
(AGENPARL) – gio 01 giugno 2023 [image: image.png]
*Confimi Industria in audizione al Senato*
*su Revisione sistema incentivi alle imprese *
Roma, 1 giugno 2023 – Riodinare e semplificare. Queste le parole d’ordine
per Confimi Industria audita stamane sul DDL Incentivi imprese dalla 9°
Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione
agroalimentare del Senato.
“Bene il contesto iniziale di riferimento e l’obiettivo finale che i
disegni di legge si pongono anche perché la fotografia attuale ci dice di
alcune inefficienze – ha sottolineato durante il suo intervento Fabio
Ramaioli, Direttore Generale di Confimi Industria – dalla sovrapposizione
di iniziative e di strumenti, alla mancanza di informazioni rispetto
all’amministrazione e ai soggetti coinvolti nelle misure fino a una
mancanza di sostegno finanziario adeguato per non parlare del duplicarsi di
strumenti di informazione e di rendicontazione”.
Nonostante questo, le imprese della manifattura che Confimi Industria
rappresenta hanno dimostrato di sapere mettere a frutto tali opportunità:
l’81% delle imprese intervistate dal Centro Studi di Confimi proprio
sull’utilizzo degli incentivi ha dichiarato di aver investito nel 2022 per
l’ampliamento o l’ammodernamento degli impianti, per l’ampliamento della
capacità produttiva e in digitalizzazione. Queste le prime tre voci.
Scendendo nel dettaglio dei decreti in esame, Ramaioli ha riferito che “si
ritengono sicuramente utili i criteri di catalogazione delle finalità del
sostegno, della fase della vita dell’impresa (start up, sviluppo, declino),
degli ambiti dello sviluppo economico”. “È inoltre opportuno mantenere alta
l’attenzione sul livello di complessità e di dimensione dei progetti da
agevolare affinché siano corrispondenti al tessuto produttivo”.
Si concorda anche sulla predisposizione di un “codice degli incentivi” e
l’augurio di Confimi è che si tenda a un sistema pensato per le PMI:
rendere uniforme e leggibile la struttura delle agevolazioni e il sistema
di divulgazione degli incentivi e dei tempi previsti, nonché uniforme il
sistema di presentazione delle domande, il relativo asset documentale e il
sistema di rendicontazione.
La Confederazione ha inoltre portato l’attenzione sull’importanza di
valutare le ricadute di genere dei singoli provvedimenti e sulla stringente
necessità di rimodulare la definizione di imprenditrice oggi anacronistica
e assimilata – nel campo di fondi, incentivi e bandi – a una libera
professionista.
Non solo analisi ma anche proposte da Confimi Industria. “Si crei un
portale unico digitale per la gestione delle istruttorie (cassetto unico),
anche dal versante beneficiari” ha proposto il Direttore Generale Ramaioli.
L’esperienza vissuta con gli aiuti Covid-19 e l’autocertificazione TF è
solo la goccia che spinge ad un ripensamento generale – nell’interesse
semplificatorio tanto della PA quanto dei contribuenti – sul modo di
gestire le istruttorie, l’erogazione, la fruizione e il monitoraggio dei
vari incentivi destinati agli operatori economici (imprese e
professionisti).
“Serve uno sforzo che coinvolga tutta la PA affinché si studi l’ipotesi di
creare un portale unico digitale a cui tutte le amministrazioni di volta in
volta coinvolte dovranno fare riferimento al fine di progettare le
istruttorie delle singole misure – ha spiegato Confimi in audizione – il
portale dovrà essere collegato al Registro imprese e all'Anagrafe
tributaria e gli operatori beneficiari, con Spid e CNS, dovranno fare tutto
esclusivamente da questo portale, compresa (ove necessario) l’eventuale
delega all’intermediario”. Benefici anche per la PA, “la singola
amministrazione competente dovrà pianificare per tempo (prima di aprire
l'accesso alle agevolazioni) tutto quello che serve ai vari fini (anche
statistici o di controllo della contabilità pubblica) compreso, in
particolare, ove necessario ad es. l'aggiornamento del Registro Nazionale
Aiuti (RNA)”.