
(AGENPARL) – ven 09 giugno 2023 COMUNE DI PESARO
AMAT
in collaborazione con
CIRCO EL GRITO
STUPOR
CIRCUS
IL CIRCO CONTEMPORANEO
COME NON LO AVETE MAI VISTO
2023 V EDIZIONE
PESARO PARCO MIRALFIORE
DAL 6 AL 16 LUGLIO
PROGRAMMA
CHAPITEAU
6-7-8-9 LUGLIO ore 21
CIRCO EL GRITO
LIMINAL
ARENA
7-8-9 LUGLIO ore 19.30
ANDREA FARNETANI
GUSTAVO LA VITA
ARENA
10-11 LUGLIO ore 19.30
COMPAGNIA BELLAVITA
MENÙ DEL GIORNO
CHAPITEAU
10 LUGLIO ore 21
SIMONE ROMANÒ
HOP HOP
CHAPITEAU
11 LUGLIO ore 21
COMPAGNIA QUATTROX4
GRETEL
ARENA
12-13 LUGLIO ore 19.30
HUMBERTO KALAMBRES
EL ALETREO
CHAPITEAU
12 LUGLIO ore 21
TEATRO NECESSARIO
ATTACCHI DI SWING
PARCO
13-14-15-16 LUGLIO dalle 19 alle 21
TEATRO NECESSARIO
DINAMICA DEL CONTROVENTO
CHAPITEAU
13-14-15-16 LUGLIO ore 21
CIRCO EL GRITO
JOHANN SEBASTIAN CIRCUS
ARENA
14-15-16 LUGLIO ore 19.30
RASOTERRA
HAPPINESS
COMUNICATO STAMPA
Dal 6 al 16 luglio si rinnova a Pesaro l’atteso appuntamento con Circo El Grito per la quinta edizione di Stupor Circus, festival internazionale di circo contemporaneo promosso dal Comune di Pesaro con l’AMAT. Nei 25 appuntamenti in programma, Stupor Circus offre l’occasione a spettatori di tutte le età di conoscere un aspetto inedito di quest’arte così affascinante nell’abituale location del Parco Miralfiore con il suggestivo chapiteau allestito per l’occasione e gli spazi dell’arena.
Dal 6 al 9 luglio apertura del festival con Liminal, spettacolo di Circo El Grito, allo chapiteau (ore 21). Come in un sogno, tra immaginario e reale, tra stupore e riflessione, lo spettatore atterrerà in un luogo astratto dove il mondo onirico e quello reale si confondono. Fabiana Ruiz Diaz indaga in profondità il linguaggio circense contemporaneo rendendo l’esperienza accessibile ad ogni tipo di pubblico.
Il 7, 8 e 9 luglio nell’arena del parco (ore 19.30) Andrea Farnetani presenta Gustavo La Vita, un clown vecchio e stanco accompagnato da Pedro, suo fidato amico a quattro zampe. Gustavo, attraverso i suoi numeri di abilità, racconta la curiosità e lo stupore che il bambino dentro di lui riesce a riscoprire anche nelle cose più semplici della vita.
Menù del giorno di Andrea Farnetani e Antonio Colluccio il 10, 11 luglio all’arena (19.30) offre uno spettacolo di giocoleria comica per immergersi nell’atmosfera tipica di una trattoria italiana, grazie a un susseguirsi di evoluzioni con stoviglie e oggetti quotidiani, per un’esperienza di puro divertimento e leggerezza.
Sempre il 10 luglio alle ore 21 allo chapiteau appuntamento con Simone Romanò e il suo Hop-Hop, uno spettacolo muto che, attraverso la comunicazione non verbale, offre allo spettatore gli strumenti per entrare nel mondo immaginario dell’artista.
Stupor Circus continua l’11 luglio con Gretel di Clara Storti, allo chapiteau (ore 21), un progetto che indaga l’universo delle fiabe, la semplicità di narrazione e i piccoli segni magici o poetici che queste contengono. La suggestione di partenza è Hansel e Gretel, il perdersi in un luogo, un percorso rischioso e il tentativo eroico e quotidiano di superare il dramma.
