(AGENPARL) - Roma, 2 Giugno 2023(AGENPARL) – ven 02 giugno 2023 *Antonio Giordano, **giornalista del “Corriere dello Sport”, è intervenuto
a** Radio Marte **nel corso di **Forza Napoli Sempre **condotto da Gianluca
Gifuni:* *“Kvaratskhelia è vicino al rinnovo del contratto? Se il Napoli
del futuro fosse quello del georgiano già mi sembra una bella certezza
visto che si tratta della sorpresa più grossa dell'ultimo mercato. Ma
finché non si entra nel vivo del mercato questo è ancora il Napoli di
Osimhen a meno che non arrivi un'offerta alla quale non si può dire di no e
questo vale per il calciatore e per la società. Osimhen alla fine è un
affare gigantesco. L’allenatore ed il direttore sportivo saranno scelti da
De Laurentiis. Che, da Donadoni in avanti, sceglie sempre l’allenatore,
tranne su Gattuso. Se arrivasse Italiano Dodò mi piacerebbe ma sarebbe
complicato incastrarlo con Di Lorenzo, non so quante partite giocherebbe il
difensore della Fiorentina. A destra in attacco forse si può aprire una
finestra perché Lozano credo abbia intenzione di trovare soluzioni diverse,
visto anche il contratto in scadenza. C'è un esterno del Lille di contenuti
tecnici elevati, Zhegrova, ma Nico Gonzalez è un bel giocatore ed è costato
non poco. Credo che gli addii di Giuntoli e Spalletti non siano tribolati.
Quanto a Giuntoli c'è un pregresso e quindi forse è giusto separarsi adesso
senza spargimento di ulteriore veleno”*
*Fabrizio Vettosi, **economista, è intervenuto a** Radio Marte **nel corso
di **Forza Napoli Sempre **condotto da Gianluca Gifuni:* *“Per me il Napoli
è un'azienda che va al di là degli uomini, dipende dalle scelte manageriali
per cui un'azienda sopravvive agli uomini. Altrimenti sarebbe una specie di
gioco, di scommessa. L'azienda deve essere in grado di scegliere gli uomini
giusti. E a Napoli si fa da 14 anni. Secondo me, infatti, la vittoria di
quest'anno non è l'inizio di un ciclo bensì la maturazione. Dunque
l'obiettivo attuale deve essere mantenere il posizionamento dell'azienda.
Per me gli uomini non sono indispensabili per raggiungere gli obiettivi.
Kim e Osimhen assicurano delle grandi plusvalenze. Osimhen è quasi
ammortizzato perché il Napoli applica i criteri di ammortamento suggeriti
dai principi contabili Uefa e quindi accelera l'ammortamento nei primi anni
quando i calciatori hanno meno di 28 anni. Perché l'art. 17 della Uefa
consente ai calciatori teoricamente di svincolarsi automaticamente dopo un
biennio attraverso il pagamento di un parametro da una federazione
all'altra. È una clausola scattata poche volte e uno dei calciatori che
l'ha usata è stato Morgan De Sanctis quando andò al Besiktas ed è una
clausola molto pericolosa perché la società non ha diritto ad alcuna
controprestazione in caso i giocatori passino ad altra federazione. Anche
se, secondo me, Osimhen per il tipo di calciatore, per il tipo di mercato
che ha e per il ruolo che ricopre diventerà un'operazione tipo Cavani, dal
punto di vista gestionale. Cioè si cercherà di aumentarne lo stipendio
allungandolo e consentendo una vendita con maggiore potere contrattuale
l'anno prossimo. Mentre per Kim credo sia possibile che vada via. Credo che
il Napoli del futuro possa essere quello di Kvaratskhelia. Anche se è un
calciatore piuttosto conosciuto dagli avversari ed avrà, quindi, maggiori
difficoltà a giocare come sa. Ma essendo un talento potrebbe essere ancora
un giocatore decisivo. Soprattutto se giocheremo sempre col 4-3-3. potrebbe
essere un 4-2-3-1 se viene Thiago Motta come mi auguro. Perché è una
persona di un profilo estremamente colto, uno studioso quasi maniacale, ha
un'esperienza internazionale sia da calciatore, intelligente quale era, sia
da tecnico. Quindi è un profilo di allenatore che vedo con grande futuro e
talento. Anche perché il futuro è degli allenatori di 40 anni. Italiano è
altrettanto bravo, altrettanto maniacale però lo vedo caratterialmente più
difficile. Motta ha un carattere molto riservato, duro, ma anche
colloquiale con i suoi datori di lavoro, col management delle squadre con
cui ha lavorato. Italiano è più difficile, complesso. Temo che con De
Laurentiis si possano creare potenziali frizioni. Il Napoli deve fare
quello che ha sempre fatto. Deve stare tra le prime 8-10 squadre europee,
deve sempre essere in Champions e non deve mai perdere l'equilibrio
economico-finanziario. Così ha già fatto i ¾ dell'opera. Il resto è il
caso”.*
*Giuseppe Cannella, **dirigente e consulente di mercato, è intervenuto
a** Radio
Marte **nel corso di **Marte Sport Live **condotto da Dario Sarnataro:** “Mi
auguro che l’erede di Spalletti sia un italiano, la nostra scuola ha sempre
insegnato calcio al mondo. Spalletti ha fatto un lavoro incredibile, De
Laurentiis da lui ha avuto veramente il massimo, perché ha ottenuto
risultati sportivi eccezionali, risultati economici notevoli e la
valorizzazione del prodotto. Non sarà facile raccogliere la sua eredità, il
patron avrebbe dovuto fare di più per trattenerlo, anche se non so le cose
come sono andate in particolare. Per la panchina azzurra a me piace
Italiano, l’ho avuto come calciatore ed è in continua evoluzione. L’attuale
tecnico viola è un tattico, per qualità di gioco ed intensità è molto
vicino a Gian Piero Gasperini, però è giovane ed ha voglia di migliorarsi.
