
(AGENPARL) – ven 09 giugno 2023 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 09/06/2023, ore 19:12
Consiglio
Lavori Consiglio: disegno di legge omnibus – articolata 1
**Valutati i primi articoli. La seduta è sospesa fino alle 20 e riprenderà in notturna.**
<p>Nell’ambito della discussione articolata del dlp <a href="https://www.consiglio-bz.org/it/atti-politici/683563?tipoatto=DDL&legislatura=XVI&numattodal=134&numattoal=143&action=search&page=1">136/23</a>: <strong>Modifiche a leggi provinciali in materia di uffici provinciali e personale, comunità comprensoriali, istruzione, musei, masi chiusi e associazioni agrarie, tutela delle acque e utilizzazione delle risorse idriche, tutela del paesaggio, foreste, caccia e pesca, appalti, viabilità, sanità, assistenza, beneficenza, edilizia abitativa e igiene dei prodotti alimentari</strong>, è stato discusso <strong>l’articolo 1 relativ</strong>o alla <strong>disciplina del procedimento amministrativo</strong>, approvato dopo che il presidente<strong> della Provincia Arno Kompatscher </strong>ha spiegato che favoriva una migliore conoscenza degli atti da parte dei cittadini.</p>
<p>L’<strong>articolo 2</strong> prevede un <strong>organo tecnico-consultivo per le iniziative legislative </strong>a disposizione di Giunta e Consiglio dei Comuni. <strong>Alex Ploner </strong>(Team K) ha sostenuto che tale organo sarebbe dovuto essere a disposizione anche del Consiglio provinciale, dei gruppi consiliari e dei consiglieri, che avevano come compito principale lo sviluppo legislativo, e ha presentato un emendamento a questo scopo. Il presidente<strong> della Provincia Arno Kompatscher </strong>ha spiegato che i consiglieri si potevano avvalere dell’ufficio legale del Consiglio provinciale, inoltre all’organo ci si poteva rivolgere in caso di chiarire punti poco chiari di leggi già stese. C’era anche un problema di budget: era previsto un massimo di 25.000 € di spese. Trentino e Tirolo avevano la stessa regolamentazione. <strong>Respinto l’emendamento di Ploner e analoghi emendamenti di Marco Galateo (Fratelli d’Italia), </strong>l’<strong>articolo è stato approvato con 18 sì e 13 no</strong>. </p>
<p>(articolo 3 soppresso in commissione)</p>
<p>L’<strong>articolo 4 </strong>riguarda la <strong>disciplina della dirigenza provinciale</strong>. <br>
<strong>Maria Elisabeth Rieder</strong> (Team K) ha proposto un emendamento al fine di mantenere l’inquadramento dei componenti dell’organismo di valutazione, evitando la retrocessione a organismo di controllo: "Essi non possono essere inquadrati in modo più basso rispetto ai controllati”. L’emendamento era cofirmato dal Gruppo verde e Freiheitlichen. Rieder ha chiesto anche quale fosse la posizione della presidente del Consiglio, essendo l’organismo di valutazione collocato presso di esso, in merito alla previsione di un nuovo inquadramento più basso e senza possibilità di carriera. <strong>Magdalena Amhof </strong>(SVP) ha proposto una serie di emendamenti: per sopprimere il comma 02 in quanto già inserito nel contratto collettivo dei dirigenti; riscrivere la disposizione sull’organismo di valutazione affinché chi aveva superato un concorso di primo livello dirigenziale venisse riconosciuto tal livello: tutti gli altri restavano di secondo livello, ma con uno stipendio più alto; per introdurre la possibilità di inquadramento per procedura comparativa; per definire l’efficacia della disposizione sull’entrata in vigore della legge provinciale 6/22, per definire l'aspettativa non retribuita dei dipendenti dell’amministrazione provinciale o dell’azienda sanitaria per la durata dell'incarico dirigenziale nell’organismo di valutazione. Il presidente<strong> della Provincia Arno Kompatscher </strong>ha spiegato che la parte economica era chiarita ed essi avrebbero guadagnato di più, e che il termine di due anni di mancata copertura di un posto dirigenziale a partire dal quale decadeva la qualifica sarebbe partito dal momento dell'uscita dall'organismo di valutazione. ha aggiunto che la Giunta non poteva emanare delibere senza la copertura finanziaria. <strong>Approvati gli emendamenti di Amhof, respinto quel</strong>l<strong>o di Rieder</strong>, <strong>l'articolo è stato approvato con 18 sì, 4 no e 10 astensioni.</strong></p>
<p><strong>Approvato senza discussione l’articolo 5 sull’ordinamento delle Comunità comprensoriali </strong>(20 sì, 1 astensioni).</p>
<p>L’<strong>articolo 6 </strong>riguarda gli <strong>obiettivi formativi generali e ordinamento della scuola dell’infanzia </strong>e del primo ciclo di istruzione.<br>
<strong>Myriam Atz Tammerle</strong> (Süd-Tiroler Freiheit) ha proposto lo stralcio del comma 01 relativo all’anno obbligatorio di scuola dell'infanzia, rilevando inoltre che non si specificava che fosse l’ultimo anno. La frequenza doveva restare comunque libera. <strong>Alex Ploner </strong>(Team K) ha apprezzato la proposta ma ritenuto problematico l’obbligo e aggiunto che questo comportava lavoro aggiuntivo per le scuole dell'infanzia: la Giunta si era confrontata con i relativi dirigenti su questo? In quanto alla valutazione linguistica, bisognava occuparsi della formazione linguistica in età infantile, e qui c’erano grandi differenze tra una scuola dell’infanzia e l’altra. Cosa succedeva poi se i genitori non si presentavano ai colloqui di consulenza? Nella legge non si parlava inoltre di corsi di lingua per i genitori. In quanto ai corsi di lingua, lo stesso Achammer ha detto che faceva fatica a trovare insegnanti anch per i corsi per gli adulti. <strong>Marco Galateo</strong> (Fratelli d’italia) ha proposto la soppressione del comma 02, per evitare che i colloqui fossero una limitazione alla libera scelta della scuola, o in alternativa di eliminare le parole “anche” e “obbligatorio”, nonché di sancire il principio di gratuità dei corsi di lingua, di sostituire i termini “corsi di lingua obbligatori” con “corsi di lingua gratuiti”, e ancora che i colloqui e i corsi fossero volti ad agevolare la frequenza e non a preludere a provvedimenti selettivi e limitativi della libertá d'iscrizione. In quanto alla disposizione sui voti, per non limitare autonomia e libertà degli insegnanti ha chiesto che si prevedessero voti dall’1 al 10, invece che dal 4 al 10, anche per non disallineare l’Alto Adige dal sistema di valutazione nazionale. </p>
<p><strong>La seduta è quindi stata interrotta per un’ora. I lavori riprenderanno alle 20 in seduta notturna.</strong></p>
<p><br></p>
**(MC)**
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