
(AGENPARL) – ven 09 giugno 2023 Chieti, 9 giugno 2023
COMUNICATO STAMPA
Lotta ai tumori: i ricercatori della “d’Annunzio”
autori di due studi pubblicati da riviste internazionali
Due studi inerenti lo sviluppo di un nuovo farmaco a bersaglio molecolare per la terapia oncologica sono
stati recentemente pubblicati dal gruppo di ricercatori diretto dal professor Gianluca Sala, docente di
Biochimica presso il Dipartimento di Tecnologie Innovative in Medicina e Odontoiatria dell’Università
degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Il farmaco oggetto delle ricerche appartiene alla classe
degli immunoconiugati (ADCs, Antibody-Drug-Conjugates), ottenuti attraverso il legame chimico di potenti
agenti antitumorali ad anticorpi monoclonali in grado di riconoscere selettivamente antigeni tumorali. Il
farmaco è stato sviluppato in collaborazione tra l’Università “d’Annunzio”, “Mediapharma srl, biotech” nata
come spin-off della “d’Annunzio”, e l’Università degli studi dell’Aquila nel laboratorio diretto dal professor
Rodolfo Ippoliti presso il Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della Vita e
dell’Ambiente. Il primo lavoro è stato pubblicato sulla rivista “Molecular Pharmaceutics” del gruppo
editoriale American Chemical Society (ACS) ed è frutto di una collaborazione con i ricercatori dell’Hunter
College e del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York. Gli studiosi hanno dimostrato che sia
l’anticorpo nudo 1959 sia l’immunocniugato 1959sss/DM4 marcati con il radionuclide Zirconio-89 possono
essere utilizzati come traccianti radioattivi per visualizzare tumori esprimenti il bersaglio molecolare
LGALS3BP. Questi incoraggianti risultati preclinici dimostrano le potenzialità dell’anticorpo 1959
nell’imaging di precisione, metodica che permette di valutare in maniera accurata e precoce la presenza di
un tumore. Nel secondo studio, pubblicato sulla rivista “Molecular Oncology” del gruppo editoriale
Federation of European Biochemical Societies (FEBS), i ricercatori, utilizzando tessuti tumorali ottenuti
direttamente dai pazienti hanno sviluppato dei modelli preclinici di glioblastoma multiforme, il più
aggressivo dei tumori celebrali, dimostrando su modelli sperimentali animali che la proteina LGALS3BP
può essere utilizzata sia come marcatore diagnostico della malattia che come bersaglio terapeutico. Lo studio