Nelle giornate del 12, 13 luglio, Humberto Kalambres porta nell’arena (ore 19.30) El Aletreo, un viaggio nel mondo dei libri per scoprire le infinite possibilità che questi possono offrire. Gioco, meraviglia e musica trasportano lo spettatore in un universo dove sentirsi liberi e leggeri.
Sempre il 12 luglio alle ore 21 Stupor Circus si trasferisce allo chapiteau con una serata in compagnia di Attacchi di swing di Teatro Necessario. Alessandro Mori (clarinetto) e Corrado Caruana (chitarra), duo swing saltellante e spumeggiante, conducono un viaggio musicale fatto di aneddoti sorprendenti, in un’atmosfera crescente di humor ed eventi surreali, con elementi ritmico-armonici jazz e del valzer francese.
Teatro Necessario torna dal 13 al 16 luglio con Dinamica del controvento (parco, dalle ore 19 alle 21), uno spettacolo ideato da Julien Lett, un’installazione di ferro, vecchi libri e damigiane, il cui meccanismo è concepito come una giostra del tempo che coinvolge e affascina spettatori di tutte le età grazie anche alla potenza della musica classica.
Sempre dal 13 al 16 luglio allo chapiteau (ore 21), Fabiana Ruiz Diaz e Giacomo Costantini di Circo El Grito con Andrea Farnetani portano in scena Johann Sebastian Circus, uno spettacolo onirico e visionario, frutto di una ricerca sul rapporto tra circo e musica, adatto a tutta la famiglia. Una spericolata acrobata aerea, un clown equilibrista e un musicista multistrumentista prendono per mano il pubblico e lo accompagnano nella loro quotidianità, nei loro ricordi e nelle loro fantasie.
A chiudere la quinta edizione del festival dal 14 al 16 luglio sono i Rasoterra (Alice Gaia Roma e Damiano Fumagalli) con Happiness (arena ore 19.30). Come suggerisce il titolo, lo spettacolo si interroga sulla felicità, tra aspettative e sogni, offrendo momenti di spensieratezza e spunti di riflessione.
CHAPITEAU
6-7-8-9 LUGLIO ore 21
CIRCO EL GRITO
LIMINAL
un progetto di e con Fabiana Ruiz Diaz
con la collaborazione artistica di Raffaella Giordano
nelle vesti dell’uomo mutevole Gennaro Lauro
al pianoforte maestro Lorenzo Marchesini
luci Tea Primiterra
macchinista Michele Petini
costumi e occhio complice Beatrice Giannini
scenografie Olivier de Brun e Fabiana Ruiz Diaz
prodotto da Circo El Grito
coprodotto da Spazio Agreste
realizzato con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Marche
Fabiana Ruiz Diaz solleva i piedi da terra e il suo corpo si fa pura poesia. “La Repubblica”
Un linguaggio che parla a tutti perché agisce sullo stupore, per poi farsi pensiero e riflessione. “International Newsmagazine”
Esiste uno spazio di confine in cui sogno e veglia non sono distinguibili.
In Liminal una donna sola vive in un circo abbandonato, descrivendo un universo così obliquo da diventare sogno. E viceversa.
Lo spettatore, immerso in un luogo astratto, assiste ai rituali della solitudine a cui si contrappongono le evoluzioni aeree, le acrobazie e i virtuosismi di una circense in sogno.
In questo mondo di mezzo viene a fare visita un uomo mutevole. Le sue metamorfosi rafforzano il carattere assurdo, ironico e talvolta grottesco delle scene.
Liminal è un dramma circense riconducibile per affinità poetica al teatro dell’assurdo. Fabiana Ruiz Diaz rende partecipi di un raro esempio di sperimentazione multidisciplinare, che indaga in profondità i limiti del linguaggio circense contemporaneo, rimanendo però accessibile ad ogni tipo di pubblico.
La musica dal vivo del Maestro Marchesini è un elemento imprescindibile, come lo è la contaminazione con il linguaggio della scena contemporanea attraverso la collaborazione con Raffaella Giordano.
