(AGENPARL) - Roma, 26 Maggio 2023(AGENPARL) – ven 26 maggio 2023 Si è svolto oggi a Potenza, nella sala sala Inguscio della Regione
Basilicata, il primo dei cinque incontri previsti propedeutici
all'assemblea regionale dei Contratti di fiume che proietta la Regione
verso la partecipazione al XII tavolo nazionale dei Contratti di Fiume.
L’incontro odierno ha riguardato lo stato di avanzamento del costituendo
Contratto di Fiume dell’Alto Basento, ed ha visto la partecipazione delle
Amministrazioni comunali di Abriola, Albano di Lucania, Anzi, Calvello,
Castelmezzano, Brindisi di Montagna, Laurenzana, Pignola, Potenza, Tito,
Trivigno, Vaglio di Basilicata, oltre a vari portatori di interesse quali
le associazioni ambientaliste, di pesca, sportive e alle istituzioni
coinvolte quali Arpab, Consorzio di Bonifica, e Enti di ricerca, tutti
potenzialmente sottoscrittori del “Documento di intenti”. Ha introdotto i
lavori il direttore generale all’Ambiente, Territorio ed Energia, Roberto
Tricomi, che ha illustrato il percorso posto in essere nell’orientare i
soggetti a vario titolo coinvolti nella formazione di un contratto di
Fiume, sottolineando l’importanza di attuazione di quanto previsto dal
testo unico ambientale all’art. 68 bis che declina i Contratti di fiume,
sono state presentate da funzionari della Direzione le “Linee Guida
Regionali dei Contratti di Fiume della Basilicata” progetto specifico
incluso nel redigendo Piano Paesaggistico regionale, e nel dettaglio le
modalità di attuazione del processo che porta alla definizione del
Partenariato pubblico privato che è alla base dell’implementazione dei
contenuti del CdF. Ha concluso i lavori l’assessore all’Ambiente,
Territorio ed Energia Cosimo Latronico che ha chiesto ai partecipanti alle
assemblee di contribuire con proposte concrete e realizzabili alla
costruzione di una visione d’insieme a livello regionale da trasferire a
livello nazionale che possa essere rappresentata
in un “Documento di Discussione” da sottoporre al XII Incontro Nazionale
del TNCdF, che porti ad un nuovo documento di “Posizione e Proposta dei CdF
italiani” da presentare ai vertici regionali e al governo nazionale. “ Si
tratta di proseguire nell’azione concreta di realizzazione di una politica
partecipata di gestione dei nostri fiumi, laghi e coste fondata sul
principio di consapevolezza, responsabilità, prevenzione, manutenzione,
adattamento e ruolo attivo delle comunità locali. Fondamentale – ha
spiegato Latronico – appare quindi la valorizzazione dell’esperienza dei
Contratti di Fiume nel nuovo ciclo di programmazione Europea anche in
coerenza con quanto previsto in merito ai CdF nell’Accordo di Partenariato
approvato dalla Commissione Europea nel luglio del 2022. A testimonianza
dell’evoluzione del ruolo dei CdF all’interno dei processi di sviluppo
locale, è importante considerare che il Tavolo Nazionale dei Contratti di
Fiume in rappresentanza dei CdF sia stato stato accolto, come componente
con diritto di voto, nell’Organismo di controllo del PN Capacità per la
Coesione 2021? 2027. Le proposte che si intende ricevere, devono essere
operative e concrete, i CdF essendo ricompresi tra gli organismi intermedi
per la gestione dei Piani di Azione (PdA), visti come strumenti o soluzioni
per un passaggio efficace tra la fase di programmazione del PdA e la sua
attuazione tramite modalità operative (master plan) di progetti di
rigenerazione territoriale strategica dei territori fluviali (insieme di
azioni sistemiche volte al recupero e alla riqualificazione di uno spazio.
Il processo di rigenerazione avviene tramite interventi di recupero a
livello di infrastrutture, servizi e usi, limitando il consumo di
territorio a tutela della sostenibilità ambientale)”. Per Latronico “il
ruolo attivo della Regione Basilicata con i suoi rappresentanti al Tavolo
nazionale e all’Osservatorio sui CdF, ha comportato l’adozione da parte
degli organismi richiamati della proposta di modifica dell’art. 68 bis del
D.Lgs. 152/2006 introducendo la personalità giuridica dei Contratti di
Fiume in una delle forme previste dall’ordinamento legislativo vigente che
regolano il partenariato pubblico privato. Tale forma giuridica
permetterebbe ai CdF di assumere il ruolo di soggetti beneficiari dei fondi
comunitari o statali per l’attuazione degli interventi previsti nei Piani
di azione dei CdF”. Su questo tema è stata proposta l’indizione di un
tavolo tecnico promosso e coordinato dall’assessore Latronico, con la
partecipazione dei componenti l’Osservatorio nazionale sui CdF, con la
partecipazione dei rappresentanti del MASE e del MEF presso il Ministero
competente retto dal Ministro Raffaele Fitto.