggiore influenza sui contenuti e il dibattuto democratico: non doveva essere un altro organo a decidere sull'ammissibilità delle proposte; egli ha poi citato l’influenza di Bruxelles. <strong>La proposta è stata approvata con 19 no e tutti gli altri favorevoli.</strong></p>
<p>(La trattazione della mozione <strong>Elaborare una strategia per il corridoio del Brennero – risolvere i problemi di viabilità e sgravare la popolazione</strong>, della presidente della Dieta tirolese <strong>Sonja Ledl-Rossman</strong>, è stata rinviata a domani).</p>
<strong>Sven Knoll</strong> (Süd-Tiroler Freiheit) si è detto favorevole, in quanto le istituzioni non fanno altro che collaborare, ma di fatto non “lavorano” insieme: per esempio, nel trasporto pubblico locale ci sono istituzioni separate. Bisogna usufruire appieno delle possibilità che il GECT dà già oggi. <strong>Dominik Traxl</strong> (MATTLE) ha ringraziato Kaswalder per l’iniziativa, ai fini di rafforzare la collaborazione transfrontaliera. Essa già esiste in vari settori; importante è che le iniziative approvate vadano anche attuate. La Volkspartei tirolese avrebbe approvato. <strong>Alex Marini </strong>(Movimento 5 Stelle) ha annunciato voto a favore, non solo per armonizzare ma anche in primo luogo per conoscere le leggi delle tre province, al fine di individuare gli aspetti più virtuosi e poi armonizzare. Si poteva già intervenire in ambiti specifici, come quello della partecipazione popolare, ragionando su come avvicinarvi i cittadini, o la disciplina dei maestri di sci. <strong>La proposta è stata approvata all’unanimità.</strong></p>
<p><strong>SETTORE AMBIENTE</strong></p>
<strong>Gianluca Cavada</strong> (Lega Salvini Trentino) ha annunciato voto contrario, perché si tratterebbe semplicemente di spostare il problema, mentre bisognava pensare a salvaguardare persone, agricoltura e alpeggio. Anche <strong>Michael Jäger</strong> (Mattle) ha annunciato voto contrario. <strong>Christian Kovacevic</strong> (SPÖ) ha definito la proposta una buona idea per dare spazio alle specie selvatiche, ma ha evidenziato le normative diverse dei tre territori e il fatto che i grandi predatori riescono già ora a superare barriere. Bisognava garantire una convivenza pacifica tra uomini e animali, anche per ridurre i timori dei cittadini; per quanto riguarda gli animali più piccoli, corridoi faunistici non erano così necessari. Ci volevano in primis leggi per arginare la diffusione di lupo e orso. <strong>Ivano Job </strong>(Gruppo Misto) ha detto a Coppola che era in anticipo di qualche anno, in quanto la popolazione non era pronta a queste iniziative; mancavano la cultura e la conoscenza necessarie: se ci fossero state, un automobilista non si sarebbe permesso di seguire un orso, come successo ad Arco. Egli non poteva sostenere la mozione, perché spostava il problema in maniera non corretta: prima bisognava imparare a gestire il problema in modo adeguato. <strong>Roberto Paccher</strong> (Lega Salvini Trentino) ha chiarito che l'anomalia non è che qualcuno insegua un orso, ma che l’orso scorazzi liberamente in una cittadina; ha ritenuto al mozione una provocazione, anche a fronte del ragazzo morto a causa dell’orso. Pensare di portare il problema altrove era una pazzia e non lo risolveva: orsi e lupi dovevano essere gestiti in maniera diversa, vale a dire con l’abbattimento. <strong>Petra Wohlfartstätter</strong> (GRÜNE) ha riferito che in prima linea si trattava di una molteplicità di specie faunistiche quali cervi, piccoli animali eccetera, e solo in secondo luogo di grandi predatori, anche per garantire l’emigrazione sovranazionale degli animali. Anche la direttiva Habitat impegnava gli stati membri alla tutela delle specie, favorendo diffusione e scambio genetico. La Baviera aveva già 9 corridoi del genere. Si trattava di garantire la biodiversità e anche l'approvvigionamento alimentare dall’Europa per l’Europa. La proposta<strong> è stata respinta a grande maggioranza</strong>.</p>