Circo El Grito nasce a Bruxelles nel 2007 dall’incontro tra Fabiana Ruiz Diaz (Uruguay) e Giacomo Costantini. Considerati dalla stampa i pionieri del circo contemporaneo in Italia, la compagnia raccoglie la più chiara tradizione circense rinnovandola nel contesto contemporaneo, per presentare spettacoli che si muovono al confine fra circo, musica, danza, magia, teatro e letteratura. Dalla Biennale Internazionale del Circo di Bruxelles all’Auditorium Parco della Musica di Roma, dal Festival di Avignon al Teatro Regio di Parma e al Teatro Pubblico Pugliese, dal Fusion Festival in Germania al Piccolo e al Teatro alla Scala di Milano, El Grito ha diffuso i propri spettacoli in Europa declinando il circo contemporaneo nei suoi tre luoghi simbolo: la strada, il teatro, lo chapiteau.
El Grito è stato riconosciuto dal Ministero della Cultura Belga, ha collaborato con il Ministero della Cultura Francese e nel 2015 è stata la prima compagnia di circo contemporanea accreditata dal Ministero Italiano della Cultura.
Con quindici spettacoli all’attivo e oltre 2000 repliche in tutta Europa, Circo El Grito rappresenta un grande motore per la sperimentazione che, codificata su l’irrefrenabile curiosità del circo contemporaneo, spazia negli ambiti della danza, del teatro, della musica e della letteratura.
Tra i suoi progetti, l’ideazione e realizzazione per l’Ambasciata di Francia della più grande co-produzione italo-francese, sostenuta dall’Institut Francais Italia; l’inaugurazione e la conclusione della sezione circense Circus+ per Matera Capitale Europea della Cultura. Ha inoltre rappresentato l’Italia ad Aarhus 2017 – European Capital of Culture (Danimarca) mentre con il Teatro Regio di Parma ha lavorato all’inaugurazione del Festival Verdi e coprodotto uno spettacolo multidisciplinare su arie verdiane. Per Milano Musica, storico festival del Teatro alla Scala di Milano, ha invece collaborato alla realizzazione di un dramma circense e musicale ispirato all’opera di Beckett.
Nel 2022 Circo El Grito annuncia la nascita del SIC / Stabile di Innovazione Circense, il primo centro internazionale di produzione multidisciplinare dedicato al circo contemporaneo riconosciuto dal MiC.
ARENA
7-8-9 LUGLIO ore 19.30
ANDREA FARNETANI
GUSTAVO LA VITA
scritto e diretto da Andrea Farnetani
con Andrea Farnetani, Valeria Di Felice, Pedro
musiche Valeria Di Felice
luci Tea Primiterra
Clown, giocoleria, equilibrismo, pupazzi e musica dal vivo. Andrea Farnetani, artista eccentrico e poliedrico, racchiude in questo spettacolo il suo repertorio maturato in più di 10 anni in giro per il mondo, e lo fa interpretare e vivere da Gustavo La Vita, il suo personaggio più recente.
Gustavo La Vita gira con il suo carretto, un grande sacco sulle spalle, una chitarra e un cane. È tutto ciò che ha e tutto ciò che è: un clown stanco e invecchiato. Nonostante ciò, la dolcezza e la curiosità del bambino rimangono in lui come una piccola candela tremolante che a tratti brilla intensa.
La voglia leggera di giocare con la gravità della vita lotta spesso con il suo lato cinico e disilluso; Gustavo rimane un clown e come tale deve intrattenere con risate, numeri di abilità, momenti empatici e poetici.
Gustavo è accompagnato da Pedro, il suo fidato amico a quattro zampe (tre e mezzo… Pedro è zoppo) che con la sua serenità e dolcezza aiuta Gustavo a gestire ansie e relazioni. Lucho e Lucha sono due vecchi pupazzi che Gustavo si porta sulle spalle e che prenderanno vita cominciando a ballare in un’atmosfera magica e nostalgica.
