
(AGENPARL) – mar 30 maggio 2023 Da CISL Roma Capitale e Rieti
Roma è al 32° posto nel capitolo riservato agli anziani e in
posizione numero 104 (quart’ultima) invece nella classifica
riservata ai giovani. Parliamo dell’indagine presentata al festival
dell’economia e pubblicata dal quotidiano Il Sole 24 Ore. Verrebbe
da dire che da ragazzi è meglio stare altrove per poi tornare nella
Città Eterna in età più matura. Il punto sono i parametri
utilizzati, che scattano una fotografia netta: per l’assistenza
domiciliare, per i posti letto nelle Rsa, per il trasporto, per il
consumo di farmaci per malattie croniche (ma anche per la
depressione), per la speranza di vita e perfino per le biblioteche la
Capitale”.
Se invece parliamo di giovani che non studiano e non lavorano, di
disoccupazione, di canoni di locazione, di laureati e più in
generale di prospettive per immaginarsi un futuro e poi costruirlo,
allora Roma frana. Non sono dati che ci sorprendono, ma che anzi
rafforzano il nostro convincimento che per cambiare davvero
“verso” occorre uno sforzo enorme e proiettato nel tempo.
Intercettare e mettere a terra il Pnrr è una condizione
fondamentale, ma non basta. Serve una rivoluzione culturale
nell’approccio ai problemi. Penso per esempio all’attenzione nei
confronti della scuola, della formazione, dello sport e del tempo
libero. Altrimenti non avrà più senso neppure la domanda “che
futuro lasciamo ai nostri giovani”? In questo caso di Roma. Perché
giovani semplicemente se ne andranno. Bene invece i risultati che
riguardano gli anziani. Ma non si tratta di categorie
“alternative”. L’una non esclude l’altra. Oggi Roma è una
città per anziani e non per giovani.
Enrico Coppotelli,
segretario generale
della Cisl Lazio
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