
(AGENPARL) – dom 11 giugno 2023 Ecco il bilancio dell'insegna quattro giorni vissuta a Innsbruck per i
Campionati mondiali di corsa in montagna e trail dal 6 al 10 giugno.
VERTICAL
Ai piedi del podio l’Italia nella giornata inaugurale dei Campionati
Mondiali di corsa in montagna e trail a Innsbruck-Stubai, in Austria.
La squadra femminile è quarta nella classifica per team della prova in
salita, a soli due punti dal terzo posto, mentre chiude sesta la formazione
maschile. Dopo aver lottato per tutta la gara in caccia di una medaglia, le
azzurre vedono sfumare il sogno soltanto sul traguardo. Un gruppo che si
dimostra compatto con tre atlete nelle prime venti dell’ordine di
arrivo: 16esima
la valtellinese Elisa Sortini (Atl. Alta Valtellina) in 52:43, che per la
terza edizione consecutiva è la migliore delle italiane, 18esima la
campionessa tricolore Francesca Ghelfi (52:52) e 19esima la camuna dell’US
Malonno Valentina Belotti (52:58), poi 32esima la bergamasca della
Recastello Radici Group Vivien Bonzi (54:53) sui 7 chilometri nello
spettacolare scenario alpino da Neustift al rifugio Elferhütte per un
dislivello di 1050 metri. Oro al Kenya (17 punti), argento della Germania
(33), bronzo alla Gran Bretagna con 51 punti davanti ai 53 dell’Italia che
precede di una lunghezza gli Stati Uniti (54). In delirio il pubblico di
casa per Andrea Mayr, al settimo titolo mondiale di una carriera
straordinaria e a sette anni dall’ultima volta: aveva vinto in salita negli
anni pari dal 2006 al 2016.
Negli uomini c’è la sesta piazza per l’Italia a quota 56, in un “vertical
uphill” dominato dalle nazioni africane: Kenya 11 e Uganda 21. Gli azzurri
finiscono a undici punti dal bronzo della Svizzera (45) che mette in fila
Germania (quarta a 53) e Francia (quinta con 54). A livello individuale il
piemontese Andrea Rostan arriva 14° in 43:53 ma entra in “top 20” anche
Andrea Elia (Osa Valmadrera), 19° in 44:18. Non è la migliore delle
giornate per il campione europeo Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche
Leffe), 23° con 44:40 in attesa di tornare in gara sabato nella prova “up
and down”, mentre Tiziano Moia è 30° in 45:39.
TRAIL CORTO
Due medaglie azzurre nella seconda giornata dei Campionati Mondiali di
corsa in montagna e trail. La squadra maschile dell’Italia si prende
l’argento nel trail di 45,5 km da Innsbruck a Neustift im Stubai, tra
salite e discese sulle vette alpine austriache per un dislivello di 3132
metri, con il secondo posto in classifica dietro alla Gran Bretagna e
davanti alla Francia. A condurre il team è Luca Del Pero, 25enne brianzolo
che al debutto in Nazionale conquista il bronzo individuale dopo una gara
in rimonta, recuperando posizioni fino a entrare in zona podio a una decina
di chilometri dall’arrivo nel corso della terza e ultima ascesa. Sul
traguardo il portacolori degli Sky Lario Runners chiude in 4h22:04, con
circa tre minuti di distacco dal norvegese Stian Angermund (4h19:00) che
festeggia il suo secondo titolo mondiale consecutivo, e si avvicina anche
all’argento, a meno di un minuto dal britannico Thomas Roach (4h21:18). Di
nuovo tra i migliori il comasco Francesco Puppi (Atl. Valle Brembana),
sesto in 4h28:16 dopo l’argento della scorsa edizione, ed è ancora
fondamentale per il risultato di squadra il piemontese Cristian Minoggio
(Dinamo Team), quindicesimo in 4h36:12, poi 22° l’altoatesino Daniel Pattis
(4h42:47) e 50° il lombardo Andrea Rota (OSA Valmadrera, 4h59:27).