Chitarra, fisarmonica, percussioni, voce e loop station. La colonna sonora dello spettacolo è custodita nelle mani talentuose e nella voce melodiosa di Valeria Di Felice che accompagna e interpreta le azioni di Gustavo con note e canti come se fossero fili di un marionettista.
ARENA
10-11 LUGLIO ore 19.30
COMPAGNIA BELLAVITA
MENÙ DEL GIORNO
di e con Andrea Farnetani e Antonio Colluccio
costruzione oggetti in scena Andrea Farnetani e Antonio Colluccio
produzione Compagnia Bellavita
Uno spettacolo di giocoleria comica, dalla tipica atmosfera di una trattoria italiana con un menù visuale: numeri di abilità e scenette si susseguono come le portate di un pasto, per incuriosire e ‘abbuffare’ di emozioni il pubblico. Manipolazione di corde, di bottiglie e di piatti, trucchi incredibili con cucchiai, bicchieri, uova e tazzine da caffè, una coreografia con palloni da calcio e un finale a prova di nervi di spinning di piatti creano nello spettatore un impasto ben lavorato di sentimenti misti, dall’allegria alla tensione. Uno spettacolo pensato per intrattenere e divertire, adatto a tutti. La giocoleria è protagonista, ma lo sono anche e soprattutto il clown e la leggerezza.
CHAPITEAU
10 LUGLIO ore 21
SIMONE ROMANÒ
HOP HOP
di e con Simone Romanò
occhio esterno Leticia Vetrano e Micheline Vandepoel
costumi Giovanna Dardano
con il sostegno di Espace Catastrophe, La Roseraie, Kai Leclerc
Hop-Hop è uno spettacolo basato sulle arti circensi come la giocoleria, sul gioco di clown e sull’interazione con il pubblico, unite a una coinvolgente interazione con lo spettatore. Movimenti del corpo e comunicazione non verbale creano un forte sentimento empatico permettendo al pubblico di entrare in relazione con l’artista e il suo mondo immaginario.
Simone Romanò nasce a Roma, nel 1978. Fa il suo ingresso nel mondo del circo e della giocoleria all’età di 19 anni. Nei 2 anni che collabora con altri giocolieri, romani e internazionali e fonda, insieme al gruppo di giocolieri capitolini, Saltimbanchi alla Romana, una associazione per promuovere e diffondere questa tecnica. Nel 2001 frequenta la scuola di circo Carampa a Madrid seguendo corsi di acrobatica, giocoleria, tecniche aeree e giochi di clown. Nasce così il suo primo spettacolo solista Mattarello Show che lo vede partecipe di numerosi festival in Spagna e in Italia. Continua la sua formazione internazionale a Londra presso la scuola The Circus Space partecipando a produzioni collettive e individuali. Ha collaborato con direttori quali Mick Barnfather, Joice Henderson, FZ Company, The Kosh Company.
Forte di una formazione solida è impegnato con i suoi spettacoli in diversi paesi quali Italia, Spagna, Svizzera, Germania, Indonesia, Cina, Argentina, Turchia e Bulgaria.
Tra le collaborazioni più significative quelle con il Circo Monti, uno dei migliori circhi svizzeri e Kai Leclerc.
CHAPITEAU
11 LUGLIO ore 21
COMPAGNIA QUATTROX4
GRETEL
autrice e interprete Clara Storti
aiuto alla creazione Gaia Vimercati
tecnico audio e luci Flavio Cortese
light designer Luca Carbone
direttore di produzione Filippo Malerba
costumista Rosa Mariotti
sound designer Andrea Ferrario
scenografia e attrezzeria Maddalena Oppici e Clara Storti
sguardo esterno Ulisse Romanò e Nadia Milani
Alla base di questo progetto c’è il desiderio di indagare l’universo delle fiabe, di cui non mi interessa la morale e la dimensione retorica o psicoanalitica, ma la semplicità di narrazione e i piccoli segni magici o poetici che queste contengono.
