(AGENPARL) - Roma, 3 Giugno 2023(AGENPARL) – sab 03 giugno 2023 N. 481 – 3 giugno 2023
ALLUVIONE: COLDIRETTI, IL FANGO SECCA E SOFFOCA 100MILA ETTARI
Strato di limo e sabbia su vigneti, frutteti, ortaggi, frumento e altre colture
L’acqua ha lasciato il posto nei campi coltivati ad un fitto strato di limo e sabbia che crea una crosta impermeabile soffocando il terreno e rendendo impossibili gli scambi gassosi fondamentali per le radici e la vita delle piante. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti sugli effetti dell’alluvione in Emilia Romagna che mettono a rischio la fertilità su oltre centomila ettari coltivati.
I raccolti di ortaggi, grano orzo, mais, girasole, colza e soia coperti dal fango sono andati completamente perduti ma per recuperare la funzionalità dei campi e tornare a seminare è necessario – sottolinea la Coldiretti – arare in profondità per rimescolare gli strati del terreno e diluire la presenza di limo e sabbia in superficie. Per frutteti e vigneti occorre cercare di intervenire appena possibile, per evitare che l'asfissia radicale uccida le piante con la perdita di produzione per i prossimi quattro o cinque anni. Occorre in particolare – precisa la Coldiretti – provare a rimuovere lo strato superficiale per arieggiare il terreno senza danneggiare le radici delle piante.
Una emergenza che – continua la Coldiretti – andrebbe affrontata dagli agricoltori con interventi rapidi e costosi che sono però difficili da realizzare nella attuale situazione con mezzi meccanici inservibili e strade interrotte.
Si tratta di cercare di far tornare a vivere – sottolinea la Coldiretti – un territorio con oltre 25mila ettari di frutteti con nell’ordine pesche e nettarine, kiwi, albicocche, susine, pere, kaki, ciliegi e castagni mentre in altri 25mila ettari sono piantati vigneti ma ci sono anche migliaia di ettari coltivati ad orticole come patate, pomodoro, cipolla e altro anche per la produzione di sementi. Oltre 60mila ettari sono coltivati a grano duro per la pasta, grano tenero per il pane, orzo, sorgo e mais. Su altri 7mila ettari si estendono le coltivazioni di girasole, colza e soia.