Magari ci stupirà emulando al meglio Spalletti anche nella valorizzazione
del patrimonio calciatori Altro profilo interessante è Thiago Motta, oggi
al Bologna. Allenatori stranieri? In Italia non è semplice, abbiamo una
cultura del tutto diversa, anche per quanto riguarda l'alimentazione. Sono
particolari, all'estero… Avendo una grande esperienza al riguardo, io
continuerei un progetto sul territorio nazionale, dove il Napoli può fare
molto bene ancora, alla fine le gare internazionali sono circa una decina,
quindi… Tra* *Kim Min-jae* *e* *Victor Osimhen**, chi può rimanere? Il
coreano ha una clausola e c'è poco da fare: se trova chi la paga, va via.
Per Osimhen dipende dall'offerta: un attaccante del suo rendimento non è
facile da trovare; quindi, arriveranno proposte importanti e non per forza
facili da rifiutare”.*
*Carlo Laudisa, **giornalista della Gazzetta dello Sport, è
intervenuto a** Radio
Marte **nel corso di **Marte Sport Live **condotto da Dario
Sarnataro**: **“Giuntoli
alla Juventus entro una settimana? Ho scritto un articolo su questa
situazione, perché da ambienti juventini ho saputo che Giuntoli ha
assicurato che entro 7 giorni dovrebbe diventare il ds della Juventus. E ha
due piani per diventarlo: quello A prevede un incontro liberatorio, con
dimissioni, con il Napoli di De Laurentiis. Quello B eventuali azioni
legali. Ma anche la Juventus ha un piano B, perché non potrà aspettare in
eterno Giuntoli. In via alternativa ha infatti allertato Manna come nuovo
ds. Il post Spalletti? Credo che ci sia in questo momento un duello tra
Sergio Conceicao e Italiano per diventare il nuovo allenatore del Napoli.
Il portoghese* *ha una clausola da 18 milioni di euro, ma il* *Napoli* *non
vorrebbe pagare. L'agente del tecnico lusitano, **Jorge Mendes**, **ha già
avviato la pratica per liberarlo dal Porto e De Laurentiis sta seguendo gli
sviluppi. Anche Italiano ha il contratto di un anno con la Fiorentina e
quindi dovrebbe essere liberato, ma ogni discorso con il cliub viola è da
rimandare a dopo la finale di Praga di Conference League. De Laurentiis ha
sempre avuto l'intuito di fare scelte a sorpresa e vincenti. Persino
Maurizio Sarri poteva apparire un azzardo, invece si è rivelato una scelta
ottimale. Rafa Benitez* *aveva fatto tanto in campo internazionale e si è
inserito bene, ma da Gattuso in poi non c'è stato un identikit classico. Il
presidente ama scegliere il meglio in base alle situazioni e all'età dei
candidati. Il binomio Conceicao-Italiano mi sembra di tantissima qualità.
Italiano ha idee tattiche innovative e, non a caso, ha saputo tendere la
vita difficile a tutti, anche allo stesso Napoli. Allenatore capace,
trasmette grande grinta, ha idee chiare e anche una certa capacità nel
gestire gli spogliatoi. Conceicao ha esperienza rilevante nelle coppe, alla
guida di squadre sempre propositive. L'impressione è che la decisione
finale dipenderà dalle difficoltà che si avranno per arrivare all'uno o
all'altro”.*