Cerco un’estetica precisa, delicata e surreale espressa in una composizione sintetica di elementi che possano evocare atmosfere oniriche e infantili, per distaccarmi dal verismo e dal reale e lavorare sull’umano e il suo sentire esistenziale – abbandono, ostinazione, speranza – in un contesto non ordinario, con elementi fuori scala e fuori posto. Clara Storti
Un quadrato, tanti piccoli oggetti: un vassoio, una teiera, un prato all’inglese, un comodino. Poi Fritz e Oscar, silenziosi coinquilini in una minuscola casa. Gretel si muove nel suo microcosmo di piccole cose, sbadata e rigorosa, caotica e attentissima a tener vivo l’ordine bizzarro dei suoi oggetti fuori scala e fuori posto. Poi, ad un tratto, la catastrofe. Cosa vuol dire casa? Con l’immediatezza di narrazione della fiaba, Gretel percorre sola i sentieri dell’esistenza, tra circo contemporaneo, danza e manipolazione di oggetti. Un inno alla migrazione, un’ode alla tenacia del sapersi reinventare nonostante tutto. Una riflessione delicata e profonda sul chi va e chi resta, sul resistere sempre. Anche quando tutto crolla.
La suggestione di partenza è Hansel e Gretel, di cui mi interessa sul piano drammaturgico l’essere costretti ad abbandonare il perdersi in un luogo, un percorso rischioso e il tentativo “eroico” e quotidiano di superare il dramma.
Sul piano visivo il segno dei sassolini e del pane, una sorta di coda legata a casa, il filo d’Arianna costruito con semplicità e ingegno e la casa di marzapane come lussuosa meta, quel castello di carta che ti si disfa sotto i piedi, traguardo attraente e chimerico come il Paese dei Balocchi di Pinocchio.
Il cuore del progetto è la commistione, consapevole e articolata, tra corpo e oggetti scenici e la capacità che questa unione ha di costruire immagini metaforiche, inaspettate e poetiche. Gli oggetti vivono al pari del mio corpo e sono in costante dialogo con esso. Gretel è per me l’espressione di un linguaggio ibrido (visivo e fisico) in cui scenografia, universo visivo e circo siano in stretto contatto.
La relazione con gli oggetti è il motore del lavoro fisico, che si sviluppa al fine di trovare una scrittura autentica, dettagliata e assurda della corporeità. Questa ricerca parte da terra per amplificarsi e modificarsi attraverso l’utilizzo della corda aerea e degli equilibri, spostando l’elemento in/con cui si muove il mio corpo e ponendo così chiari limiti e nuove possibilità.
La volontà di lavorare su un solo nasce dall’esigenza di tuffarsi in un percorso creativo che consenta un’estrema libertà di azione e un’ostinata comprensione della propria linea artistica.
Il corpo è il linguaggio primario di questo spettacolo, che riesce a mostrare la potenza evocativa del circo nella sua capacità di astrarre la realtà attraverso metafore visive. In questa direzione, è stata presa la scelta di lavorare con gli equilibri sulla testa, in un’eterna ricerca di un centro, per costruire una figura assurda e delicata. Clara Storti
ARENA
12-13 LUGLIO ore 19.30
HUMBERTO KALAMBRES
EL ALETREO
di e con Humberto Jumenez Rios
I libri si aprono come porte e da lì escono storie che ci invitano a volare. Humberto Jumenez Rios
Kalambres è un personaggio che esplora nel mondo dei libri le infinite possibilità che sorgono dentro di loro, mondi pieni di meraviglia e di gioco.
I libri accompagnano l’immaginario di Kalambres e lo spettatore attraverso un volo tra testi e musica, per ricordare quanto sia bello giocare ed essere portati via dal vento, senza paura di essere liberi, senza paura di essere ridicoli e sorridenti.
Humberto Jiménez Ríos, artista multidisciplinare delle arti circensi, nasce in Messico nel 1990 e inizia la sua carriera in maniera autodidatta a partire dal 2007 e professionalmente a partire dal 2011 nella scuola delle arti circensi di Puebla (MX), specializzandosi in funambolismo a corda molle, giocoleria, manipolazione di cappelli e clown. Collabora con compagnie di teatro indipendenti in diversi festival in America Latina ed Europa.
