
(AGENPARL) – lun 29 maggio 2023 *Enzo Bucchioni*, giornalista, è intervenuto su *Radio Marte* in *Forza
Napoli Sempre* condotto da Gianluca Gifuni:* "**L'aver accettato la
richiesta di Spalletti, di avere un anno sabbatico, è stato un bel gesto da
parte del presidente De Laurentiis. Il numero uno del club azzurro ha
capito lo straordinario lavoro, tutto quello che ha portato Spalletti a
Napoli, anche a lui, ha capito il momento psicologico di un allenatore che
è fatto così, dà sempre il massimo ovunque sia stato. L'immagine che ho di
Spalletti è quella che è arrivato sul suo Everest personale dove si siede
un attimo guardare quello che c'è attorno, per capire ed assaporare fino in
fondo un qualcosa di straordinario che ha fatto. De Laurentiis l'ha capito,
è inutile forzare per tenere un allenatore che non ha più motivazioni o
quanto meno vuole un momento della sua vita diverso. Quindi è anche giusto
che si goda questo momento. L'allenatore del Napoli vuole consolidare la
memoria di qualcosa di straordinario che ha fatto in questa città, per
Napoli e con Napoli. Perché secondo me Spalletti è napoletano come i
napoletani. Perché è uno che con la memoria resta rispetto a tanti
allenatori o calciatori che vanno e vengono. **Osimhen ha meritato
ampiamente il titolo di capocannoniere del campionato. È un attaccante che
ha raggiunto un livello di continuità e da Spalletti ha tratto più
giovamento di tutti. Ha imparato a giocare per la squadra e la squadra ha
imparato i suoi movimenti, l'ha agevolato. Osimhen in questo momento come
nessuno butta la palla in rete. Forse in Europa solo Haaland. Quest'anno la
mancanza del nigeriano si è vista di più rispetto allo scorso anno perché è
più dentro la squadra. Stagione straordinaria la sua e quella di tutto il
Napoli. Credo sia stato giusto aver dato spazio a tutti quando parliamo di
gruppo. Il gruppo è anche composto da quelli che hanno giocato meno, che ti
hanno supportato e si sono allenati con te, dandoti la possibilità di
crescere. **Secondo me, quando lo scudetto arriva dopo 33 anni, non si può
mettere in discussione il lavoro dell'allenatore. Trovatemi una sola
squadra, nel mondo del calcio, che parte ad agosto ed arriva a maggio con
la stessa intensità e tutto il resto? Non c'è ancora. Di fronte ad un
capolavoro del genere io dico ma chi se ne frega di come è venuto. È venuto
e basta" *
*Enrico Fedele*, dirigente e opinionista, è intervenuto su *Radio
Marte* in *Forza
Napoli Sempre* condotto da Gianluca Gifuni*: “**Stare a Napoli è un
privilegio ma ci sono degli obblighi particolari. Non può passare la
riconoscenza per generosità. Se De Laurentiis fosse stato generoso doveva
parlare di riconoscenza. Perché non è stato certo generoso mandare una pec
un mese prima. Da un punto di vista commerciale ha ragione ma non si può
parlare di generosità, bensì riconoscenza. **Il ciclo del Napoli non è
finito senza Spalletti che non va d'accordo con il presidente del Napoli.
Infatti sono mesi che dico che Spalletti avrebbe fatto bene a lasciare
anche perché noi non sappiamo il Napoli che verrà visto che Kim è già
andato via e non sappiamo ancora che cosa farà Osimhen. A Napoli siamo
passionali e ci affezioniamo. Io dico non vi affezionate. A Nessuno. A me
fa piacere che Spalletti và via, mi fa piacere per lui. In chiave Napoli,
io non mi affeziono a nessuno. Tra l'altro oggi Spalletti và via da
vincitore; se fosse andato via l'anno prossimo ad inizio o metà campionato
questo non si sarebbe verificato. Poco fa ho letto che davano per certo
sulla panchina del Napoli Italiano, il quale fa giocare le squadre molto
bene ma cura poco la fase difensiva. È un figlio di Zeman. Ma, le sue, sono
squadre molto propositive, che hanno proposte di sovrapposizione delle
varie catene, di tagli degli esterni ad andare in mezzo ma in tutto questo
non bisogna dimenticare la fase difensiva. Io sono per Luis Enrique.
