
(AGENPARL) – ven 09 giugno 2023 *COMUNICATO STAMPA*
*Cagliari, 9 giugno 2023* – “È stato un confronto chiaro e propositivo che
ci auguriamo possa apportare le dovute modifiche all’approccio operativo
che deve avere la Regione Sardegna nella gestione della fauna selvatica e
soprattutto degli ingenti danni che queste specie provocano nei campi”. Lo
ha detto il presidente di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele, che oggi ha
incontrato a Cagliari, insieme al direttore regionale di Confagricoltura
Maurizio Onorato e ad altri rappresentanti delle associazioni agricole,
l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu. È stato proprio il
tema della gestione dei numeri di certe popolazioni animali e delle
devastazioni che spesso si registrano nelle colture ad aver subito
conquistato il centro del faccia a faccia. In tutti i territori della
Sardegna, complici i cambiamenti climatici e quindi l’arrivo di numerose
specie aliene sulla nostra Isola, si registrano danni che spesso vengono
ristorati con interventi economici tardivi e non sufficienti. Dai cinghiali
alle nutrie, dai cervi alle cornacchie grigie, dai mufloni ai daini,
passando per storni, gabbiani e rapaci. Questo l’elenco di chi ogni giorno
si siede alla tavola di migliaia di agricoltori e allevatori. Altrettanto
lungo è il macro-elenco delle colture e degli allevamenti colpiti:
foraggere e pascoli, orticole, vigneti, riso, cereali e api. Con l’arrivo
dell’estate, poi, il fruttifero diventa l’obiettivo principale, con meloni
e angurie in cima alla lista. “Come Confagricoltura lo andiamo dicendo da
tempo e lo abbiamo ribadito di recente con i danni provocati dai
fenicotteri rosa nelle risaie dell’Oristanese: assicurare gli ecosistemi
animali, tenendo sotto controllo le popolazioni con adeguati piani di
contenimento, è un bene per la natura e quindi per l’ambiente che ci
circonda. È un bene pubblico e come tale deve essere tutelato attraverso
investimenti e ristori adeguati verso chi perde spesso il proprio lavoro.
Gli agricoltori tutelano ogni giorno il territorio, ma non possono sfamare
di tasca propria tutta la fauna selvatica che lo popola”, ha concluso Paolo
Mele.
I lavori in Regione si sono chiusi con l’impegno assunto dalle associazioni
di inviare quanto prima, agli uffici dell’Assessorato dell’Ambiente, un
report specifico con proposte e possibili soluzioni da mettere in essere
per gestire concretamente questi problemi.