[lid] – Il Marocco punta al 1 milione di turisti italiani entro il 2024, questa è l’obiettivo della nuova campagna «Marocco Kingdom of light» insieme al nuovo logo, nonché i vari pilastri su cui si basa per rilanciare il turismo, presentati durante l’evento di Rabat, lo scorso 22 aprile, dall’ufficio nazionale del Turismo del Marocco.
Un’estate che si preannuncia decisamente positiva per il Marocco. La destinazione, infatti, rispetto allo stesso periodo del 2022, segna un incremento del 10% di prenotazioni.
In crescita anche il mercato italiano «che si attesta al quarto posto, ed è la prima volta che registriamo questo numero – spiega Aziz Mnii, direttore dell’ente del turismo del Marocco. Un traguardo importante raggiunto grazie alla stretta collaborazione con i principali tour operator e compagnie aeree. Numeri che pensiamo possano crescere ulteriormente, destinando ulteriore budget per la promozione della destinazione. Per l’estate avremo un milione di posti sulle rotte operate da Easyjet, Ryanair, Royal Air Maroc, Wizzair, Air Arabia e Tui Fly. Intanto sono aperte le trattative con una compagnia aerea italiana per collegare i due Paesi».
È noto che le guide turistica svolgono un ruolo fondamentale nella valorizzazione e promozione del patrimonio naturale e culturale del Marocco.
Infatti, svolgono il ruolo di ambasciatore culturale della destinazione presso i turisti. Queste ultime, dal canto loro, hanno esigenze sempre più avanzate e specifiche e spesso confrontano i servizi forniti dalle guide marocchine con i servizi delle guide di altri paesi in cui vivono o hanno visitato. Da qui la necessità per il Marocco, per perpetuare la dinamica turistica, di affidarsi a guide che forniscano servizi competitivi in grado di soddisfare i turisti e di soddisfare le loro esigenze in termini di qualità dei servizi.
La professione di guida turistica è disciplinata dalla legge n°05-12 che regola la professione di guida turistica che è stata modificata e integrata dalla legge n°133.13 e dalla legge n°93.18.
Detta Legge n. 05.12 integrata dal suo decreto e dai suoi Ordinamenti fissa le condizioni di accesso e di esercizio della professione, necessarie per professionalizzare la professione e garantire gli standard di qualità dei servizi offerti».
Quindi, l’attività principale della guida è quella di fornire al turista tutte le informazioni di carattere geografico, storico, architettonico, culturale, sociale, economico o altro, e di assisterlo ed accompagnarlo, a piedi o a bordo degli appositi mezzi di trasporto, sui mezzi pubblici strade e siti turistici, all’interno di monumenti, musei, luoghi di interesse culturale o artistico, esercizi turistici e locali pubblici.
Il paradosso di questa situazione è che da una parte il Marocco punta sull’Italia mentre dall’altra per ottenere l’abitazione all’esercizio della professione di guida turistica il candidato deve conoscere il francese, l’inglese ma non l’italiano.
Recentemente sul sito del Ministero del Turismo del Marocco sono state pubblicate le graduatorie dei candidati invitati a sostenere la prova fisica per la categoria Guide delle Aree Naturali nonché graduatorie dei candidati invitati a sostenere la prova orale per la categoria Guide di Città e Circuiti Turistici.
A questo punto sarebbe opportuno rivolgere una domanda al Ministro del turismo, dell’artigianato e dell’economia sociale e solidale del Marocco, Fatim-Zahra Ammor, se è a conoscenza della situazione sopra descritta e se intende correre ai ripari per quanto attiene l’introduzione dell’italiano.
In poche parole: le guide turistiche fanno l’esame in francese e poi lavorano con gli italiani? Chiedo per un amico…