L'alternativa è il ritorno di Benitez.” *
*Maurizio Pistocchi*, giornalista, è intervenuto nel corso della
trasmissione *Marte Sport Live*, condotta da Dario Sarnataro, in onda su *Radio
Marte*: *“Tra Spalletti e il Napoli chi ha più da perdere? Per me perde più
il calcio, perchè il Napoli e il tecnico erano un'accoppiata fantastica che
dava spettacolo. E a tutti noi, amanti di calcio, non fa mai piacere quando
finiscono queste belle storie. Il Napoli non ha solo vinto uno scudetto
strameritandolo, ma è stata una vittoria insieme della squadra, del gioco,
della società. Un successo di tutti, laddove quello di Maradona è ricordato
soprattutto come la vittoria di Diego, che rese possibile quello che per il
Napoli era stato fino a quel punto impossibile. L'erede di Spalletti? Luis
Enrique sarebbe un'ottima soluzione, ha un'idea di calcio moderna, sa
gestire i singoli, sarebbe in grado di fare benissimo, ma dipende dai
calciatori che avrà a disposizione. Se, come mi dicono, andranno via sia
Kim che Osimhen non sarà facile. E' già molto complicato ripetersi, più che
vincere. Le alchimie umana, tattica, tecnica e ambientale che portano allo
scudetto non sono facilmente ripetibili. Allegri? E' stato fallimentare
alla Juventus. I problemi societari o esterni talvolta cementano, come
capitato all'Italia del 1982 o del 2006. Non è successo lo stesso a questa
Juve, che anche ieri col Milan ha dimostrato di non avere gioco: i
calciatori improvvisavano senza avere un'idea di quello che si doveva fare
”*
*Gino De Canio*, allenatore ed ex azzurro, è intervenuto nel corso della
trasmissione *Marte Sport Live*, condotta da Dario Sarnataro, in onda su *Radio
Marte*:
*“Chi perde di più dal divorzio Spalletti-Napoli? Diciamo che con lo
scudetto hanno vinto tutti ed ora forse tutti hanno da perdere qualcosa. Le
cose però nella vita e anche nel lavoro cambiano, niente è per sempre. Dopo
Sarri si pensava che al Napoli fosse finito il calcio, e invece la squadra
è addirittura migliorata sino a vincere il titolo. Da questa vicenda ognuno
ne esce arricchito, di certo è un peccato, perchè Spalletti poteva dare
ancora molto al Napoli e anche Napoli al tecnico. Credo che l'allenatore
abbia maturato da tempo questa decisione,è rimasto male per le critiche
dello scorso anno. Il divorzio rasserena tutti ma potrebbe danneggiare sia
l'una che l'altra parte. Resta, per il Napoli, un patrimonio calcistico e
umano importante, il valore dei calciatori, le loro conoscenze e la loro
consapevolezza. Ne beneficerà il nuovo tecnico. Chi preferisco? Luis
Enrique è un grande allenatore, per concetti di gioco e mentalità, ma
dipende sempre molto da quali calciatori avrà a disposizione. I giocatori
restano fondamentali. A me piace molto anche Thiago Motta, ha un modo di
sviluppare calcio simile a quello di Spalletti. Sicuramente chi viene non
dovrà stravolgere il lavoro di Luciano, solo un folle lo farebbe. Per
questo dico che anche Gasperini potrebbe fare bene, perchè di certo non
resterebbe ancorato alla difesa a tre ma si adeguerebbe”*
*Massimo Agostini,* allenatore ex attaccante del Napoli, è intervenuto nel
corso della trasmissione *Marte Sport Live*, condotta da Dario Sarnataro,
in onda su *Radio Marte*: *“Osimhen capocannoniere? Un altro trionfo del
Napoli, merito della società aver creduto in lui e grandi meriti li ha
anche Spalletti che lo ha migliorato notevolmente. Ora il nigeriano fa
salire la squadra, sa dialogare con i compagni. Ha vissuto una stagione
importantissima perchè è un terminale del gioco fortissimo, in campo aperto
è imprendibile e in area è molto temibile, specie nel gioco aereo. Senza di
lui il Napoli perde qualcosa, anche se avrebbe altre vie per trovare il
gol. Victor è un attaccante moderno completo ma se dovesse arrivare
l'offerta indecente sarebbe difficile rifiutarla” *