
(AGENPARL) – ven 26 maggio 2023 estetica e gli odontoiatri.
Grazie mille e a presto
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ufficio stampa SIME
*Medicina estetica, a rischio *
*la sicurezza dei pazienti*
· *Da oggi qualsiasi odontoiatra potrà, per legge, eseguire **terapie
di medicina estetica anche sul terzo superiore del volto*
· *Senza alcuna esperienza pratica certificata da Scuole
quadriennali o corsi universitari*
*Roma, 26 maggio 2023*. “Il 25 maggio è una giornata ‘difficile’ per la
medicina e per la sicurezza dei pazienti: l’aula del Senato ha infatti
approvato votando la fiducia al Governo
<https://www.7colli.it/trasporti-e-scuola-domani-sciopero-politico-contro-il-governo-guarda-caso-di-venerdi-78835/>
99 voti favorevoli, 54 contrari e 2 astensioni il ‘Decreto Bollette’ in cui
è stata inserita, totalmente fuori luogo, una norma che per legge, e non
per competenza, autorizza gli odontoiatri a eseguire terapie di medicina
estetica anche sul terzo superiore del volto. “Si tratta di una norma
decisamente pericolosa che mette a rischio la sicurezza dei pazienti –
dichiara *Emanuele Bartoletti*, presidente della Società Italiana di
Medicina Estetica – autorizzare gli odontoiatri a eseguire terapie di
medicina estetica al di fuori delle loro regioni anatomiche per legge è
come se li avessero autorizzati ‘per legge’ a progettare il ponte sullo
stretto, non considerando assolutamente le loro competenze e senza
specificare il tipo di preparazione che devono avere per poter eseguire in
sicurezza queste terapie. Come possiamo pensare che un odontoiatra possa
eseguire una blefaroplastica non chirurgica senza conoscere l’anatomia
palpebrale? O un filler in regione glabellare senza conoscere i rischi che
si possono incontrare iniettando l’acido ialuronico in una vena o
un’arteria di cui non si conosce la presenza e la esatta sede anatomica?
Ricordo che una delle possibili complicanze in questo caso è la cecità.
Credo sia una situazione di estremo rischio per la salute dei pazienti –
aggiunge il presidente della SIME – Il problema è che sicuramente nessuno
passerebbe su un ponte progettato ‘per legge’ dagli odontoiatri, mentre
meno chiaro potrebbe essere il concetto di non competenza di regioni
anatomiche. Inoltre mi domando perché un odontoiatra debba essere spinto ad
eseguire terapie di medicina estetica. Forse perché non è un buon
odontoiatra? E allora perché dovrebbe essere un buon odontoiatra se esegue
terapie non comprese nel suo percorso di formazione universitario? Non
capisco come gli odontoiatri non vivano questo come uno sminuire la loro
professione.
Il paradosso è che si è appena concluso il Congresso Nazionale della
Società Italiana di Medicina Estetica SIME durante il quale è stato messo
in evidenza l’importante ruolo sociale della disciplina con un consenso da
parte di tutta la comunità scientifica sulla necessità di una profonda
formazione del medico chirurgo per poter esercitare in sicurezza la
medicina estetica. La SIME – conclude Bartoletti – in collaborazione con il
‘Collegio delle Società Scientifiche di Medicina Estetica’ e con tutte le
società scientifiche di riferimento in branche affini, cercherà di
interloquire con le Istituzioni competenti per poter correggere o limitare
questa decisione politica nell’interesse assoluto della salute e della
sicurezza della popolazione”.