Tre italiane nelle prime venti, per una gara che vede sesta la squadra
femminile: undicesima la 24enne torinese Cecilia Basso (5h20:55), dopo aver
guadagnato una ventina di posizioni dalla seconda salita in avanti e
protagonista di un bel salto di qualità, 18esima Fabiola Conti (Dinamo
Team, 5h27:14) e 19esima la valtellinese Alice Gaggi (La Recastello Radici
Group, 5h27:16), quindi il 25° posto di Martina Cumerlato (Falchi
Olginatesi, 5h36:42), il 34° di Martina Chialvo (5h39:56) e il 72° di
Chiara Giovando (6h23:30). Vince la francese Clementine Geoffray in 4h53:12
che prima dell’ultima cima sorpassa la svizzera Judith Wyder, al comando
fino a quel momento e seconda all’arrivo in 4h55:13, con l’altra elvetica
Theresa Leboeuf (5h09:29) a completare il podio. Oro per la Francia anche a
squadre davanti a Svizzera e Stati Uniti.
TRAIL LUNGO
Nella prova più lunga, il trail di 85 chilometri, finisce al secondo posto
Andreas Reiterer che conquista l’argento mentre le due squadre azzurre,
maschile e femminile, sono di bronzo. Dopo aver condotto la gara per circa
quattro ore e una quarantina di chilometri nella fase centrale, autore di
una fuga solitaria, l’altoatesino si conferma sul podio iridato e riesce a
migliorare di un gradino rispetto alla terza posizione dell’anno scorso, a
novembre in Thailandia. Vince il francese Benjamin Roubiol sorpassando
l’azzurro nell’ultima salita per imporsi in 9h52:59 sul tracciato alpino
che porta da Neustift im Stubai al centro di Innsbruck, con un dislivello
complessivo intorno ai 6000 metri. Ma poi c’è il trentenne portacolori del
Dinamo Team, acclamato dal pubblico al traguardo dove il quattro volte
campione italiano arriva con il tempo di 10 ore e 46 secondi davanti allo
slovacco Peter Frano, terzo in 10h02:10. La formazione azzurra maschile si
mette al collo il bronzo alle spalle di Francia e Stati Uniti con i
piazzamenti decisivi del valdostano Davide Cheraz, quindicesimo in
10h34:34, e di Philipp Ausserhofer, altoatesino che vive proprio nella
valle dello Stubai, 23esimo in 10h54:35, quindi 52° Riccardo Borgialli,
(11h43:45), 82° Luca Arrigoni e 83° Manuel Bonardi, entrambi con 12h42:20.
Esulta anche la squadra femminile, terza nella classifica per team, e
spicca a livello individuale il brillante quarto posto di Martina
Valmassoi. Una gara sempre nelle posizioni a ridosso del podio per la
33enne cadorina, finalmente in maglia azzurra dopo l’incidente dell’anno
scorso che le ha impedito di partecipare ai Mondiali in Thailandia. È
incontenibile la gioia e l’emozione della veneta, al traguardo in 11h44:50.
En plein della Francia che si prende tutte le medaglie d’oro in palio:
Marion Delespierre (11h22:31) supera la tedesca Katharina Hartmuth
(11h29:14) a una ventina di chilometri dall’arrivo, terza l’altra
transalpina Manon Bohard Cailler (11h34:22). Nella prova corale delle
azzurre 13esima Giuditta Turini (12h15:21) e 16esima Marina Cugnetto
(12h19:57), 28esima Camilla Spagnol (13h00:26) e 29esima Francesca Pretto
(13h03:08) per il bronzo dietro a Francia e Germania.
UP&DOWN
Altre due volte sul podio l’Italia nei Campionati Mondiali di corsa in
montagna e trail a Innsbruck, in Austria, per chiudere con un totale di
sette medaglie e il secondo posto nella classifica finale per nazioni.
