
(AGENPARL) – gio 25 maggio 2023 CGIL UIL
SICILIA
COMUNICATO
STAMPA
Autonomia differenziata: Cgil e Uil Sicilia lanciano una raccolta di
firme su petizione per chiedere al Presidente della regione di ritirare
l’appoggio al progetto del governo, che definiscono “Spacca-Italia”
Palermo, 25 mag- La Cgil e la Uil siciliane lanciano una raccolta di
firme per chiedere al presidente della Regione, Renato Schifani, di
ritirare il suo appoggio al progetto di autonomia differenziata, voluto
dal ministro leghista Calderoli e approvato dal Consiglio dei ministri
con apposito disegno di legge. Nella petizione, che sarà possibile da
oggi sottoscrivere nelle sedi della Cgil e della Uil di tutta la
Sicilia, le due organizzazioni sindacali sottolineano le conseguenze del
provvedimento sulla Sicilia e sulle regioni de Mezzogiorno: sistema
sanitario pubblico più fragile, sistema dell’istruzione indebolito,
crescita del divario complessivo in termini di servizi essenziali e di
sviluppo con le regioni che sostengono l’autonomia differenziata.
Diritti come quelli alla salute, all’istruzione e alla mobilità
rischiano insomma, sottolineano i sindacati, di non essere più esigibili
per tutti e in tutte le aree del Paese. “E’ un provvedimento egoista-
sostengono i segretari generali di Cgil e Uil Sicilia Alfio Mannino e
Luisella Lionti- che spaccherà il Paese. Anche la Commissione Ue –
sottolineano- rileva che è a rischio la capacità del governo di
indirizzare la spesa pubblica. Sarà insomma difficile garantire i
livelli essenziali dei servizi nelle regioni più fragili. Cresceranno le
disuguaglianze sociali in contraddizione anche con le indicazioni
dell’Ue stessa che con il Pnrr punta a sanare i gap territoriali”. Per i
sindacati “lo scenario è talmente evidente ed evidenti sono gli inganni
del Governo, che il no delle istituzioni siciliane deve essere rapido
e secco”. “Vanno smascherate le false promesse di un governo che poi si
smentisce col Documento di economia e finanza (def), come è stato per il
risarcimento dei costi dell’ insularità, che non arriva nonostante si
tratti di una norma costituzionale”. “Il presidente della Regione- è
scritto nell’appello- ci ascolti e assuma subito una posizione netta per
evitare questa truffa i danni della Sicilia”. Al via dunque la raccolta
di firma.
2021 Dac/Bc