CHAPITEAU
12 LUGLIO ore 21
TEATRO NECESSARIO
ATTACCHI DI SWING
con Alessandro Mori e Corrado Caruana
di Teatro Necessario Circo – centro di produzione di circo contemporaneo
Musica e comicità sono gli ingredienti di questo spettacolo per far ridere, per approfondire la storia della musica, per far conoscere musiche che giravano il mondo su una carrozza, per fare una festa manouche e swing con il duo formato da Alessandro Mori, clarinettista votato alla comicità, e Corrado Caruana, virtuoso chitarrista che scala la tastiera con il sanguigno spirito gypsy jazz.
Un salotto anni 30’, atmosfera soffusa, la gran soirées sta per cominciare. In scena il virtuosismo della chitarra manouche di Corrado Caruana (Django’s Fingers) e l’eclettismo di Alessandro Mori (Teatro Necessario) al clarinetto. Un duo swing saltellante e spumeggiante, che assorbe gli elementi ritmico-armonici jazz e del valzer francese, arricchito da improbabili strumenti a sorpresa e una loop station che sintetizza e amplifica il divertimento. Il ritmo incalza durante il viaggio musicale, fatto di ottima musica, brindisi, aneddoti sorprendenti. Un continuo crescendo di humor ed eventi surreali, che esplode in una miriade di strumenti musicali. Un duo irrefrenabile per due ore di puro divertimento, virtuosismo musicale e comicità.
Clarinettista votato alla comicità, Alessandro Mori con la compagnia Teatro Necessario ha all’attivo più di 1500 repliche di spettacoli tout public, che hanno entusiasmato gli spettatori di 4 continenti in più di 40 paesi.
Chitarrista da sempre, Corrado Caruana è stilisticamente considerato un importante discendente del leggendario Django Reinhardt. Ricerca, studio e passione lo hanno portato a suonare con Stochelo Rosenberg, uno dei suoi punti di riferimento.
PARCO
13-14-15-16 LUGLIO dalle 19 alle 21
TEATRO NECESSARIO
DINAMICA DEL CONTROVENTO
ideato da Julien Lett
pianoforte dal vivo Irene Michailidis
responsabile del progetto Leonardo Adorni
coproduzione Teatro Necessario Circo – centro di produzione di circo contemporaneo
Tutti Matti per Colorno – festival di circo contemporaneo, teatro e musica all’aperto
e Compagnie Grandet Douglas (FR)
in collaborazione con La Francia in Scena stagione artistica dell’Institut francais Italia
realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia
con il sostegno dell’Institut francais e Fondazione Nuovi Mecenati
La musica vi ha mai fatto volare? E navigare? Dinamica del Controvento è la vostra occasione: in un viaggio senza tempo e senza spazio, questo affascinante carosello musicale porterà lontano senza dover muovere un passo. Salite a bordo della nostra speciale bilancia, fatta di musica e persone: insieme cercheremo un nuovo equilibrio in questo folle mondo che sembra sempre pendere da una parte.
Teatro Necessario
Una macchina del tempo, un sogno ad occhi aperti, un momento di sospensione, di fantasia, un gioco fragile e ipnotico alla ricerca di equilibrio e di stabilità. Gli spettatori vengono trasportati dalle suadenti note di un pianoforte suonato dal vivo e cullati dal lento movimento di un tappeto che si libra a mezz’aria, ruotando senza sosta. Chi sale a bordo è invitato a lasciare a terra peso, gravità, pensieri e a varcare la soglia di un mondo in cui la musica riempie il tempo e ne fa uno spartito da suonare, una pagina dopo l’altra, un giro dopo l’altro.
Dinamica del Controvento è un’installazione di ferro, vecchi libri e damigiane, il cui meccanismo è concepito come una delle giostre del tempo che fu, ma con un magico potere in più, quello di portare la musica classica per le strade e le piazze di tutta Italia, coinvolgendo e affascinando spettatori di tutte le età.