Nella quarta e ultima giornata il team azzurro maschile è d’argento sul
percorso di salita e discesa, in crescita rispetto al bronzo della passata
stagione. In due nella top ten a cominciare dalla settima posizione di
Cesare Maestri, con 59:28 sui 15,5 chilometri, per ripetere lo stesso
piazzamento dell’anno scorso nella gara in salita che stavolta l’aveva
visto non oltre il 23° posto. A tre giorni di distanza, il trentino si
riscatta ed è il terzo degli europei al traguardo. Si comporta bene anche
Xavier Chevrier, nono in 59:43 con l’ennesima dimostrazione di solidità da
parte del valdostano. Per la squadra è invece l’altro trentino Alberto
Vender, 14° in 1h00:32 recuperando nell’ultima discesa, mentre chiude 23°
il bergamasco Luciano Rota (1h01:28) al debutto in maglia azzurra. Soltanto
il Kenya (15 punti) davanti all’Italia che a quota 30 precede la Spagna,
terza con 43. L’Uganda si aggiudica di nuovo il titolo individuale con
Leonard Chemutai, oro under 20 nell’ultima edizione e qui vincitore tra i
senior in 56:14. Alle sue spalle il keniano Philemon Kiriago (56:22) e il
tedesco Filimon Abraham (56:27), quarto Eliud Cherop (57:26) come la
squadra ugandese che paga la controprestazione nell’ultima salita di Dismas
Yeko (46° scivolando indietro dal gruppo di testa), poi quinto il keniano
Patrick Kipngeno (57:27) che aveva trionfato nella giornata di apertura e
sesto lo spagnolo Alejandro Garcia (59:25).
Una medaglia azzurra anche nelle prove under 20. È quella di Lucia Arnoldo
che festeggia il bronzo individuale in 33:42 nei 7,5 chilometri dopo aver
lottato in discesa per il secondo posto con la spagnola Ines Herault,
argento in 33:27, mentre si impone la britannica Rebecca Flaherty (33:20).
Si concretizza così il sogno del podio mondiale per la bellunese, che da
allieva è stata la migliore delle U20 italiane in dicembre negli Europei di
cross a Venaria Reale.
Per entrambe le formazioni azzurre giovanili c’è la quarta posizione: al
femminile medaglia sfiorata con Anna Hofer 12esima (35:21), Emily Vucemillo
17esima (36:25) e Matilde Bonino 24esima (37:30). Nella gara maschile 14°
Mauro Dallapiccola (29:58) e 20° Nicola Morosini (30:23), quindi 30° il
morbegnese del GS CSI Morbegno Francesco Bongio (31:25) e 34° Francesco
Mazza (31:51), con la doppietta ugandese di James Kirwa (27:37) e Hosea
Chemutai (27:43) insidiati dallo svizzero Matthieu Buhrer (27:52).
Tra le donne è sesta la squadra assoluta dell’Italia con il 14° posto di
Francesca Ghelfi (1h10:04) e il 20° della valtellinese Elisa Sortini (Atl.
Alta Valtellina, 1h11:07), più dietro Sara Bottarelli 30esima (1h13:13) e
Vivien Bonzi 41esima (1h14:55). Ritorna sul gradino più alto la
statunitense Grayson Murphy, iridata quattro anni fa, che domina in
1h04:29. Per l’argento riesce a emergere la svedese Tove Alexandersson
(1h05:26) sulla keniana Joyce Muthoni (1h06:40) mentre a squadre vince il
Kenya nei confronti di Gran Bretagna e Francia. In un’edizione spettacolare
della rassegna iridata, con grande partecipazione di pubblico e un livello
tecnico sempre più alto, l’Italia è seconda nella classifica per nazioni
che considera i piazzamenti di tre atleti in sei gare, per un totale di 18
risultati, dietro alla Francia e davanti agli Stati Uniti confermando la
profondità del movimento.
*Fonte: Luca Cassai/fidal.it <http://fidal.it>Le foto sono libere da
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