
(AGENPARL) – gio 08 giugno 2023 Crpm, violenza contro le donne, esperienze europee a confronto. Il progetto
toscano
Scritto da Antonio Cannata e Camilla Marotti, giovedì 8 giugno 2023 alle
18:19
La Toscana delle donne è protagonista della sessione della Crpm sulla
violenza di genere, l'appuntamento in sala Pegaso che precede il Bureau
politico della rete europea delle Regioni periferiche e marittime in
programma domani per l'intera giornata in palazzo Strozzi Sacrati.
In coincidenza con la giornata in cui la stampa nazionale annuncia la
stretta governativa contro la violenza di genere, sulla scia degli ultimi
fatti di cronaca, la Toscana intercetta gli obiettivi dichiarati della
sessione di lavoro che ospita, tra gli altri, Maria Sierra Amas (Istituto
delle donne dei Paesi Baschi, regione coordinatrice della Task force Crpm
sul genere): comprendere il quadro comunitario sulla violenza di genere e
il ruolo potenziale delle regioni; promuovere uno scambio di conoscenza
sulle pratiche regionali esistenti; esplorare i finanziamenti europei e le
opportunità per le regioni per affrontare ulteriormente il fenomeno.
E' l'obiettivo del seminario che prende il via nel pomeriggio, dal titolo
“Le regioni in prima linea per un'Unione dell'uguaglianza”. La
discussione parte dalla proposta di Direttiva contro la violenza di genere
approvata a marzo dalla Commissione europea: gli Stati membri sono tenuti a
garantire meccanismi efficaci di cooperazione e il coordinamento con
diversi enti, compresi gli enti locali e le Regioni. “L'Unione europea
punta attraverso i suoi organismi a sviluppare una politica di contrasto e
di utilizzazione di risorse e indubbiamente la Toscana ha una sintonia con
questo percorso”, ha affermato nel suo intervento il presidente Eugenio
Giani, che ha ricordato la “grande attenzione rivolta al contrasto della
violenza sulle donne attraverso le misure che stiamo finanziando anche
grazie ai fondi europei”.
“Sono felice che in un consesso così importante ci sia spazio per
parlare della violenza di genere; la Regione ormai da quasi un anno porta
avanti La Toscana delle donne, che affronta anche questa questione” ha
dichiarato la capo di gabinetto Cristina Manetti, ideatrice del progetto.
“Dall'inizio dell'anno nel nostro paese sono avvenuti già 45
femminicidi, il tema è davvero molto importante e la via di risoluzione
purtroppo è ancora lontana. Noi possiamo lavorare sicuramente dal punto di
vista culturale, perché serve uno scatto, e dobbiamo stare ancora più
vicini alle donne vittime di violenza”. Secondo Manetti “E' importante
cercare di creare percorsi che rendano libere le donne che hanno subito
violenza all'interno del proprio nucleo familiare” e le Regioni possono
comunque “indirizzare le politiche di propria competenza verso un aiuto
concreto alle donne, come nel caso delle politiche attive per stare al loro
fianco per reinserirle nel mondo lavorativo dopo che hanno subito violenza,
cosa che Arti fa da anni”. Le cose da fare sono ancora molte: “Per
esempio in Toscana è attivo da anni il codice rosa, ovvero un percorso che
aiuta le donne una volta che entrano in ospedale non solo da un punto vista
sanitario ma anche legale”. “Oggi – ha concluso Manetti – è
l'occasione per confrontarci con tante altre esperienze anche europee,
perché il confronto e la riflessione sono sempre un momento importante di
crescita per tutti”.