<strong>Myriam Atz Tammerle </strong>(Süd-Tiroler Freiheit) ha evidenziato che la protezione migliore è la prevenzione: boschi e alberi vanno protetti e rafforzati. Bisogna quindi riflettere sui siti adatti e sulle condizioni climatiche necessarie per gli alberi: è necessario un rimboschimento con piante adeguate al territorio, bisogna “ascoltare” il bostrico, mirando a boschi misti. La STF avrebbe sostenuto la proposta. <strong>Martin Mayerl</strong> (MATTLE), cofirmatario, ha invitato a riflettere sulle funzioni ricreative e rigenerative del bosco, simbolo di sostenibilità, e sul fatto che solo un bosco ben curato e utilizzato può garantire funzioni di protezione. Atz TAmmerle aveva ragione sulla necessità di diversificare, ma non si trattava di colpevolizzare nessuno: i boschi attuali erano stati creati 100 anni fa, con altre condizioni. La tempesta del 2018 aveva eliminato 600 metri cubi di bosco, erano seguiti due inverni con molti danni e due estati secche con temperature elevate: tutto questo aveva scatenato il bostrico, ma non ci si rassegnava. Gli agricoltori erano stati ampiamente finanziati, anche dal Ministero competente, e i proprietari dei boschi andavano ringraziati per questo lavoro. <strong>Gebi Mair </strong>(Grüne) è intervenuto sulla gestione della Seduta congiunta, criticandola: la conta dei voti era approssimativa, e questo dimostrava che non ci si prendeva sul serio. Al primo punto all’ordine del giorno avevano votato contro più di 19 consiglieri citati, e gli interventi che richiedevano una conta non erano stati ascoltati. <strong>Hanspeter Staffler</strong> (Gruppo vered) ha appoggiato la mozione, ritenendo però necessaria una riflessione sulle cause della situazione del bostrico: il cambiamento climatico. Invece la mozione considerava solo l’economia forestale, mentre per altri settori ci sarebbero voluti più mezzi e pazienza, per osservare l’evoluzione dei boschi e trovare soluzioni valide. <strong>La proposta è stata approvata all’unanimità </strong>(alzata di mano).<br>
<br>
SETTORE ECONOMIA</p>
Approvato l’emendamento (5 contrari), <strong>la mozione emendata è stata approvata all’unanimità</strong>.</p>
<p><strong>La Seduta congiunta prosegue domani a partire dalle 9.30 con la trattazione di ulteriori mozioni; alle 13.30 la conferenza stampa dei tre presidenti</strong>. </p>
<p>(Foto allegate: Consiglio provinciale di Trento /Matteo Rensi)</p>
<p><br></p>
**(MC)**
[Vai all'articolo online ›](https://www.consiglio-bz.org/it/comunicati-stampa/seduta-congiunta-collaborazione-con-il-gect-regolamentazione-uniforme-impatto-dei-grandi-carnivori-bostrico-indicazione-di-qualita)
Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
Sito web:[ www.consiglio-bz.org](https://www.consiglio-bz.org)
Hai ricevuto questa e-mail perché ti sei registrato all Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano.
[Apri nel browser](https://egjaabf.r.bh.d.sendibt3.com/tr/mr/sgOtuTuz-mGmrpN_GIsMzoBpULJoFwddpKfGTP44aLrT5rS2Dgu8VqRGtTicA7h4GTUOw7gqbwZoZZpTV6QerPPo2pBFpCQtVEimudjCRbWBLRwiy0ZanSxlDZCuAAotIz4qdPBbKAA-d6sZaax4KbasOWxLyesm_XxY_sliwKhIjRk6yTKeh7Uqzb8gmKX6i50) | [Annullare l'iscrizione](https://egjaabf.r.bh.d.sendibt3.com/tr/un/4S52G9d4EbDf-fwTCujB7bFUC2zva6OrpnoqBCyg9en4e7fauSsbMRorMwcG2lzzRyf-eD1pC-CLSx43QP0zdchAZwL2ipfQxJtBSpr3DrQb8kVE4xeL0VKDL52nOqb57g2bdPSJscJZrr7SSJ7IW30uHPhNLIG1dWIEQ3Rb7qs1YePqQiTkXggXjrtPpvVmwifpFIgdU3isUoST1xSmWnjAKAGzCYOpkg0lIyfG69w_Gwd_UuCIxwz98HH1nn7w0DP_GXWpwpVdkA)
Hai domande o commenti? Si prega di non utilizzare la funzione di risposta a questa e-mail, ma utilizzare il [modulo di contatto](https://www.consiglio-bz.org/it/contatti) per inviarci un messaggio.