
(AGENPARL) – ven 26 maggio 2023 CGIL SICILIA
UFFICIO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
Disabilità: Cgil, in Sicilia livelli essenziali di prestazioni sociali
non garantite. Il sindacato chiede alla regione un piano integrato per
superare le criticità e garantire diritti e inclusione sociale
Daita: il decreto lavoro non dà le risposte necessarie e in tanti
rischiano di essere esclusi dall’assegno di inclusione
Palermo, 26- mag- Un piano integrato della Regione che guardi al tema
della disabilità e non autosufficienza nella sua complessità, mettendo a
regime gli interventi necessari e le relative risorse per garantire
inclusione e diritti di cittadinanza a tutti i soggetti interessati, dai
più giovani ai più anziani, e supporto adeguato alle famiglie: lo
sollecita la Cgil Sicilia, che oggi ha presentato la piattaforma di
proposte e richieste elaborata assieme alle categorie Funzione pubblica
e Spi. La costruzione del piano in questione, per la Cgil, “deve
coinvolgere non solo soggetti istituzionali e parti sociali, ma anche il
mondo dell’associazionismo e del terzo settore”. Primo destinatario del
documento del sindacato è il governo della Regione che finora “ ha messo
in campo provvedimenti frammentari, spesso sull’oda dell’emergenza- ha
detto Francesco Lucchesi, segretario confederale Cgil Sicilia- non dando
risposte adeguate, in una regione dove i disabili sono il 6% della
popolazione e dove la non autosufficienza costituisce un’emergenza
sociale con oltre 13 mila disabili gravissimi e tremila gravi e nella
quale i livelli essenziali delle prestazioni sociali non vengono
garantiti”. Il documento della Cgil, oltre sul diritto alle cure e
all’assistenza sanitaria si concentra sui diritti al lavoro, allo
studio, alla vita sociale, alla partecipazione democratica”. “Siamo
impegnati per la costruzione di un welfare universale e di qualità- ha
detto Franco Cangemi, responsabile del dipartimento disabilità della
Cgil regionale-con gli obiettivi della garanzia dei diritti per tutti, a
partire dai soggetti più fragili”.
Tra i problemi emersi quello dell’assistenza igienico- sanitaria agli
studenti con disabilità grave. Per la Cgil “i servizi integrativi e
migliorativi devono essere strutturali ed erogati a partire dal primo
giorno di scuola”. Cosa che attualmente non accade. Succede invece che
si tenti la riduzione delle ore, come è accaduto a una studentessa di
Agrigento per decisione del Libero consorzio, la cui famiglia ha fatto
ricorso alla magistratura contro l’ente vincendo la causa. Oppure che si
cerchi di affidare queste mansioni a partire Iva- osserva Cangemi- cosa
che metterebbe in discussione l’esigibilità dei servizi e quindi il
diritto all’istruzione”. “Noi chiediamo che si avvii un processo di
internalizzazione di questi servizi”, ha detto il segretario generale
della Fp Sicilia, Gaetano Agliozzo sottolineando la “ quantità enorme di
risorse che il Pnrr mette a disposizione dei Comuni per progetti di
inclusione sociale”.
La segretaria generale dello Spi Sicilia Maria Concetta Balistreri ha
rilevato che “da qui al 2041 ci sarà un 67% in più di maschi
ultraottantenni e un 55% in più di femmine. Una grande fetta di
popolazione- ha sottolineato- per la quale occorre giocare d’anticipo.
Oggi in Sicilia per non autosufficienti non ci sono servizi sociali. Ci
sono temi come l’assistenza domiciliare, l’assistenza sociale
integrata, i servizi e le misure di sostegno su cui occorre lavorare”.
Quanto al diritto al lavoro dei disabili “ci sono 952.050 uomini e donne
in Italia nelle liste di collocamento – ha affermato Nina Daita,
responsabile del dipartimento disabilità della Cgil nazionale- che non
riescono a trovare lavoro. Gli sgravi e gli incentivi alle imprese non
stanno producendo grandi effetti e il Decreto lavoro è deludente sotto
questo profilo. Moltissimi disabili rischiano peraltro di restare
esclusi dall’assegno di inclusione, visti i criteri individuati.
Differenziando tra disabili gravi e disabili gravissimi- ha osservato
Daita. si crea una disparità della quale stiamo verificando la
legittimità. Alla congerenza stampa è intervenuto anche il segretario
generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, sottolineando che
“l’autonomia differenziata non farebbe che acuire i problemi sul
tappeto, allargando il gap con il resto del Paese”.
2023 dac